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Con lo sviluppo dell'hiragana, si sviluppa anche la poesia pura giapponese. Nasce
la tecnica dello “Zuihitsu”, che letteralmente significa “seguire il pennello”. Il
poeta seguiva con il pennello il flusso dei propri pensieri, annotava pensieri e
impressioni in quello che veniva considerato uno zibaldone; una raccolta di
pensieri in ordine sparso.
Sei Shōnagon fu la figlia di Kiyowara no Motosuke. Si suppone che il nome Sei
derivi della lettura del carattere del nome del padre. Fu tra il 993-1000 la dama di
compagnia dell'imperatrice Teishi, consorte dell'imperatore Ichijō, che fu
allontanata per degli intrighi di corte. Sei Shōnagon le fu fedele anche dopo
l'allontanamento. La nuova consorte dell'imperatore divenne Shoshi.
Makura no Sōshi
Completo nel 1005 la stesura del (lett. “i racconti del
guanciale”), opera che copre un arco temporale che va dal 993-994, anni in cui
sia la sua famiglia che l'Imperatrice splendeva. Nell'epilogo viene spiegato il
motivo per il quale diede quel nome all'opera: probabilmente il testo non doveva
essere divulgato ma contenuto nel posto più vicino a se, ovvero nel cassetto di
legno sul quale veniva adagiato un guanciale di stoffa. Un' altra interpretazione è
che la scrittrice lo scrisse sperando che la sua visione poetica del mondo venisse
usata da altri poeti.
I brani sono 300 e il testo, dal punto di vista del contenuto, può essere catalogato
e diviso in tre gruppi: le liste, il diario e il saggio. La classificazione tuttavia non
può essere applicata ad alcuni brani.
Nelle sue liste è come se scrivesse una lista di makurakotoba (parole cuscino). In
tali liste supponeva che per certe immagini fisse (ciliegi, primavera) dovevano
esserci delle parole da usare sempre.
> Liste: elenchi di cose, alberi, oggetti, uccelli che si potevano trovare in ambienti
cortigiani. Gli elenchi che ella scrive sono anche di sensazione: vanno dall'elenco
di cose odiose all'elenco delle cose splendide.
> Saggi: sono incentrati su una specifica stagione. In questo caso non si riportano
le date.
> Diari: sono incentrati su una specifica stagione. In questo caso si riportano le
date.
Questo testo non ebbe molto successo a corte perchè non veniva rispettata
nessuna struttura ma, in realtà, la caratteristica è data dallo stile. I temi
dell'autrice erano basati su:
> istruzione delle dame di corte: l'ideale sull'istruzione è quello della dama
perfetta sul punto di vista estetico, preparata culturalmente, capace di interagire
e di confrontarsi con altre persone e di relazionarsi con l'interlocutore.
> armonia tra il mondo umano e quello naturale: significava voler armonizzare se
stessa con il mondo della natura.
E' uno stile particolare, una scrittura veloce e ritmata che presenta il taigendome,
una futura caratteristica del XII-XIII secolo che consiste nel concludere la frase
con un sostantivo. La decisione di mettere un sostantivo o una particella
costituisce un carattere frammentario ma che da anche velocità.