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Metodi Matematici – Trasformazione Laplace Pag. 1
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Trasformazione di Laplace

Nota: Per questa parte è necessario fare riferimento ad un testo più completo, ad esempio a quello di Marini.

Questa classica trasformazione è strettamente legata a quella di Fourier, ma a differenza di quella è particolarmente indicata per lo studio di problemi ai valori iniziali. In particolare essa permette di ridurre ad equazioni algebriche problemi ai valori iniziali per equazioni differenziali alle derivate ordinarie. In ambito applicativo, la relativa teoria è anche denominata simbolico. La trasformazione di Laplace, che denotiamo con L, agisce su funzioni (segnali) R → C nulle per tempi negativi, e fornisce funzioni C → C. Definiamo la classe delle funzioni trasformabili, Σ, e per ogni u ∈ Σ l'ascissa di convergenza, λ(u), il semipiano di convergenza, C, e la trasformata stessa, L(u):

Σ := L(R) : {u ∈ Σ | ∀t ∃x ∈ {e ∈ R}, λ(u) ≤ 1}

(t) = 0 < 0, R : (t)} L (1.1)loc −xt{x ∈ {e ∈ }(∈ ∀λ(u) := inf R : (t)} L [−∞, +∞[) Σ, (1.2){s ∈ ∀u ∈C := C : Re(s) > λ(u)} Σ, (1.3)λ(u) −st ∀s ∈ ∀u ∈e (t) dt C , Σ. (1.4)[L(u)](s) := λ(u)R + .) Si noti che, a differenza(Ovviamente sarebbe equivalente limitare l’ultimo integrale a Rdella trasformazione di Fourier, qui l’argomento s è complesso.semipianoAnche se C è denominato di convergenza, non è escluso il caso limite diλ(u) −∞ ∅C = C, corrispondente a λ(u) = (C = è invece escluso, poichè λ(u) < +∞ perλ(u)λ(u)∈ funzione di Heaviside gradino unitario):ogni Σ). Indicando con H la (detta anche∀t ≤ ∀tH(t) := 0 0, H(t) := 1 > 0,ad esempio si ha −t2 2∈ −∞; ∈tu(t) := e H(t) Σ,

λ(u) = e H(t) Σ.→ ∈Se u : R C è continua a tratti, u(t) = 0 per ogni t < 0, ed esiste x R tale che la funzione−xt→ |et u(t)| sia limitata in R, allora si verifica facilmente che l’estremo inferiore di quei valori∈di x coincide con l’ascissa di convergenza. Se inoltre esiste un c R tale che u(t) = 0 per ogni≥ −∞.t c, allora λ(u) =Il prossimo risultato illustra lo stretto legame esistente tra la trasformazione di Fourier (in1L ) e quella di Laplace. →1 1Con L (R) indichiamo lo spazio delle funzioni R C localmente integrabili, ovvero integrabili su ognilocintervallo limitato. Si noti che la classe delle funzioni trasformabili qui definita è più ampia di quella introdottanel testo di Marini.

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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi matematici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Dardano Ulderico.