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ESPORTAZIONI CAPITALI SEGNO - IMPORTAZIONI MERCI

In quanto le importazioni di capitali comportano afflusso di divisa estera così come le esportazioni di merci.

La BP, coincide con l'afflusso netto di divisa estera. Se il saldo è positivo si dice che la BP è in AVANZO o SURPLUS, se è negativo, si dice che è in DISAVANZO o DEFICIT.

Inoltre, possiamo distinguere:

  • In base alla NATURA DELL'OPERAZIONE:
    • Investimenti diretti es. apertura o chiusura fabbrica estera
    • Investimenti di PTF es. compravendita obbligazioni estere
  • In base alla NATURA DELL'OPERATORE:
    • Operatori privati considerati autonomi concorrono insieme alla BPC alla formazione del saldo complessivo della BP
    • Istituzioni Mon. Cen. considerati di natura compensativa, in quanto ha il segno opposto a quello della BP.

Se infatti c'è un disavanzo, si può compensare con un decumulo di divisa estera. Per definizione, sommando questi investimenti, al saldo autonomo.

della BP, si ottiene il PAREGGIO DELLA BP. In base alla DURATA: Breve termine (meno di un anno) -> o Lungo termine (più di un anno) -> o 36. Qual è l'efficacia relativa delle politiche monetarie e fiscali in regime di tassi di cambio fissi e in regime di tassi di cambio flessibili, quando c'è una perfetta mobilità dei capitali? È fondamentale dimostrare come in presenza di perfetta mobilità di capitali, la BP = 0 sia una parallela in i = i e. Perfetta mobilità di capitali significa analiticamente K → ∞ -> BP = BPC + BMC = (X-Q -qY) + (K(i-i*)) = 0 e K(i-i*) = Q + qY – X TASSI DI CAMBIO FISSI: In presenza di movimenti di capitale, la politica fiscale è sempre efficace per far aumentare il reddito di equilibrio. Infatti, la variazione del reddito rispetto alle componenti autonome restituisce il valore del moltiplicatore fiscale che è sempre maggiore di zero. Teniamo in considerazione il reddito di equilibrio pari a: In caso

Di perfetta mobilità di capitali, K ∞, la politica fiscale raggiunge la sua efficacia massima, ovvero risultato simile a quello che si raggiungerebbe in un'economia chiusa, dato che abbiamo eliminato l'influenza del tasso di interesse.

Introducendo le esportazioni autonome nette (X-Q) e facendo variare il reddito, otteniamo che:

In cui β × X è il moltiplicatore delle esportazioni nette.

Come si nota dal grafico, in caso di perfetta mobilità di capitali, la curva BP = 0 è una retta parallela all'asse delle ascisse nel punto i = i e.

POLITICA FISCALE ESPANSIVA:

i E - IS si sposta verso l'alto + reddito → 21 - LM verso il basso stabilizza il tasso → E E0 1ie

In un regime di tasso di cambio fisso e perfetta mobilità di capitali, la politica fiscale raggiunge il massimo della sua efficacia (sia con + titoli che con + moneta che con + tasse).

+ M e +B afflusso di capitali dall'estero → Y0 Y1 Y + T =

perché al denominatore compare q, che ΔG ΔTnell'economia chiusa non era presente (infatti secondo il teorema di Haveelmo il rapporto era pari all'unità).

POLITICA MONETARIA:

Perde completamente la sua efficacia. Infatti le autorità monetarie, in caso di perfetta mobilità di capitali, non solo perdono il controllo sull'offerta di moneta, ma anche sul tasso di interesse. Infatti, una politica monetaria restrittiva, fa spostare la curva IS verso il basso, lasciando temporaneamente invariata la curva LM. L'equilibrio si sposta temporaneamente in E in cui il tasso nazionale i1 è più alto del tasso internazionale. Ovviamente questo comporta l'afflusso di capitali esteri che mandano in avanzo la bilancia dei pagamenti. Questo può essere ridotto attraverso procedure di sterilizzazione, tramite vendita di titoli nel mercato aperto. Ma le operazioni di sterilizzazione non possono durare all'infinito, ma

arriverà il momento in cui le autorità monetarie dovranno consentire che l'offerta di moneta aumenti e che il tasso di interesse interno si riduca sino a i, in modo da portare la LM in LM', e il punto di equilibrio in E'. Gli effetti sono esattamente opposti, ma altrettanto inefficaci, in caso di politica monetaria espansiva (deflusso capitali, acquisto titoli, l'offerta si riduce e il tasso sale). TASSI DI CAMBIO FLESSIBILI POLITICA FISCALE ESPANSIVA: Finanziata con emissione di titoli ha effetto: - Negativo sul tasso di cambio reale - Nullo sul tasso di interesse i - E' nullo o negativo su Y - + G finanziata con emissione di TITOLI: LM' - E'2 - IS verso destra LM0 - LM' verso sinistra E'1 Il punto E' non può essere considerato di equilibrio in quanto è presente un avanzo della BP (tasso troppo alto). Questo determina un apprezzamento del tasso di cambio reale (diminuzione) che provoca una traslazione della IS verso ilbasso.IS (A )1, 1 Nemmeno E3 è un punto di equilibrio esterno, in quanto la BP è ancora in avanzo e il continua ad apprezzarsi fino a spostare la IS (A ) verso il basso IS (A3,3)0, 0IS (A )1, 3Y Y1 0A questo punto, si verifica un effetto di sovra spiazzamento, in quanto il tasso di interesse è tornato ad essere quello di equilibrio, ma il reddito è inferiore (Y1<Y ).0Come neutralizzare l’effetto? Aumentando l’offerta di moneta che fa spostare l’LM verso il basso e consente un deprezzamento di tale da spostare la IS nella posizione di partenza.,Perciò abbiamo dimostrato come una politica fiscale espansiva finanziata con aumento di titoli fra diminuire il tasso di cambio reale, e quindi una perdita di competitività del sistema; il tasso di interesse resta invariato al livello i , mentre sul reddito abbiamo un effetto negativo di sovra spiazzamento o nullo.POLITICA MONETARIA ESPANSIVA: La politica monetariarisulta questa volta essere efficace perché provocai un aumento del reddito (dovuto ad un deprezzamento del tasso di cambio che sposta la verso l'alto e la verso il basso a causa dell'aumento dell'offerta di moneta), e il tasso di cambio reale varia nella stessa direzione dell'offerta di moneta. Il tasso di interesse resta fissato al tasso , in quanto la perfetta mobilità dei capitali impedisce al tasso di variare in qualsiasi direzione. Inoltre, nel caso generale, è bene precisare che la bilancia dei pagamenti deve essere sempre in pareggio, perciò ad ogni aumento della BPC (ovvero delle esportazioni nette), deve corrispondere una diminuzione dei movimenti di capitale: BP = BPC + BMC = 0 7. Quali sono le operazioni di rifinanziamento praticate della BCE verso le banche ordinarie? Possiamo dire che in un'economia aperta, esistono 2 mercati fondamentali in cui le banche si scambiano.moneta:

MERCATO INTERBANCARIO: Le banche ordinarie in eccesso di liquidità la scambiano con le banche in difetto.

Questi scambi vengono effettuati ad un tasso detto "overnight" perché resta costante un solo giorno, per permettere alle banche di compensare la loro riserva obbligatoria di liquidità (che è in questo caso mobilizzabile).

Lo scambio della liquidità è a somma zero, la quantità di moneta venduta è esattamente pari a quella acquistata, quindi non si crea nuova moneta.

MERCATO APERTO: La liquidità aggiuntiva viene fornita nel momento in cui è la banca centrale a partecipare al mercato interbancario aggiungendo con le operazioni di rifinanziamento una nuova offerta di base monetaria a quella già esistente. Ogni giorno le banche domandano liquidità in base alla riserva di base monetaria (RR), mentre l'offerta di liquidità è data dalle operazioni di

rifinanziamento della BC (OF ).BCRR = OF BC

La BCE fornisce il rifinanziamento attraverso le operazioni standardizzate di mercato aperto pronti contro termine:

  1. SU INIZIATIVA DELLA BCE:
    1. OPERAZIONI DI RIFINANZIAMENTO PRINCIPALE:
    2. p/t d'acquisto con durata 2 settimane, che si svolgono con procedura d'aste standard con cadenza settimanale (ogni mercoledì). Ovviamente, nel giorno in cui si svolge una nuova asta, scade quella precedente di 2 settimane. Se l'asta in scadenza aveva ammontare pari alla nuova asta, la liquidità resta invariata, se invece la nuova asta è di ammontare superiore, aumenta la base monetaria. In questo modo la BCE persegue obiettivi intermedi di politica monetaria. In caso di esigenze improvvise di liquidità, la BCE può ricorrere ad operazioni di fine tuning, ovvero immissione di liquidità con procedure di asta non standardizzate.

    3. OPERAZIONI DI RIFINANZIAMENTO PIÙ A LUNGO TERMINE
    4. Assumono la forma di

Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.

p/t d'acquisto della durata di 3 mesi, che si svolgono con la procedura di aste standard acadenza mensile. Il meccanismo è uguale al precedente2.

SU INIZIATIVA DELLE CONTROPARTI:

a. OPERAZIONI DI RIFINANZIAMENTO MARGINALE

In caso di necessità, ogni BO può chiedere alla BC di essere finanziata con qualsiasi ammontare di liquidità ad un tasso pari al rifinanziamento principale più uno spread. Questo tasso costituisce il tasso ufficiale sul rifinanziamento marginale e costituisce il limite massimo del corridoio di oscillazione del tasso overnight. Infatti nessuna BO ha interesse a chiedere liquidità ad un'altra BO (all'interno del mercato interbancario) ad un tasso superiore, perché può ottenere dalla BC qualsiasi ammontare di base monetaria.

b. OPERAZIONI DI DEPOSITO MARGINALE

Specularmente, le banche in eccesso di liquidità, possono chiedere alla BC di assorbire liquidità ad un tasso pari a quello di

Rifinanziamento meno uno spread. Questo tasso diventa il limite minimo del corridoio di oscillazione del tasso overnight, in quanto nessuna banca ha interesse a cedere liquidità ad un tasso più basso, in quanto è ovviamente preferibile depositarla presso il proprio conto nella BC.

È opportuno notare, che in caso di mercato efficiente, le banche non dovrebbero ricorrere ad operazioni di finanziamento e deposito marginale, infatti i valori di questi due componenti sono nulli o estremamente bassi. Le BO vi ricorrono solamente per scongiurare perdite maggiori. Non a caso, il numero di ricorsi a questi strumenti è stato particolarmente alto nel primo periodo di vita della

Dettagli
Publisher
A.A. 2009-2010
7 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Biondo Emanuele.