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Le avanguardie del primo Novecento

- Espressionismo: fauve (Matisse), espressionismo viennese (schiele)

- Cubismo: Picasso, Braque, Modigliani, Chagall → scompone l'immagine attraverso una lente cubica

- Futurismo

- Astrattismo

- Dadaismo

Rappresentano una prima linea che deve sfondare una certa idea dell'arte e anche tutto quello che ne fa da corollario. Molto spesso vengono riprese opere proprie dell'età moderna e rivisitate in chiave cubista → Las meninas (Velasquez/Picasso):

Velasquez Picasso

Futurismo:

- Balla

- Boccioni

- Depero → rappresenta uno degli autori che meglio esemplifica il rapporto che si viene a creare tra i linguaggi dell'arte contemporanea e dell'industria culturale, che nasce proprio negli stessi anni in cui nasce l'arte contemporanea:

Astrattismo:

- Mondrian

- Kandinskij

- Klee

- Suprematismo

- Bauhaus

Tecnica usata → vengono tolti tutti gli elementi ritenuti superflui per arrivare all'essenziale.

RITORNO ALLE ORIGINI- Metafisica → de chirico, morando- America → hopper- Surrealismo → mirò, magritte, dalìritorno a un codice artistico figurativo: non si può tornare al naturalismo e al realismo la cui morte ègià stata decretata → la realtà rimane comunque deformata anche se in altri modi e con altretecniche.

L’INFORMALE- jean fautrier- jean debuffet- espressionismo astratto- spazialismo- alberto burri- francisc bacon

Dopo la seconda guerra mondiale gli stati uniti si trovano a essere i detentori del potere nel mondooccidentale, mentre l’unione sovietica era al centro del potere dell’oriente. Quello che manca aglistati è ancora una leadership culturale nel mondo delle arti figurative → ancora le gallerie, i grandicollezionisti e musei avevano più rapporti con artisti europei arrivati negli stati uniti, ma sempre diorigine europea. A questo punto gli stati uniti decidono di intervenire

quotidiana. Questa corrente artistica si sviluppa principalmente dopo la Seconda Guerra Mondiale e coinvolge molti artisti contemporanei. Un esempio di questa corrente è l'informale, che si basa sull'idea di creare opere d'arte senza una forma definita. Gli artisti informali utilizzano materiali e tecniche non convenzionali per esprimere le loro emozioni e sensazioni. Alcuni artisti famosi di questa corrente sono Lucio Fontana e Alberto Burri. Lucio Fontana è noto per le sue opere che includono tagli sulla tela, creando così una sensazione di profondità e tridimensionalità. Questi tagli rappresentano una rottura con la tradizione artistica e un'apertura verso nuove possibilità espressive. Alberto Burri, invece, utilizza la combustione come tecnica artistica. Brucia e manipola materiali come la plastica e il legno, creando così opere che combinano la bellezza e la fragilità del materiale con la sua trasformazione attraverso il fuoco. Le poetiche dell'oggetto sono un'altra corrente artistica che si sviluppa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Gli artisti di questa corrente prendono oggetti della vita quotidiana e li trasformano in opere d'arte. In alcuni casi, gli oggetti vengono modificati o manipolati, mentre in altri vengono creati appositamente per l'opera d'arte, pur mantenendo un legame con la vita quotidiana. Questa corrente artistica è ancora presente oggi e molti artisti contemporanei continuano a esplorare le poetiche dell'oggetto, utilizzando materiali e oggetti della vita quotidiana per creare opere d'arte originali e innovative.

quotidiana.NEW DADA (es. Letto, bottiglie di birra)

NOUVEAU REALISM (accumulazioni di oggetti) → Klein arriva alle antropometrie: prende delle modelle nude, le riempie di vernice e poi si sdraiano su delle tele poggiate per terra. Questa operazione avviene all’interno di una galleria di fronte a un pubblico: performance che genera un doppio step:

  1. performance
  2. opera d’arte

Piero Manzoni → prosegue sul filone di Duchamp e opera un’azione altrettanto provocatoria con la “merda d’artista” che inscatola.

POP ART → l’iniziatore della pop art è Hamilton.

Oldenburg: interviene anche lui sugli oggetti della vita quotidiana, es. Coltellino svizzero che diventa un’imbarcazione o ago e filo a Cadorna →

LICHTENSTEIN → realizza opere ricorrendo però alla tecnica della pittura, in alcuni casi si tratta anche di meta narrazione perché cita se stesso

Warhol → interventi sull’industria culturale e musicale.

Conferisce un'aura agli oggetti serializzandoli, come nel caso della scatoletta di fagioli.

Mario Schifano → interviene anche lui su prodotti di largo consumo, ma anche su personaggi famosi.

IPER REALISMO → idea di un superamento programmatico del realismo. Si propone di essere ancora più realista e nel superarlo ottiene delle figure che sono come "manichini" molto realistici, al punto tale da sembrare veri.

STREET ART l'arte esce dalla galleria → movimento uguale e contrario a quello che faceva Duchamp: nel suo caso prendeva oggetti di uso quotidiano e li portava in un museo conferendogli un'aura, nel caso della street art abbiamo il percorso inverso perché abbiamo lo straordinario dell'arte che viene portato in un ambiente ordinario. Questa operazione porta con sé una serie di considerazioni:

  1. il passante si trova a passeggiare in un ambiente che risignifica l'ambiente stesso → intervento che modifica il significato
dell'ambiente circostante (es. Banksy Palestina, 2005). Le figure degli artisti vengono anche impiegate nell'industria culturale → copertina libro 1984 George Orwell nel caso di Obey per quanto riguarda l'industria editoriale, Obey è diventato molto famoso durante la campagna elettorale di Obama per aver realizzato un'opera che è poi diventata la sua immagine ufficiale della campagna. Obey ha anche creato una propria linea di abbigliamento partendo dalle sue stampe. IL RITO E LA PERFORMANCE Il rito per essere celebrato richiede delle pratiche che devono essere seguite secondo un copione → tutti i celebranti le conoscono e vi prendono parte. Ogni rito ha a che fare con una dimensione performativa → quello che cambia è la "cornice", ovvero il modo in cui viene definita. Il passaggio dalla dimensione rituale alla dimensione teatrale: relazione pregna di senso, che conferisce un significato alle nostre relazioni. La dimensione

Il teatro ha sempre una funzione comunicativa. Ha due dimensioni comunicative:

  1. Linguaggi
  2. Discorsi

Linguaggi:

La cultura occidentale considera teatro anche la sola stesura in forma scritta dell'ossatura delle azioni e dei dialoghi, relegando a un ruolo secondario la realizzazione concreta. Nella cultura e nel linguaggio teatrale del '900 numerosi autori rinunciano alla centralità del testo, ma anche nelle epoche passate non sempre c'era rispetto per il testo.

DAL TESTO ALLO SPETTACOLO:

Artaud pensa al teatro come materialità, luogo della compresenza dei linguaggi al posto del dominio della parola.

I LINGUAGGI DELLA SCENA:

  1. Spazio teatrale - cornice attorno al momento della performance. Dall'epoca classica fino al '500 non esistevano edifici teatrali veri e propri: chiese, piazze, cortili e palazzi. Questa esperienza viene spesso riprodotta anche nelle performance attuali, che provano a portare il teatro fuori dal suo spazio deputato. In Italia l'edificio

Teatrale nasce alla fine del 500 con una separazione netta tra spazio scenico e spazio spettatoriale. Tra 600 e 700 il linguaggio si conforma a una società spettacolarizzata come quella barocca. Si tratta di una macchina ottica complessa e globale.

900 → viene rovesciato il modello dell'800 di centralizzazione, sia architettonica che urbanistica dell'edificio teatrale.

2. scena → costumi, scenografia e luci fanno parte del linguaggio teatrale: tutto è artificio.

L'ATTORE E LA RECITAZIONE La ricerca dell'autenticità, tra il pubblico e gli attori c'è una quarta parete che li divide nel teatro dell'800. Nel 900 la recitazione diventa un linguaggio più complesso.

Actor's studio → contro l'imitazione realistica, il punto di partenza non è l'imitazione della realtà, ma realtà stessa, espressa da gesti e sentimenti che appartengono all'attore e non al personaggio.

Dario Fo →

esprimere significati rinunciando ad una lingua nota. I progetti per accumulazione → brechtstraniamento → presa di distanza dell'attore dal personaggio. LO SPETTATORE E LA VISIONE Il pubblico è messo in condizione di osservare la vita reale attraverso la quarta parete. Ciò che lo differenzia dalle altre forme comunicative è il qui e ora. Condivide alcuni elementi con il linguaggio cinematografico (sala buia), ma la presenza dell'attore a teatro è quello che fa la differenza. L'effetto del buio in sala si comincia ad avere a partire dall'età romantica. Nella seconda metà dell'800 comincia la definizione del teatro di visione, nel teatro contemporaneo si cerca di recuperare un contatto diretto con lo spettatore, in modi diversi. La centralità dello spettatore è uno dei punti fermi del teatro → anticipa la cultura digitale. IL MONDO COME TEATRO Il teatro della vita quotidiana ha come scopo quello di

Esprimere l'identità individuale. Forma di continua rappresentazione in cui ognuno si cimenta tutti i giorni senza premeditarlo. Tutte le identità sono il prodotto di una performance che mira a naturalizzare ciò che naturale non è.

TEATRO E MEDIA LOGIC

La forma del teatro come performance dal vivo come medium modellizzante per i media elettronici (messa in scena, spettacolo, diretta). Liveness → diretta, mito della presenza e del carattere ontologico della televisione (ciò che vediamo è reale, avviene qui ed ora). Allo stesso tempo è una strategia politica e di mercato. La diretta non è solamente un codice linguistico tipico del medium televisivo, ma dà allo spettatore la sicurezza di avere le informazioni su cosa avviene nel mondo quando avviene nel mondo. Per questo motivo anche i programmi che non sono in diretta vengono presentati come tali: importanza della retorica della diretta.

La diretta è uno dei codici più

importanti del sistema radio televisivo e viene anche mutuato dal teatro. A sua volta anche il teatro viene mediatizzato e subisce un ritorno della diretta che ha prestato alla televisione: ci sono spettacoli teatrali realizzati utilizzando quei codici e linguaggi propri della televisione e quindi mostrati attraverso dei video in cui c'è l'idea della diretta, ma non la presenza del pubblico → attraverso la mediazione di un mezzo di comunicazione digitale.

IL CINEMA

cinema delle origini → all'atto di nascita del cinema ci sono già 2 grandi filoni che rimangono fino ai tempi recenti:

  1. sorta di documento della realtà: i
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
14 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carolaam di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi e tecniche della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Boni Federico.