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Vincoli
Assegnato un sistema materiale S, si dice:
- Configurazione: all'istante t0. L'insieme delle posizioni occupate dai punti del sistema in quell'istante rispetto a un dato osservatore
- Un sistema si dice libero (rispetto ad un osservatore) quando può assumere qualsiasi configurazione (posizione) nello spazio fisico
- Un sistema si dice vincolato, quando la sua libertà di movimento è limitata da altri corpi (macchine, ambiente...)
- Le condizioni che limitano le posizioni e le velocità dei punti del sistema S sono dette vincoli: Matematicamente, i vincoli sono descritti da equazioni e disequazioni che legano le coordinate dei punti Pi di S e le derivate rispetto al tempo.
Si consideri il sistema di punti materiali S: [Pi] i=1,2,...,N Un generico vincolo verrà descritto da
f(x1, y1, z1, ..., xN, yN, zN, ẋ1, ẏ1, ż1, ..., ẋN, ĵN, żN, t) ≥ 0
Ci saranno tante condizioni quanti sono i vincoli.
1) Si dice GRADO DI LIBERTÀ del sistema S, il numero di parametri scalari indipendenti, necessari e sufficienti per individuare in ogni istante le possibili configurazioni del sistema.
Il numero di gradi di libertà di S dipende dal sistema considerato.
I parametri scalari sono le coordinate LAGRANGIANE q1,..., qn. Le derivate rispetto al tempo q̇1,..., q̇n sono dette VELOCITÀ GENERALIZZATE.
CLASSIFICAZIONE DEI VINCOLI
1) Un vincolo si dice BILATERO se le relazioni che legano coordinate e derivate sono equazioni.
fi(x1, y1, z1,..., zm, ẋ1,..., żm, t) = 0 i = 1,..., m
con m pari al numero di relazioni (vincoli) presenti.
*) Il vincolo è invece UNILATERO se c'è almeno una disuguaglianza fra le relazioni presenti.
2) Un vincolo è FISSO se le relazioni finon dipendono esplicitamente dal tempo:
fi(x1,..., zm, ẋ1,..., żm) > 0 i = 1,..., m
Se ciò non è vero, allora il vincolo è MOBILE
1)
∂f/∂x(x0, y0) ≠ 0
2)
∂f/∂y(x0, y0) ≠ 0
(∂f/∂x)2 + (∂f/∂y)2 ≠ 0
∇f(x0, y0) ≠ 0
∀(x, y) ∈ C
Ovvero f(x, y) = 0 ha soluzioni e sono continue in C ≠ ∅ e le derivate parziali sono diverse da zero
3) La funzione f(x, y) descrive una curva sul piano, e i punti che costituiscono la curva sul piano definiscono l’insieme C, l’attenzione non il dominio
Attenzione: nonostante otteniamo una curva, la funzione la scriviamo come f(x, y) perché consideriamo il caso più generale possibile, cioè ad esempio, come la circonferenza, possiamo avere 2 valori di x per alcuni y (e viceversa).
Vincoli Multipli
Abbiamo visto che per il caso di vincolo semplice valgono le condizioni
|∇P(x, y, z0)| ∈ C ≠ ∅
|∇P ≠ 0|
Consideriamo due funzioni che potrebbero esprimere vincoli multipli:
- x2 + y2 + z2 = 0
- x2 + y2 = 0
per le quali le condizioni sopra dette non sono verificate e che non rappresentano dunque vincoli semplici.
(a) equivalente alla tre equazioni: x = 0, y = 0, z = 0 per cui: C = ∅
(b) equivalente alle due equazioni: x = 0, y = 0, lascia libero l'unico parametro z: l'insieme C coincide con l'asse z, nei punti del quale le condizioni suddette non sono soddisfatte
Risulta essere molto utile ricondurre i vincoli multipli ad una sovrapposizione di vincoli semplici in modo opportuno. Questo perché essendo valide le condizioni sopra citate |∇P(x0, y0, z0)| ∈ C ≠ 0, |∇P ≠ 0|
Possiamo allora affermare che sia in condizioni statiche che dinamiche una superficie si definisce priva d'attrito quando è capace di esplicare reazioni vincolari perpendicolari ad esso e di verso qualsiasi.
Cambiamento Di Coordinate Lagrangiane
Abbiamo introdotto un sistema di coordinate Lagrangiane associato ad un estremo {P1, P2, ..., Pn} con l' (contrattivo) parametro indipendente variabile in intervalli aperti e tali che per esso si possono scrivere le equazioni.
- xk = xk(q1, q2, ..., qn)
- yk = yk(q1, q2, ..., qn)
- zk = zk(q1, q2, ..., qn)
(*) k = 1, 2, ... , m
Soddisfacenti le condizioni enunciate
l'aver imposto che gli intervalli di variabilità siano aperti comporta che le configurazioni del sistema {P1, P2, Pm} così rappresentate non sono in generale tutte le configurazioni possibili, ma soltanto di una configurazione {P1', P2', Pm'} ∈ V
ossia tali che i punti P1', P2', ..., Pm' cadano in convenzione interna {P1', P2', Pm'} ciò fa sì che in generale occorra più di un sistema di coordinate Lagrangiane per "rappresentare" (nel senso della (*)) tutte le configurazioni del sistema considerato, mentre alcuno di questi sistemi di coordinate costituisce una rappresentazione di carattere locale.