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Estratto del documento

I corpi con cui avremo a che fare sono rigidi e i moti sono piani.

  1. Cinematica
  2. Statica
  3. Geometria delle masse, baricentro e momento di inerzia

Algebra vettoriale

Prendiamo un vettore v

Le grandezze vettoriali sono caratterizzate da tre grandezze:

  • direzione, individuata dalla retta parallela al vettore
  • verso
  • modulo, lunghezza del vettore

Nel caso in cui il vettore sia applicato, dobbiamo considerare anche il punto di applicazione

Operazione fra vettori

Somma:

Regola del parallelogramma

Possiamo anche utilizzare la regola testa-coda

La coda dell'ultimo vettore è unita alla testa del primo

Sottrazione: u - v = u + (-v)

∑Vi = 0

Prodotti scalare per vettori

C = Vl

|V| = |t| |U|

V e U hanno la stessa direzione

V e U hanno lo stesso verso se c > 0.

e < 0

> 0

Un esempio di tale prodotto è: F = ma

Prodotto scalare: si effettua fra due vettori

U · V = a ε R

= |U||V| cos α → Il risultato è uno scalare.

α ε [0, π]

µ · V = 0

U · V = 0

µ = 0

U = 0

µ = l

α = arcsin ( µ · V/|µ||V| )

Prodotto vettoriale

U Λ V = w Il risultato è un vettore

|w| = |U||V| sin β

Prodotto vettoriale e anticommutativo

μ · (V × W) = μ × (Μy · μz − μy · Vz)

Prodotto triplo misto

Vx Vy Vz |Vx Vy Vz| |Wx Wy Wz| = |Wx Wy Wz| = s ∈ ℜ spazio

[[i j k], [Vx Vy Vz], [Wx Wy Wz]]

λ x = λ x i = |Λ| · cos α x

λ y = Λ y j = |Λ| · cos α y

λ z = Λ z k = |Λ| · cos α z

cos α x , cos α y, cos α z sono i coseni direttori di λ

|Λ| = √(cos2 α x + cos2 α y + cos2 α z)

cos2 α x + cos2 α y + cos2 α z = 1

V = |V| · vers V

Vers V = V/|U| = (Vx, Vy, Vz) × (1/U, 1/Υ, 1/Z)

|V| modulo di V

Se sposto A in una retta // alla retta di app. ai v il momento non cambia.

Noto Ma, quanto vale Mb?

Mb = B̅P̅ x v = (B̅A̅ + A̅P̅) x v

= B̅A̅ x v + A̅P̅ x v

= Ba x v

LEGGE DI TRASPORTO

Mb = Ma + B̅A̅ x v

|Ma| = |A̅P̅| |v| sinα

= |γ| |A̅P̅| sinα

= |γ|・b

A braccio cui vettore

BRACCIO: distanza retta d'applicazione dei vettori dal punto rispetto

al quale calcoliamo il momento.

MOMENTO ASSIALE

Ma = (A̅P̅ x v) • λ

Ma = Ma・λ

Momento (assiale) di v rispetto ad A

SISTEMI DI VETTORI APPLICATI

Sistemi parametrizzati da n vettori applicati

(Pᵢ, vᵢ); i = 1,2,..., m

RISULTANTE: R = Σi=1m vᵢ

MOMENTO RISULTANTE: M₀ = Σi=1m O̅P̅ᵢ x vᵢ

(risp ai polO 0) giunto

VA = (10, 0, 0)

VB = (0, -5, 0)

R = (10, -5, 0), quindi ≡ l'asse orizzontale

O ∠ × R = -50k

AB × VB =

| i j k | | 0 0 0 | | 0 -5 0 |

= -50k

ΔΩ × R = -50k

| i j k |

R = [i (5 ΔΩz) + j (10 ΔΩz) + k (-5 ΔΩ × -10 ΔΩy) =

= -50k

lungo i: 5 ΔΩz = 0 → ΔΩz = 0

lungo j: 10 ΔΩy = 0

lungo k: -5 ΔΩx + 10 ΔΩy = -50

+ ΔΩx + 2 ΔΩy = 10

ΔΩy = -1/2 ΔΩx + 5

V = -1/2 x + 5: EQUAZIONE ASSE CENTRALE

Se ci sono coppie λ₁, λ₂, l'operazione di riduzione continua a valere.

θ ≠ 0

Mω = MG = lR = 0 = 0

wRENEH: MINIMA RIDUZIONE POSSIBILE

MO x R + R(R · Ω) - |R|²Ω = 0

Voglio trovare un Ω sull'asse centrale, per cui

  • Ω · R = 0
  • Σ2 x R = 0

Questa è una seconda operazione che permette una riduzione ulteriore del rischio potenziale al netto del valore relativo dei coefficienti determinati.

Dalla scrittura di Ω ottengo:

  • MO x R - |R|²Ω = 0
  • MO x R + |R|²Ω = 0
  • Ω = R x MO / |R|²

Questi sono 3 eq. scalari indipendenti

VINCOLI: sistemi adottati per collegare un corpo all'altro

Un vincolo esercita una forza che si oppone al movimento che si impedisce; tale forza prende il nome di REAZIONE VINCOLARE.

2D

(XA, YA, α) → abbiamo 3 gradi di libertà

3D

(XA, YA, ZA, αx, αy, αz) → abbiamo 6 gradi di libertà

CARRELLO (APPOGGIO SEMPLICE)

–1 gt/Fy

Il carrello toglie un grado di libertà al corpo, e in corrispondenza abbiamo una forza come reazione vincolante.

Quesito 2º caso facil

  • Σ Rax = 0
  • -Ray - RB = 0
  • -baF - bexRB = 0

Esercizio 1

  • Rax = 0
  • -Ray - P + RB = 0

Facciamo la Σ a zero scegliendo un polo comodo, cioè A

A: -P.a + RB(a+b) = 0

Risolviamo le 3 eq. in 3 incognite:

  • Rax = 0
  • Ray = 3333,3 N
  • RB = 666,7 N

Teoria:

ponetto nuovo

Ci siamo riecomolti da un caso di vetori non piu paaluti: le cui risultanti mi individuano un punto dell'A.E. Ω

Chiamai il D.E.L. risolto:

Esercizio 2: Agiamo la forza Q.

H ha braccio nullo quindi non contribuisce al momento, così come V.

Esercizio 3: Agiamo contemporaneamente P e Q.

Principio di sovrapposizione degli effetti, è sempre possibile in statica.

Nel sistema le azioni che il corpo 1 esercita

sul corpo 2 sono uguali. Allora su 1B non

c’è mutua.

Considero solamente i vincoli che ancorano

il telaio all’istrumo.

Il sistema non è isostatico

3 eq. senatari, 4 incognite. Il sistema

non è strumente isostatico perché ho isolato il sistema. Prendiamo

μ

Possiamo isolare singolarmente i due corpi del sistema:

Abbiamo due vincoli (4 ogni corpo), ciascuno quindi 8 equazioni.

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Publisher
A.A. 2017-2018
155 pagine
1 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/13 Meccanica applicata alle macchine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ing_bio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Meccanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Artoni Alessio.