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MICROBIOLOGIA
Gli studi randomizzati a doppio cieco mediante confronto con un altro farmaco attivo coinvolgono 1000-5000 pazienti e durano dai 2 ai 4 anni. Sono necessari per ottenere l'AIC da parte delle Autorità Regolatrici. Hanno finalità terapeutiche e prevedono, a differenza degli studi di fase II, criteri di inclusione man mano meno restrittivi coinvolgendo bambini, anziani ecc. Si propongono di confermare la tollerabilità e l'attività terapeutica su popolazioni più ampie e meno selettive. L'obiettivo è quindi quello di stabilire un profilo terapeutico del farmaco, ovvero posologia, indicazioni, controindicazioni, interazioni con altri farmaci, precauzioni ecc.
Gli studi di fase IV sono studi post-registrativi di tipo:
- Terapeutico: pazienti selezionati e trattati come nella fase III (mega trial)
- Osservazionale (farmacovigilanza): pazienti seguiti nella situazione naturale.
Vengono effettuati per confermare
L'attività e la tollerabilità in confronto ad altri prodotti per valutare la nuova posologia, la stima del rapporto benefici/rischi, l'identificazione di eventi avversi importanti ma rari (1/2000).
BIAS - FATTORI DI CONFONDIMENTO
I bias sono errori sistematici che, introdotti consciamente o inconsciamente in una ricerca, modificano una o più condizioni dell'esperimento in modo tale da alterare il risultato, pilotandolo in una direzione diversa da quella che avrebbero preso in assenza dell'errore. I bias più importanti sono:
- Reverse causality bias - errore di causalità invertita: caso in cui è il risultato a determinare l'arruolamento del paziente in un trial, in quanto egli non risponde al trattamento tradizionale.
- Unmasking bias - errore di smascheramento: caso in cui una malattia è smascherata a causa dell'esposizione a fattori di rischio.
- Follow-up bias - errore di...
follow-up: differente composizione del campione all'inizio e alla fine dello studio.
Observation bias - errore di osservazione: frequente negli studi 2016/2017 multicentrici, in cui la diversità degli osservatori può condurre ad errori di interpretazione degli effetti.
A.A. I bias possono essere controllati mediante appunto la randomizzazione, ovvero l'assegnazione casuale dei trattamenti in studio ai pazienti, infatti ogni paziente arruolato IGIENE ha la stessa probabilità si ricevere ognuno dei trattamenti in studio. Un altro modo è l'utilizzo della cecità, che è una condizione sperimentale in cui il paziente non conosce MICROBIOLOGIA l'identità del farmaco che assume (singolo cieco) o in cui anche lo sperimentatore non è a conoscenza (doppio cieco).
7 CASISTICA E CRITERI DI SELEZIONE
I pazienti degli studi di fase II e III vengono reclutati negli ospedali e/o in centri
specialistici, oppure negli ambulatori di medicina generale. I criteri di selezione possono essere ampi o restrittivi, i primi determinano una popolazione eterogenea con dati difficili da interpretare, ma facilitano il reclutamento; i secondi consentono una raccolta di dati più omogenei ma possono rallentare il reclutamento.
I fattori da considerare per la selezione dei pazienti sono:
- Caratteristiche dei pazienti:
- sesso (inclusi entrambi)
- peso (solo in studi condotti per patologie specifiche come obesità, diabete)
- età (bambini e anziani esclusi nella fase II inclusi nella fase III)
- gravidanza e allattamento (esclusione)
- abuso di alcol o dipendenze (esclusione)
- disturbi psichici gravi e allergie (esclusione)
- Caratteristiche della patologia:
- diagnosi di patologia (inclusione)
- terapie concomitanti (esclusione fase I e II)
- patologie concomitanti (esclusione fase I e II)
- Fattori ambientali:
- partecipazione ad altri trials clinici (esclusione)
- attività lavorativa
Per malattia infettiva si intende una malattia determinata dall'azione di agenti eziologici infettivi, che possono essere:
- Batteri
- Virus
- Miceti
- Protozoi
- Prioni
Il potere infettivo degli agenti eziologici viene misurato in base alla loro patogenicità, ovvero la capacità di causare una malattia, ed è determinata da vari fattori di virulenza propri quali invasività, capacità di adesione, produzione di tossine (tossigenicità), carica infettante. La virulenza è intesa come un diverso grado di patogenicità presente in ceppi diversi della stessa specie. La patogenicità da sola non basta affinché si verifichi una malattia, ma è importante anche lo status in cui si trova l'ospite; sono parametri importanti quindi l'età, la malnutrizione, l'immunità. In base al diverso grado di patogenicità,
imicrorganismi si suddividono in:- Simbionti: stabiliscono con l'ospite un rapporto di reciproco vantaggio (flora intestinale).
- Commensali: vivono e si riproducono ricavando vantaggi dall'ospite, il quale non riceve nessun apparente beneficio.
- Parassiti: stabiliscono un rapporto a proprio vantaggio con l'ospite con danno a quest'ultimo, che si identifica con la comparsa della malattia. Tali parassiti sono detti parassiti convenzionali. Esistono poi i parassiti condizionali o opportunisti, ovvero specie che producono la malattia solo in condizione di immunocompromissione dell'ospite.
- Cute
- Mucose: congiuntive, apparato respiratorio, apparato digerente, apparato urogenitale.
- Placenta
- Vie umorali
- Malato
- Portatore convalescente (in fase di
guarigione)
- Portatore sano (infezione inapparente)
- Portatore cronico (non eradica la malattia)
- Portatore in incubazione (stadio iniziale della malattia)
La modalità di trasmissione può essere diretta, implicando il passaggio immediato del microrganismo dalla sorgente all'ospite mediante un contatto diretto o per estrema vicinanza, e indiretta in cui i microrganismi sono trasmessi mediante:
- Veicoli inanimati: acqua, aria, carni, latte e derivati, verdure e ortaggi.
- Vettori (artropodi): possono essere vettori passivi, che svolgono semplicemente la funzione di trasporto dell'agente infettante, o vettori attivi che intervengono nella moltiplicazione dell'agente infettante.
Le modalità di trasmissione sono:
- Aerea: con le goccioline di saliva.
- Oro-fecale
- Parenterale: mediante contatto di mucose e sangue
- Sessuale: mediante liquidi umorali
- Verticale: da madre a feto mediante la placenta.
2016/2017
Serbatori di infezione sono rappresentati da:
- Ambiente (infezioni endemiche e non eradicabili)
- Animale (zoonosi)
- Uomo (antropozoonosi)
EMICROBIOLOGIA
La storia naturale delle malattie infettive prevede diverse fasi, nel caso in cui l'agente eziologico non sia eliminato immediatamente mediante i meccanismi di difesa specifica, che in ordine cronologico sono:
- Incubazione: è il tempo necessario affinché l'agente eziologico dia inizio alla patologia. Per le patologie virali i tempi di incubazione sono vari, per alcune possono essere di pochi giorni (influenza) mentre per altre possono volerci mesi (epatiti); per le patologie batteriche i tempi sono più stabili e vanno dai 4-7 giorni fino ad un massimo di 15 giorni. In linea generale minori sono i tempi di incubazione, maggiore è la gravità della patologia.
- Stadio clinico: insieme degli elementi che permettono ad un medico di valutare in un paziente una determinata patologia.
- Aspetti fisici: buono stato nutrizionale, sufficiente protezione immunitaria, benessere fisico.
- Aspetti psichici: identità affermata, stabilità emotiva.
- Aspetti culturali: adeguata educazione sanitaria.
- Abitudini di vita e lavoro: sonno e svago sufficienti, lavoro appagante e non stressante.
- Ambiente fisico
- Ambiente biologico
- Ambiente sociale
- Vaccinazione: la somministrazione di vaccini per stimolare il sistema immunitario a produrre una risposta protettiva contro un determinato agente infettivo.
- Igiene personale: lavaggio delle mani, igiene orale, utilizzo di preservativi durante i rapporti sessuali.
- Controllo degli agenti infettivi: attraverso la diagnosi precoce, il trattamento tempestivo e l'isolamento dei pazienti infetti.
- Controllo dell'ambiente: migliorando le condizioni igieniche, garantendo l'accesso all'acqua potabile e all'igiene dei cibi.
- Educazione sanitaria: informare la popolazione sui rischi delle malattie infettive e promuovere comportamenti salutari.
batteri, miceti ecc), agenti chimici (pesticidi, coloranti,diossina, farmaci, allergeni), agenti fisici (radiazioni ionizzanti e non, incidenti) edelementi nutrienti (in eccesso o in difetto). Esistono poi alcune condizioni, intrinsecheed estrinseche all'ospite, che predispongono e favoriscono la comparsa di malattie. Lecondizioni predisponenti intrinseche sono:
- Fattori genetici: talassemia, diabete, malattie mentali, malattie renali ecc.
- Età: prima infanzia (<IgA), vecchiaia (immunocompromissione). 2016/2017
- Sesso: per alcune malattie sono più esposte le donne rispetto agli uomini.
- Situazioni fisiopatologiche: gravidanza, pubertà, stress, traumi, malnutrizione ecc. A.A.