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TRASPORTO DI SOLUTI ATTRAVERSO LE MEMBRANE
Le membrane sono semipermeabili, ciò significa che:
- pochi composti non polari sono in grado di dissolversi nel doppio strato
lipidico attraverso la membrana senza bisogno di aiuto
- composti polari o carichi, o gli ioni hanno bisogno di una proteina di
membrana per il movimento transmembrana
In alcuni casi la proteina di membrana facilita il trasporto all’interno della cellula
secondo il gradiente di concentrazione, di cariche elettriche o di entrambi; i soluti
cioè vengono pompati mediante un processo che richiede energia. L’energia può
provenire direttamente dall’ATP o essere fornita sotto forma di un movimento di un
altro soluto spinto dal suo gradiente elettrochimico, che fornisce energia sufficiente
a trasportare un altro soluto contro il gradiente.
Gli ioni possono anche muoversi attraverso la membrana plasmatica mediante
canali ionici formati da proteine, o possono essere trasportati da ionofori, piccole
molecole che mascherano la carica degli ioni e permettono loro di diffondere
attraverso il doppio strato lipidico.
TRASPORTO PASSIVO
1. Quando due compartimenti acquosi contenenti concentrazioni diverse di un
composto solubile o di uno ione sono separati da un divisorio permeabile
diffusione semplice
(membrana), il soluto si muove per dalla regione a
maggior concentrazione a quella a minor concentrazione, finchè i due
compartimenti non raggiungono una concentrazione di soluto uguale.
Quando ioni di carica opposta sono separati da una membrana permeabile, si
forma un gradiente elettrico transmembrana, un potenziale di membrana, V .
m
Questo potenziale di membrana determina una forza che si oppone ai
movimenti ionici che tendono ad aumentare V , e favorisce i movimenti ionici
m
che tendono a ridurre V . Così la direzione verso cui un soluto carico tende a
m
muoversi spontaneamente attraverso la membrana dipende dal gradiente
chimico (differenza di concentrazione del soluto) e dal gradiente elettrico
(V ). Questo comportamento dei soluti è in accordo con la seconda legge
m
della termodinamica secondo cui le molecole tendono ad assumere
spontaneamente la distribuzione con la massima casualità e l’energia più
bassa.
Per passare attraverso un doppio strato lipidico, un soluto polare o carico
deve prima perdere le sue molecole di acqua di idratazione. L’energia spesa
per eliminare le molecole d’acqua di idratazione e per condurre il soluto
polare attraverso il doppio strato lipidico viene riguadagnata quando il
composto lascia la membrana dall’altro lato e viene reidratato.
La tappa intermedia del passaggio transmembrana rappresenta però uno
stato altamente energetico; bisogna superare una barriera di attivazione per
raggiungere la fase intermedia. L’energia di attivazione necessaria per la
traslocazione di un soluto polare attraverso il doppio strato lipidico è così
grande che i doppi strati lipidici sono praticamente impermeabili alle specie
polari e alle specie cariche per tempi molto lunghi.
Le proteine di membrana abbassano l’energia di attivazione necessaria per il
trasporto di composti polari e carichi (ioni), formando una via alternativa di
attraversamento per uno specifico soluto. Le proteine che hanno questa
capacità sono chiamati trasportatori o permeasi e producono il fenomeno
diffusione facilitata.
della
I trasportatori di molecole e ioni legano i loro substrati con alta stereospecificità,
catalizzano il trasporto a velocità inferiori rispetto a quella della diffuzione libera e