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CONCEPTUAL FRAMEWORK
Il primo framework è stato redatto nel 1989 (framework), poi sostituito nel 2010 (denominato conceptual framework) e aggiornato nel 2018. Il conceptual framework non è sovraordinato rispetto alle altre regole. La regola è che se un principio è in contrasto con il conceptual framework prevale il singolo principio -> non c'è questa sovraordinazione.IAS 1: STRUTTURA E COMPOSIZIONE BILANCIO
Definisce la struttura e la composizione del bilancio.IAS 7: RENDICONTO FINANZIARIO
Definisce la struttura (nello specifico) del rendiconto finanziario.IAS/IFRES SPECIFICI
Come si valutano le immobilizzazioni materiali o immateriali, le rimanenze, ... Principali differenze rispetto ai principi contabili nazionali. Differenze tra principi contabili internazionali e principi contabili nazionali: 1) Finalità del bilancio 2) Principi di redazione e la qualità dell'informativa contabile (conceptual framework) 3) Struttura e composizione del bilanciocomposizione del bilancio- Specifici criteri di valutazione
Finalità
Il conceptual framework identifica il tema della usefullness, il bilancio deve dare informazioni utili per poter supportare processi decisionali. Quello nazionale invece dà una definizione molto più neutra e non fa cenno all'uso che ne viene fatto. Inoltre, la nostra impostazione civilistica ha in mente il bilancio destinato ad una pluralità di soggetti (creditori, fornitori, clienti, Stato), è molto neutro da questo punto di vista anche se il nostro legislatore ha in mente implicitamente una categoria: il bilancio deve servire a dare informazioni ai creditori. Invece qui l'enfasi è rivolta ad un'altra tipologia di soggetti: gli investitori, coloro che apportano capitale di rischio. In Italia infatti, ci sono più imprese familiari, mentre i principi contabili internazionali seguono il modello anglosassone delle public company, società che
Raccolgono capitale di rischio sul mercato. L'obiettivo è lo stesso: dare una rappresentazione della situazione patrimoniale, reddituale e finanziaria dell'azienda. Con la differenza di avere attenzione all'utilità dell'informazione, al fatto che riesca a supportare processi decisionali e questa particolare attenzione all'investitore come destinatario privilegiato dell'informativa contabile.
Principali differenze rispetto ai principi contabili nazionali: finalità e principi generali
Il sistema internazionale si basa su due assunti:
- Competenza (accrual bases)
- Continuità aziendale (going concern)
(Noi abbiamo dei principi in più: 6 + 2)
L'informativa contabile deve avere alcune caratteristiche qualitative fondamentali:
- Rilevanza -> un'informazione è rilevante quando questa informazione fa la differenza
- Rappresentazione fedele (true and fair view) -> ha tre
Caratteristiche: completezza (devono essere presenti tutte le informazioni), neutralità (nella presentazione delle informazioni non ci devono essere pregiudizi) e assenza di errori.
Caratteristiche qualitative ulteriori:
- Comparabilità: i dati devono essere confrontati nel tempo e nello spazio.
- Verificabilità: l'idea che tutti i dati che si basano su processi di stima, se un'altra persona procedesse sui medesimi step deve arrivare allo stesso numero.
- Tempestività: da noi non compare ma qui è critico perché pongo enfasi sul tema del supporto al processo decisionale.
- Comprensibilità: il bilancio deve essere comprensibile come tipo di informazione (C'è una gerarchia).
Rispetto ai principi nazionali:
MANCA LA PRUDENZA!!! Il principio della prudenza introduce un'asimmetria perché non tratta nello stesso modo le componenti positive e negative di reddito -> meno neutrale.
MANCA anche LA PREVALENZA DELLA
rispetto ai principi contabili nazionali riguardano la struttura e i contenuti del bilancio. Nei principi nazionali, è previsto uno schema che comprende il conto economico, il conto del patrimonio netto, il conto finanziario e la relazione sulla gestione. Nei principi internazionali, invece, lo schema è composto dal prospetto del reddito d'esercizio e dal prospetto del reddito complessivo OCI (Other Comprehensive Income). Inoltre, nei principi internazionali è obbligatorio presentare il prospetto dei movimenti del patrimonio netto, che spiega le variazioni del patrimonio netto nel corso dell'esercizio. Al contrario, nei principi nazionali questo prospetto non è obbligatorio. Infine, nei principi internazionali non sono previsti schemi obbligatori, mentre nei principi nazionali sono previsti gli schemi CE (Conto Economico), NI (Nota Integrativa) e RF (Rendiconto Finanziario).rispetto ai principi contabili nazionali: criteri di valutazione Da noi il criterio di valutazione per eccellenza è il costo, per noi infatti il limite massimo è il costo (non puoi iscrivere un elemento dell'attivo ad un valore più alto rispetto a quello che avevi sostenuto al momento dell'acquisto, ma al limite più basso). Nei principi contabili internazionali coesistono due logiche di valutazione successive alla prima iscrizione: - Valutazione al costo - Valutazione al fair value: corrispettivo al quale un'attività può essere scambiata in una libera transazione tra parti consapevoli o una passività può essere estinta (si può stare sopra al valore del costo) Schema: principi contabili nazionali Tendenzialmente l'unico criterio di valutazione è il costo. Costo come limite massimo (non puoi salire ma puoi solo scendere). Ci sono solo alcuni casi eccezionali in cui si può salire: per deroga.oper rispetto della clausola generale.
Schema: principi contabili internazionali
Non hanno una così forte enfasi sul costo, ma prevedono tutta una serie di casi dove si possa scegliere di fare una valutazione a fair value. Fare una valutazione a fair value significa confrontare il valore contabile con quello che otterresti da uno scambio. Se tu dovessi vendere quell’elemento, il valore potrebbe essere più alto o più basso del tuo valore contabile. Non si può applicare su tutto (non si applica per le rimanenze ma per le immobilizzazioni sì). I principi contabili internazionali vanno a decidere se il maggior valore che devi riconoscere per la valutazione a fair value va a conto economico o rientra ad “other comprehensive income”.
ES. INVESTMENT PROPERTIES: investimenti immobiliari (es. un’impresa potrebbe possedere degli immobili che non sono dedicati alla sua attività caratteristica)-> PPCC. INT.-> Trattamento suggerito =
fair value (se + alto rivaluto/ se + basso svaluto)-> Trattamento alternativo = costo-> PPCC NAZ.-> Solo trattamento a costo (non c’è la possibilità di usare un altro trattamento)
ES. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (Property Plant & Equipment): fabbricati dedicati all’attività caratteristica-> PPCC INT. -> Trattamento suggerito = costo-> Trattamento alternativo = fair value-> PPCC NAZ.-> Solo trattamento a costo
LA NOTA INTEGRATIVA
La nota integrativa è uno dei documenti di cui si compone il bilancio, è la parte più corposa del bilancio, composto da diverse pagine.
È un complemento informativo alle tavole, di fatto si compone di informazioni sia di tipo qualitativo sia di tipo quantitativo.
Svolge due funzioni:
Esplicativa: nella nota integrativa vado a trovare il dettaglio di una serie di voci che nelle § tavole sono aggregate. Quindi la nota integrativa mi dà dei dettagli sulle voci e mi
significato di alcune voci (es. oneri di diversi di gestione). Inoltre, la nota integrativa spiega i motivi delle variazioni delle voci. Riassumendo, la funzione esplicativa va a spiegare più nel dettaglio che cosa è incluso nelle diverse voci, mi dà i dettagli, mi dice che cosa spiega le variazioni che si sono registrate rispetto all'anno precedente. Integrativa: mi dà delle informazioni in più che le tavole da sole non riescono ad esprimere: mi dice quali sono i criteri di valutazione adottati, vado a specificare i motivi di eventuali deroghe e motivazioni di eventuali svalutazioni. Struttura della nota integrativa Nel caso della nota integrativa, non è prevista una struttura obbligatoria. Quindi la struttura da dare alla nota integrativa viene lasciata al redattore del bilancio -> autonomia del redattore di bilancio. Non è però lasciata alla totale discrezionalità del redattore di bilancio ma ilIl codice civile impone comunque alcuni contenuti obbligatori. Il codice civile impone due regole:
- Le informazioni su voci dello stato patrimoniale e conto economico devono essere presentate secondo l'ordine delle tavole.
- Il codice civile prevede alcuni contenuti obbligatori minimi: ci sono due tipologie di contenuti obbligatori minimi...
- Definiti all'interno dell'articolo 2427 (e poi aggiunto anche il 2427 bis), danno le componenti fondamentali, le informazioni che non possono mancare. Il 2427 bis ha successivamente aggiunto una serie di informazioni fondamentali sugli strumenti finanziari derivati. (componenti fondamentali)
- Componenti subordinate (richiamate in altri articoli del codice civile) perché impongono di fornire alcune informazioni all'interno della nota integrativa ma al verificarsi di specifici eventi.
Nello specifico...
Componenti fondamentali VS componenti subordinate
Componenti fondamentali (art.2427)
Ci sono alcune componenti...
- (punto uno) In nota integrativa vanno riportati i criteri di valutazione adottati, quindi non dei riferimenti generici ma dei riferimenti specifici e puntuali in base alle tipologie di valutazione che sono state fatte.
- (punto quattro) Spiegazione delle variazioni delle voci di bilancio (funzione esplicativa) -> spiegazione delle variazioni delle voci di bilancio.
- (punto nove) Riportare l’importo di impegni e garanzie non risultanti nel bilancio.
- (punto tredici) Specifica in nota integrativa se i numeri riportati nel bilancio si riferiscono a ricavi o costi di entità o incidenza eccezionale.
- (punto quindici) Obbligatorio indicare il numero medio di dipendenti.