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NORMALE
2) Difesa mediante inversione dell’affetto (amore diventa odio ecc.)
NORMALE
3) Difesa mediante ritiro della libido verso il sé
PATOLOGICA
4) Difesa mediante regressione
PATOLOGICA
DONALD W. WINNICOTT (60-70)
- appartiene al gruppo degli indipendenti (Anna: Io in relazione con l’ambiente, Klein:
Io in relazione con gli oggetti interni, indipendenti: no limitazioni teoriche, centralità
del contesto sociale e affettivo, soprattutto la madre)
- passa da “pulsione” “bisogno”, da una prospettiva biologica a una psicologica
- la mamma deve sintonizzarsi con le richieste del bambino, soddisfarne i bisogni
- tre caratteristiche di una madre sufficientemente buona (preoccupazione materna
primaria):
1) HOLDING: sostegno e contenimento mentale -> il bamb. può attribuire significato ai
propri gesti
2) HANDLING: manipolazioni del bambino che favorisce la personalizzazione ed un
corretto insediamento della psiche nel soma (indispensabile per la salute mentale)
3) OBJECT PRESENTING: presentare il mondo al bambino in modo continuo e graduale,
così che il bamb. creda che sia lui a creare e far apparire gli oggetti. Anticipare
empaticamente i bisogni del bambino.
- madre suff. buona -> VERO SE’
- madre non suff. buona -> FALSO SE’, il bambino non è riuscito a sviluppare una
personalità, deve fingere, essere per finta. Sviluppa un falso sé che protegge il vero
sé.
- primi 6 mesi (sviluppo emozionale primario) centrali per lo sviluppo. Qui si avviano i
processi di:
1) DIPENDENZA (dipendenza assoluta- dipendenza relativa –indipendenza)
2) ORGANIZZAZIONE (non organizzazione – organizzazione)
3) INTEGRAZIONE (non integrazione, non unità corporea – integrazione, unità
corporea)
- oggetto transizionale
L’adolescenza si caratterizza per:
- alternanza tra spirito d’indipendenza e regressione verso la dipendenza
- acquisita capacità di dare la morte e realizzazione della propria morte -> ricerca di
eventi che danno la morte per sfidarla
- scoperta e debutto della sessualità contrapposta all’isolamento dell’adolescente ->
formazione reattiva: creare gruppi transitori
- scoperta personale che avviene in un contesto ambientale (contesto sociale e
materno) che influenza l’esito dello sviluppo
- l’adolescente non accetta false soluzioni, vuole trovare il vero sé, sentirsi reale in
base alla propria moralità -> atteggiamento di sfida verso genitori e società
- l’adolescente deve affrontare una ZONA DI BONACCIA (sentimento di inutilità,
isolamento, revisione dei propri punti di riferimento, ricerca di sè) che non ha una
cura: solo il tempo farà si che essa passi e si risolva tutto. Esce dalla bonaccia quando
riesce ad identificarsi con genitori ed adulti senza percepire un annullamento di sé .
Bisogni principali dell’adolescente: 1) evitare false soluzioni, 2) pungolare/esortare la
società 3) sfidare l’ambiente da cui dipende, la famiglia
- gli adulti devono contenere, arginare e riconoscere
- l’adolescente deprivato per compensare le sue mancanze cede alle TENDENZE
ANTISOCIALI (furto e distruttività) che rappresentano per lui una manifestazione di
speranza. Con il furto il bambino non cerca l’oggetto che ruba, ma la madre, il cerchio
che lo conteneva. Ora chiede alla società di restituirgli ciò di cui è stato deprivato, la
sua cornice, chiede che essa riconosca il suo debito.
PETER BLOS (1960/70)
- continuità con Anna Freud
- adolescenza come SECONDO PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE, è messa in relazione
con l’infanzia -> un continuum dello sviluppo psicosessuale dell’individuo
- in adolescenza turbolenze e ansietà a causa del primato genitale, lotta dell’Io e
processi di individuazione e separazione
- un buon periodo di latenza come premessa necessaria ad un ottimale sviluppo
- importanza dei genitori e dell’ambiente
- difficile il lavoro clinico con l’adolescente
- 5 fasi di sequenza evolutiva:
1) PREADOLESCENZA: irrigidimento del super-Io, forte quantità pulsionale a cui
risponde in modo infantile, ogni esperienza può essere sess. stimolante.
Socializzazione della colpa. Differenza tra maschi e femmine. Maschi: riattivazione
immagine madre minacciosa e castrante -> paura e invidia per le femmine, gruppi di
pari chiusi con esperienze omosessuali, stadio delle bande. Femmine: interessamento
verso i maschi per difendersi dalla madre pre-edipica, rimozione della pre-genitalità.
2) PRIMA ADOLESCENZA: Rafforzamento dell’Io (narcisismo) e indebolimento del
Super-Io (rischio devianza). Abbandono di relazioni ogg. Infantili e investimento
affettivo di oggetti extra-familiari Nei maschi: importante l’amico del cuore che
diventa l’ideale, possiede tutte le caratteristiche desiderate. Ragazze: importante
l’amica del cuore, se delude può portare depressione, e ancor di più delle cotte,
idealizzazione per eccellenza, che possono avere natura bisessuale e passiva. Spesso
gli oggetti amati hanno somiglianze con i genitori.
3)ADOLESCENZA VERA E PROPRIA: il Super-io si emancipa dai genitori, identificazione
positiva o negativa col genitore . Importante il lutto (separazione dai genitori -> vuoto
interiore che promuove arte e creatività) e l’innamoramento (declino di narcisismo e
bisessualità e reinvestimento della libido su nuovi oggetti).
4) TARDA ADOLESCENZA: formazione di un nuovo principio organizzatore: il Sé -> fase
di consolidamento e integrazione (orientamento sessuale stabile, senso di identità,
autostima, interessi stabili)
5) POST ADOLESCENZA: la fiducia prima collocata nel genitore viene riposta nel Sé,
maturità raggiunta con la pacificazione con l’immagine paterna e materna a seconda
dei sessi.
Categorizzazione clinica dell’adolescenza:
- Adolescenza tipica
NORMALE
- Adolescenza protratta (per ragioni culturali)
NORMALE
- Adolescenza abbreviata (a scapito della differenziazione della personalità)
NORMALE
- Adolescenza simulata (riedizioni di antiche organizzazioni pulsionali)