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RM.
Un altro momento critico è l’ingresso a scuola. Il bambino sente massimamente la frustrazione
perché avverte la differenza con i compagni e perché si vede emarginato, sia dal punto di visto
intellettivo sia dal punto di vista sociale (il prof ci fa l’esempio che molti di questi bambini
quando si gioca a calcio vengono messi in porta, che è una forma di emarginazione dal gioco di
gruppo, perché si relega il bambino ad un ruolo ritenuto poco “impegnativo” e dove non è
necessaria la rapida interazione col gruppo). Alcuni bambini però, traducono la scarsa immagine
di sé e i sentimenti di svalutazione in violenza, che diventa un mezzo di rivendicazione.
I bambini con RM possono avere associati:
- Disturbi psichiatrici 22
- Disturbo ADHD
- Disturbi della condotta
- Disturbi dell’umore
- Disturbi dello spettro autistico
- Disturbi comportamentali con comportamenti problematici
Per porre la diagnosi, è necessario eseguire:
- Esame clinico
- Esame obiettivo neurologico e psichiatrico
- QI con reattivi mentali (Stanford-Binet, Wechsler-WAIS, Termann-Merril)
- Prove verbali e di performance
La pseudoinsufficienza intellettiva è una situazione caratterizzata da ipofunzionamento intellettivo
legato ad ipostimolazione ambientale. Un tipico esempio è il bambino emigrato: nei primi anni ha
difficoltà ad apprendere per incapacità di comprensione del nuovo linguaggio, quindi, una volta che
ha imparato, si riporta al livello dei coetanei.
Il trattamento del bambino con RM è complesso e a vari livelli:
- Trattamento sulla famiglia
- Trattamento farmacologico
- Trattamento educativo-riabilitativo
- Trattamento psicologico
- Trattamento riabilitativo nei primi anni per acquisire le capacità di base
Cause sindromiche di RM:
- (approfondire)
malattie del metabolismo
- (approfondire)
facomatosi
- (approfondire)
encefalopatie eredo-degenerative
- (approfondire)
s. di Klinefelter
- (approfondire)
s. di Turner
- (approfondire)
del(15p) (m. cri du chat)
- S. di Down, trisomia 21(approfondire)
- (approfondire)
S. dell’X fragile
- è la più comune malattia del metabolismo degli aminoacidi che, in
Fenilchetonuria,
mancanza di trattamento, determina ritardo mentale di grado variabile (da lieve a grave). In
assenza della diagnosi alla nascita, i sintomi insorgono prima dei due mesi di vita e possono
essere molto lievi o gravi e comprendono ritardo dello sviluppo, deficit di accrescimento,
microcefalia, epilessia, tremori, eczema, vomito e odore di muffa. I pazienti non trattati
sviluppano conseguentemente deficit cognitivo, disturbi del comportamento (iperattività) e
disturbi motori. I pazienti spesso presentano un'ipopigmentazione, per effetto del deficit
della tirosina. La forma più comune è nota come fenilchetonuria classica (si veda questo
termine) ed è caratterizzata da una sintomatologia importante. Sono state inoltre descritte
23
una forma lieve (PKU lieve; si veda questo termine) e persino forme più lievi, note come
iperfenilalaninemia lieve (HPA lieve o HPA- non PKU; si veda questo termine). È stato
identificato un sottogruppo di pazienti con fenotipi più lievi che rispondono al trattamento
con la tetraidrobiopterina (BH4), il cofattore dell'idrossilazione della fenilalanina (HPA-
rispondente alla BH4, si veda questo termine). La PKU è causata da un'ampia gamma di
mutazioni nel gene PAH (12q22-q24.2), che codifica per la fenilalanina idrossilasi. Sono
state descritte mutazioni non nel gene PAH che causano una condizione nota come
l'iperfenilalaninemia da deficit di BH4 (si veda questo termine). La frequenza delle
mutazioni varia tra i diversi gruppi etnici. I livelli più bassi o l'assenza dell'enzima
fenilalanina idrossilasi determinano sintomi clinici che sono secondari all'accumulo tossico
di fenilalanina nel sangue e nel cervello. La malattia è di solito diagnosticata durante gli
screening neonatali. La trasmissione è autosomica recessiva. La consulenza genetica è
consigliata ai familiari dei pazienti affetti. Il trattamento di elezione per le forme che
richiedono una terapia consiste nella dieta a basso contenuto di fenilalanina e di aminoacidi
misti. Il livello di mantenimento raccomandato è di solito tra i 120 e i 360 micromol/L nei
neonati, mentre nei pazienti più grandi il trattamento è fondamentale, con valori superiori a
600 micromol/L. Tuttavia, non esiste un consenso in merito al livello soglia della
fenilalanina oltre al quale si deve avviare il trattamento e le raccomandazioni variano nei
diversi paesi.
- è una malattia genetica rara caratterizzata da anomalie ipotalamico-
S. di Prader-Willi,
pituitarie associate a grave ipotonia nel periodo neonatale e nei primi due anni di vita e alla
insorgenza di iperfagia, che esita nel rischio di obesità patologica durante l'infanzia e nell'età
adulta, a difficoltà di apprendimento e a disturbi comportamentali o problemi psichiatrici
gravi. La malattia colpisce 1/25.000 nati. L'ipotonia grave alla nascita comporta problemi
alla deglutizione e all'allattamento e un ritardo dello sviluppo psicomotorio, ma tende a
attenuarsi parzialmente con l'età. Sono state spesso segnalate caratteristiche facciali peculiari
(fronte stretta, occhi a mandorla, labbro superiore sottile e bocca rivolta verso il basso) e
mani e piedi molto piccoli. Dopo questa fase iniziale, i segni principali sono l'iperfagia e la
mancanza di sazietà che causa spesso, nei bambini affetti di circa due anni, obesità grave. In
assenza di controlli esterni adeguati, la condizione può peggiorare rapidamente. L'obesità è
la causa più importante di morbidità e mortalità dei pazienti. Altre anomalie endocrine
correlate contribuiscono a un quadro clinico caratterizzato da bassa statura, deficit
dell'ormone della crescita, e sviluppo puberale incompleto. Il deficit cognitivo è
estremamente variabile e si associa a difficoltà di apprendimento e a uno sviluppo anomalo
del linguaggio, spesso aggravati dai disturbi comportamentali e psicologici. La malattia è
eterogenea dal punto di vista clinico e genetico. È dovuta ad anomalie della regione critica
del cromosoma 15 (15q11-q13). Gli esperti concordano che la diagnosi debba basarsi su
criteri clinici (i criteri di Holm del 1993, rivisti nel 2001) e essere confermata dalle analisi
genetiche. La maggior parte dei casi è sporadica e i casi familiari sono rari; tutte queste
informazioni dovrebbero essere fornite dalla consulenza genetica. La presa in carico deve
essere globale e multidisciplinare. La diagnosi precoce, la terapia multidisciplinare precoce
e la terapia con l'ormone della crescita (GH) hanno migliorato sensibilmente la qualità della
vita di questi bambini. Al momento non esistono dati sugli effetti a lungo termine della
terapia con GH negli adulti, in particolare circa l'effetto sui disturbi comportamentali e sul
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grado di autonomia raggiunto. Negli adulti, le complicazioni legate all'obesità e
all'autonomia rappresentano i problemi più importanti.
- è una malattia genetica rara caratterizzata da disturbi dello sviluppo,
S. di Williams,
associati, nel 75% dei casi, a cardiopatie (di solito stenosi sopravalvolare dell'aorta, SSA),
ritardo psicomotorio, dismorfismi facciali caratteristici e profilo cognitivo e
comportamentale specifico. L'incidenza delle forme tipiche è 1/20.000 alla nascita; esistono
forme parziali, ma la loro incidenza non è nota. Questi bambini presentano una facies
caratteristica con setto nasale appiattito e punta del naso globosa, bocca larga, con labbro
inferiore anteverso, guance prominenti, edema periorbitale, epicanto e, spesso, iride 'a stella'.
Con l'età, il viso diventa più stretto e assume lineamenti grossolani. Il profilo cognitivo è
caratterizzato da deficit visuo-spaziale, che contrasta con le buone capacità di linguaggio. I
bambini affetti presentano un comportamento ipersociale e interagiscono bene con le altre
persone. Sono molto sensibili al rumore e hanno buone capacità musicali. La prevalenza
delle carie è elevata e si associa, a volte, a ipoplasia dello smalto. Dal punto di vista
oftalmologico, il 40% di questi bambini presenta strabismo e/o difetti di rifrazione. Si
possono osservare già alla nascita malformazioni vascolari, come la SSA e la stenosi
dell'arteria renale, che può causare ipertensione arteriosa reno-vascolare. L'ipercalcemia può
evolvere in nefrocalcinosi. La sindrome di Williams è dovuta a una microdelezione
cromosomica della regione q11.23 del cromosoma 7. Non può essere individuata con il
cariotipo standard e è rivelata dalla FISH (ibridazione in situ fluorescente), che permette la
diagnosi nel 95% dei casi. Questa microdelezione, che di solito è sporadica, comporta la
perdita di alcuni geni, compreso il gene dell'elastina. Le malformazioni vascolari
necessitano di un follow-up regolare e di una terapia specifica. Per questa ragione, i bambini
affetti dalla sindrome di Williams dovrebbero essere presi in cura da medici esperti in
cardiologia pediatrica che conoscono questa patologia. Il trattamento dell'ipertensione
arteriosa richiede l'associazione di una terapia farmacologica, di una dieta e di uno stile di
vita appropriati. La decisione di correggere chirurgicamente la stenosi arteriosa renale deve
tenere in considerazione lo sviluppo globale delle pareti vascolari in questa malattia.
L'ipercalcemia viene trattata mediante una dieta povera di calcio. La pressione arteriosa e la
funzione renale devono essere controllate per tutta la vita. La gestione educativa dei bambini
con sindrome di Williams deve basarsi su un approccio multidisciplinare che coinvolga
pediatri, ortodonzisti, psicomotricisti, logopedisti e psicologi. I pazienti adulti sono
raramente autosufficienti.
- è una malattia neurologica dello sviluppo, che interessa il sistema nervoso
S. di Rett,
centrale. La RTT colpisce essenzialmente le femmine ed è una delle cause più comuni di
deficit cognitivo grave nelle ragazze. La prevalenza è stimata in 1/9.000 ragazze di 12 anni e
la prevalenza nella popolazione generale è stimata in circa 1/30.000. La RTT classica è
caratterizzata da sviluppo apparentemente normale nei primi 6-18 mesi di vita e,
successivamente, perdita della motricità grossolana e fine già acquisita, perdita della
capacità di interagire e socializzare e comparsa di movimenti stereotipati delle mani. La
scoliosi è presente in molti pazienti attorno ai 25 anni. L'evoluzione e la gravità della
mala