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PREZZO:
il prezzo al pubblico è
l’espressione monetaria del valore di un prodotto o servizio e misura l’intensità del bisogno nonché la
quantità e la natura delle soddisfazioni che ci si attende da quel prodotto.
FISSAZIONE DEL PREZZO:
• nella storia il prezzo era determinato della libra negoziazione tra acquirenti e venditori
• ossi sono le imprese che fissano i prezzi di gran parte dei beni o servizi prima di incontrarsi
col cliente
• le logiche di fissazione di questi prezzi sono comunque spesso legate a convezioni e regole
approssimative
• i prezzi in alcuni casi sono poi in parte legati vincoli sociali e normativi (controlli ,
regolamentazioni)
CENTRALITA’ DEL PREZZO:
- ha un impatto diretto sul profitto dell’impresa
- le altre leve generano costi che solo in seguito potranno tradursi in ricavi
- è flessibile quindi è la leva più facile e veloce da attivare
- esercita un’influenza elevata sui processi di scambio
- ha un forte impatto sulle strategie competitive ( offensive, difensive, collusive) delle aziende
FORMAZIONE DEL PREZZO:
le aziende possono seguire 3 comportamenti per la formazione del prezzo:
1 prezzi orientati ai costi
2 pressi orientati alla concorrenza
3 prezzi orientati alla domanda
I PREZZI ORIENTATI AI COSTI:
il riferimento ai costi nelle decisioni del prezzo rappresentano l’orientamento più tipicamente interno
all’impresa.
L’obbiettivo di fondo è trasferire ai prezzi attraverso i costi l condizioni di funzionamento interne
all’impresa. Il costo così rappresenta il limite inferiore del prezzo di vendita.
La situazione nella quale il prezzo è orientato al costo avviene principalmente quando si parla di
prodotti speciali (prodotti fabbricati su indicazione del cliente), ma spesso le aziende, per giungere al
prezzo di vendita, applicano al costo di produzione una maggiorazione percentuale (pari all’utile
sprecato) questa fase si chiama cost plus pricing. Tale orientamento è molto utilizzato per la
maggiorazione del prezzo perché è facile la misurazione dei costi rispetto ad analisi della domanda e
della concorrenza.
Le strategie di prezzo legate ai costi hanno 2 concetti fondamentali:
- analisi del punto di pareggio
- economie di scala ed esperienza
la prima le analisi del punto di vista del pareggio fanno un’analisi
statistica. In realtà fattori dinamici determinano il
cambiamento dei costi di produzione nel tempo.
Economie di scala: all’aumentare dei volumi di
produzione nell’unità di tempo diminuiscono i costi di
produzione unitaria.
Si utilizzano più efficacemente i fattori produttivi e il
costo fisso del prodotto è ripartito maggiorente. Quindi
consentono alle aziende più grandi di avere prezzi
inferiori rispetto alle più piccole.
Curve di esperienza: diminuisce il costo medio unitario
grazie all’esperienza accumulata dall’azienda.
Riassumendo: - l’orientamento ai costi non tiene conto della domanda.
- Non tiene conto della concorrenza
- Ammette come scontata la possibilità di esatto calcolo dei costi medi
complessivi
- Non tiene conto della dipendenza reciproca tra costi e prezzi
PREZZI ORIENTATI ALLA CONCORRENZA:
il prezzo praticato dalle imprese rivali diventa il principale riferimento per la determinazione del prezzo
di vendita, esso di forma sulla competitive intelligence sul prezzo in 3 forme:
Identificazione dei concorrenti da controllare
Struttura dei prezzi oggettivi presenti sul mercato
Analisi delle dinamiche concorrenziali passate e future
Però ci sono diverse condizioni di mercato, abbiamo:
- La concorrenza perfetta dove molti venditori mettono a disposizione lo stesso prodotto
- Concorrenza monopolistica molti venditori offrono prodotto differenti
- Oligopolio omogeneo dove un piccolo numero di imprese offre essenzialmente lo stesso
prodotto
- Oligopolio differenziato, cioè un piccolo numero di imprese commercializza prodotti differenti
- Monopolio, esiste un singolo venditore che offre un bene privo di sostituti.
i metodi di definizione del prezzo:
° parità dei prezzi con la concorrenza cioè adeguarsi al prezzo medio sul mercato
° metodo del discount price/ premium price posizionamento sotto o sopra la media del mercato
Le possibili condotte competitive sono:
- Cooperativa: cioè un orientamento alla parità e strategie di non price comeptition.
- Adattiva: - price taking delle imprese follower, se una o più imprese sono riconosciute come
leader le altre si adeguano e aggiustano il proprio prezzo rispetto al leader.
- Opportunistica: si mantiene una parità sui prezzi, però spesso agendo su altri strumenti per
acquistare un vantaggio indiretto ( sconti)
- Offensiva: il prezzo diventa uno strumento di attacco competitivo (pericoloso per la possibile
guerra di prezzo)
PREZZI ORIENTATI ALLA DOMANDA:
l’impresa definisce un prezzo sulla base del valore riconosciuto alla sua offerta dal mercato. È un
approccio tipico delle aziende marketing oriented, cioè i metodi orientati alla domanda si fondano
sull’assunto che il valore attribuito dal cliente all’offerta sia misurabile e rappresenti il livello massimo
del prezzo applicabile sul mercato.
Ci sono due tecniche per misurare il valore della domanda
-stima dell’elasticità della domanda
-EVC
Elasticità della domanda elasticità della domanda al prezzo esempio 1
Esempio 2 richiede un approccio sperimentale con vari tentativi di variazione del
prezzo e analisi della risposta dei consumatori, dai quali apprendere
la loro percezione di valore nell’offerta.
EVC economic value for the customer: è il valore misurabile offerto al cliente tra costi e benefici
rispetto alle alternative di riferimento. Esempio
Giunge a quantificare un
differenziale economico che viene
poi espresso in termini monetari.
L’analisi del valore per il cliente si
concentra su pochi attributi
dell’offerta. È attuabile soprattutto
nei mercati industriali con
maggiore razionalità e maggiore
conoscenza dei benefici dei
prodotti acquistati.
La decisione relativa al prezzo si
fonda prevalentemente su considerazioni circa la risposta della domanda in alcune situazioni tipiche:
1. Quando la domanda possiede un’elevata conoscenza dei prezzi
2. Quando la domanda manca di adeguate info sulla conoscenza della qualità del prodotto
3. In occasione del lancio di un nuovo prodotto
1- In questo caso anche minime differenze di prezzo, anche non collegate sulla differenza di qualità,
hanno grande importanza sulla decisione. In questo caso il prezzo va fissato in modo coerente
con le aspettative della domanda, il problema principale è determinare il valore economico per il
cliente
2- In questo caso il consumatore usa il prezzo come indicatore di qualità
3- In occasione del lancio di un prodotto il prezzo deve essere riferito alla domanda soprattutto
nell’orientare la scelta tra l’adozione di un prezzo di scrematura o penetrazione nel mercato.
La strategia di scrematura consiste nel vendere il nuovo prodotto ad un prezzo più alto nel mercato, in
modo tale da raggiungere solo clienti disposti all’acquisto.
Obbiettivo rendere più rapido il ritorno all’investimento e favorire un posizionamento di immagine
elevato. Il vantaggio principale è lasciare la strada aperta ad un adeguamento progressivo del prezzo
alla luce dell’evoluzione del mercato e della concorrenza.
La strategia di penetrazione consiste nel praticare il prezzo più basso ed orientato ad acquisire grossi
volumi di vendita e al raggiungimento di leadership di quota di mercato fin dalle prime fasi, questa fase
richiede un investimento elevato e produrrà reddito solo a lungo termine.
Nel tempo necessario per la redditività possono entrare nel mercato nuovi concorrenti.
Linea di prodotti:
si intende in gruppo di prodotti comuni aventi le stesse caratteristiche nel soddisfare i bisogni. Diverse
marche o diverse varianti di marca vengono offerti a prezzi diversi in base alla segmentazione del
mercato.
Per fare una segmentazione corretta bisogna avere un a linea con una differenziazione varia di prezzi.
Altrimenti si rischia la cannibalizzazione ( a parità di valore percepito si acquista quello col prezzo più
basso)
Ci sono 2 logiche chiamate una trading down e una trading up. Il trading down è l’inserimento di un
prodotto con prezzi contenuti per accrescere la percezione di convenienza e attrarre segmenti di
domanda non serviti in precedenza, spesso è una ossa strategica per arginare un attacco
concorrenziale sui segmenti più sensibili al prezzo.
Il trading up è l’inserimento di versioni o prodotti più complessi e prezzi più elevati per attrarre i
segmenti non serviti e a margini superiori: potenzia il prestigio dell’immagine e diminuisce la
percezione di onerosità degli altri prodotti in portafoglio.
Esempio linea di prodotti es. Trading up
PRICING PER I MERCATI BUSINESS:
la determinazione del prezzo per i mercati business
differisce da quella per i consumatori, in particolare i produttori concedono agli intermediari sconti o
riduzioni sui prezzi di listino.
Gli sconti possono essere:
• Sconti cassa: riduzione del prezzo all’acquirente a condizione che il pagamento avvenga entro
un certo periodo
• Sconti funzionali: abbuoni offerti per particolari servizi resi ( promozioni sul punto vendita)
• Sconti qualità: basati sul volume di acquisto, cumulativo se si riferisce all’ammontare di
prodotti acquistati in un certo periodo, non cumulativo se si riferisce ad una sola transazione.
POLITICHE PREZZI:
Le decisioni dei prezzi vanno prese tenendo conto della politica di marketing e delle connessioni con
le altre variabili del marketing. Si possono modificare i prezzi a causa di cambiamenti di prodotto e
design, connessione tra politica di prezzo e di pubblicità, variazioni per rispondere alla concorrenza e
variazioni in base ai cicli di vita del prodotto (sempre più corti) esempio device ( smartphone, pc ecc)
DISTRIBUZIONE:
la distribuzione si compone di 4 punti principali:
- Definizione e funzione
- Classificazione
- Progettazione e gestione del produttore
- Vendita al dettaglio.
Il sistema distributivo è l’insieme di individui, organizzazioni ed attrezzature volti ad assicurare il
corretto trasferimento dei beni del produttore al consumatore, l’obbiettivo è rendere disponibile il
prodotto o servizi al posto giusto nel momento giusto.
FUNZIONI:
Trasporto
Frazionamento: attività volta a scomporre i prodo