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Teoria dei Vettori Applicati
Sia \( \mathbb{E} \) un insieme qualsiasi, i cui elementi sono punti. Sia \( \mathbb{V} \) uno spazio vettoriale euclideo \( n \)-dimensionale sul campo reale.
Def: \( \mathbb{E} \) è detto spazio affin puntuale euclideo di dimensione n para. Se in \( \mathbb{E} \) è definita un'applicazione \(\varphi: \mathbb{E} \times \mathbb{E} \rightarrow \mathbb{V}\), che gode delle seguenti proprietà:
- \(\varphi((p,p)) = \vec{0}\)
- Se \(\varphi((p_1, p_2)) = \varphi((p_3, p_4)) \Rightarrow \varphi((p_3, p_2)) = \vec{w}\)
- Per qualsiasi \(0 \in \mathbb{E} \exists! \vec{r} \in \mathbb{V}\), \( \exists! \) punto \(P \in \mathbb{E}\) t.c. \(\varphi(o,p) = \vec{r}\)
Gli elementi \( \vec{r} \) sono vettori liberi, e il punto \( o \in \mathbb{E} \) in cui un vettore libero somma vettore applicato. \( o \) è l'origine e \( \vec{r} \) è l'estramore.
Notazioni di classe: \(\vec{p} - \vec{0} = \vec{r} \Rightarrow \vec{r} = \vec{p} -\vec{0}\)
- \[\vec{o} = \vec{p}\]
Un riferimento è un coppia costituita da un punto \(O \in \mathbb{E}\) e da una base \( \{ \vec{e_1}, \vec{e_2}, \vec{e_3} \} \) di \( \mathbb{V} \) e l'insieme \(\{o, \vec{e_1}, \vec{e_2}, \vec{e_3}\}\), e \( \{o, \vec{e_1}, \vec{e_2}, \vec{e_3}\}\) si dicono:
- \( \vec{o} \) sono longe \( \vec{e_3} = t.c. \)
- \( \vec{e_1} \) quando \( \vec{e_4} \) se se
- \( \vec{e_2} \neq 3\) se se
Operazioni sui vettori liberi:
DEF: Si dica Momento del vettore applicato \((\vec{r}, \vec{x})\) rispetto al polo \(O\) i vettore libero
\[\mu_0 = ((p - o) \times \vec{r})\]
Nel caso di un sistema \( S = \{(p_i, \vec{r_i})\}_{i=1}^{n}\):
\[\mu_o = \sum_{i = 1}^{n} ((p_i - o) \times \vec{r_i})\]
Teorema di variozioni: Se i vettori di \(S\) hanno tutti in stesso punto \(P\) di App(Employee)
\[\Rightarrow \mu_o = ((p - o) \times \frac{1}{n} \sum_{i=1}^{n}(p_o) \Rightarrow (p - o) \times \vec{r}\]
Risultante di \(S\)
LEGGE DI VARIAZIONE DEL MOMENTO DI UN SISTEMA DI VETTORI
Trasferire da uno punto ad un altro il momento di vettori applicati rispetto ai poli O e O' si utilizza: Mo' = MO + (cf.O -> O').x = F oppure se c'è già un rapporto dato dal polo = si ha Mo = 0
Def: COPPIA
Si chiamano coppia due vettori aventi stesso modulo e direzione ma verso opposto. Una caratteristica della coppia: il sistema di loro sta nella retta di applicazione. Si dice baricentro il sistema con R = 0 => momento indipendente del polo.
Sistema equivalente di vettori applicati
Sono due sistemi di vettori applicati e indichiamo con Ro, Mo e R'o', M'o' il risultante e momento risultante rispetto al polo o di esso:
TEOREMA: S1 Sistema 1 di vettori applicati ≡ sistema 2
Teorema: Un sistema di vettori applicati S1 è innanzitutto equivalente al sistema S2 c(R1,p1), (Q1,r1)(Q2,r2) ha un'esistenza con una coppia di pulsazione in cui il momento è chiuso nel modo descritto. In sostanza il vettore appartenente al sistema è equivalente con un sistema di 2 vettori di uno dei quali: p1 formeranno le archittettuazioni "il punto di applicazione".
dove
componenti unitari
velocita`
accelerazione
traiettoria
Sa Ss
ta vettore ortogonale
curvatura
progresivo
Moto rigido traslatorio
C ogni direzione solidale a C si mantiene invariata nel tempo rispetto al rif. fisso
Intuitivamente: C chiama lo stesso velocità. Se la velocità rimane costante nel tempo lineare, moto traslatorio si dice uniforme
Moto rigido rototraslatorio
Cosa particolate del traslatorio
Esiste una direzione solidale che mantiene invariata rispetto al rif. fisso
Moto rigido elicolidale
Se ω = rototraslatorio e se esiste un punto P ∈ C la cui velocità C in direzione ω
dalla formula fondamentale cinem. rig.:
vP(t) = vC(t) + ω∧CPs(t) ⇒ vP(t) + vC(t) = l
Allora vP(t):
Se invece, risalendo che vP con l = ∥ω∥
Le traiettorie dei punti non appartenenti alla retta delle velocità di dir. sono
Moto rigido rotativo
Se ω = rototraslatorio e se | è un punto di ∈ inverso velocità nelle tutte i punti su | &omega al che che quindi
Inoltre, i punti ∉ A
Funzioni invarianti di un tensore
Determinante di un tensore = determinante della matrice che lo rappresenta in una data base.
Non dipende dalla base. Dipende dai coefficienti indipendenti dalla base.
Funzioni fondamentali per una matrice 3x3:
- i1 = det A12 + a33
- i2 traccia della matrice
- i3 somma di minori complementari di ordine 2 della matrice
(λ1 - T) (λ2 - T) (λ3 - T) (λ4 + λ5 + λ6)2 twine2a twine3a
Il polinomio caratteristico di un tensore è:
P(T) = λ1 + λ2 + λ3 = 2 (λ4)2 — 2 (λ5)2 + i1 λ (T)
Proprietà: Un tensore è ortogonale proprio se det Q1 = 1
... ortogonale improprio se det Q2 = -1
Teorema: Un tensore ortogonale improprio ha sempre autovalore 1 o -1.
Teorema di Decomposizione Polare
Se T è un tensore qualsiasi con det T > 0 allora esistono due tensori V, U definiti positivi e simmetrici da tensore Q ortogonale tali che:
- QUTV —> decomposizione polare Dx
- 1 Q
- 1 Sx
Inoltre Q, U, V sono unicamente determinati.
Dim: dimostrazioni con det ax
Osservo che il tensore ...
Simmetrico: C2, (Π u Π v3) (Π t2) Π2 nC3 -> volume diagonalizzato
def. positivo C, u, Cv Uv(Π t2) u2 T
+ u + v = u —> det > 0 -> Π2 u -> 2 - 2 = 9
= scelta una base V3 scarta tale da autovalore 1, n nella sulle C .
= O (def. ps) —> su biattuali sono propri!!!
... posso definire la radice di quadrato Cc Qc che è definisce nella base dopo valutano
det (C + 1 T) => —2 tz Γ2f
Ma se non serve, invec-> => nella base ... con tutti faccio in trasforma umove
... ex semplificazione
U>J la mazione inv A ; ΣΣ J', π erb
R —3(34)ax
—> (che ha gli' autovettor come colonne)
| mux α per paceci della base
Cinematica dei Sistemi Materiali Continui Deformabili
Cinematica della deformazione
Sistema materiale continuo → Sc: = Ωc (ρ)
Sc deformabile se >i; ogni suo punto materiale è libero di muoversi indipendentemente dagli altri.
Il moto sc è descritto da: x = x̃ (ζ,t)
2 casi:
- punto variabile → Xk = Xk (ρ,t) puó essere vista come una successione di configurazioni che Sc assume nel tempo
- punto fisso → il monte è visto come una deformazione
La deformazione è descritta da:f*(ξ1, ξ2, ξ3) : Pρ(βt)
1) Biunivocità → Unt punto in βt non può essere immagine di 2 punti Gα
det &Big|;∂Xi&Big|; = 0 → 1 (determinante Jacobiano) ÷ il rapporto tra volume ΔXi nella conf. attuale e quello della conf iniziale. Deve essere
Spostamento → u = f(p) efa(P) = x
Gradiente di deformazione → F è la matrice:
Fij = ∂Xi ∂xj
→ rappresenta le grandezze fisiche a tensoriali