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Il tasso di crescita del capitale e la teoria di crescita endogena
Y=AKPMK=A A= esogeno e costante
Il tasso di crescita del capitale (deltak/K) è costante e dipende dal tasso di risparmio e dalla produttività del capitale. È ragionevole abbandonare l'idea di PMK decrescente?
Se ci riferiamo solo a macchinari, il PMK è per forza decrescente. Ma in un'accezione più ampia che includa capitale fisico sia umano sia di conoscenza, allora la PMK può non essere decrescente.
La conoscenza secondo alcuni economisti è un attore crescente.
Implicazioni e limiti della teoria di crescita endogena:
Il solo fattore di crescita dell'economia è rappresentato dall'accumulazione del capitale che comprende anche il capitale umano.
Il tasso di crescita di K non dipende dalle condizioni iniziali e non c'è un processo di convergenza delle economie.
Quindi due paesi con stessa propensione al risparmio ed A cresceranno allo stesso tasso indipendentemente dai livelli di reddito iniziali.
Il divario iniziale di reddito e capitale permane nel tempo ma non c'è convergenza.
Chi produce il progresso tecnologico conoscitivo?
La maggior parte delle spese di ricerca e sviluppo è condotta da imprese private con lo scopo di ottenere profitto.
Le imprese ottengono profitto solo se le invenzioni garantiscono prodotti di monopolio agli innovatori; attraverso brevetti e per il fatto che la prima impresa ha un vantaggio sulla concorrenza.
Le innovazioni producono esternalità che riducono il costo delle innovazioni future anche da parte di altre imprese.
Le teorie della crescita endogena considerano questi elementi all'interno di modelli teorici per comprendere le determinanti del progresso tecnologico.
La ricerca e sviluppo crea il 40% delle esternalità positive andrebbe sostenuta.
Contabilità della crescita:
Def::permette di distinguere quali sono i contributi alla crescita di Y del capitale (k) del lavoro (L) e del progresso tecnologico A utilizzata per.
misurare il progresso tecnologico Per misurare il progresso tecnologico, possiamo considerare una funzione senza progresso tecnologico classica. Per sapere di quanto aumenta Y a seguito di un aumento unitario di K, possiamo utilizzare la formula: ΔY = PMK * ΔK Per sapere di quanto aumenta Y a seguito di un aumento unitario di L, possiamo utilizzare la formula: ΔY = PML * ΔL Per calcolare l'aumento di Y derivante da una variazione simultanea di L e K, possiamo utilizzare la formula: ΔY = PMK * ΔK + PML * ΔL Lo stesso vale per le variazioni sui tassi di crescita: ΔY/Y = (PMK * K/Y) * ΔK/K + (PML * L/Y) * ΔL/L La quota di reddito spettante al capitale è data da (PMK * K)/Y, mentre la quota di reddito spettante al lavoro è data da (PML * L)/Y. Se la funzione di produzione ha rendimenti costanti (dato α come esponente), le quote sono costanti e sommate sono pari a 1: Δ/Y = α * ΔK/K + (1-α) * ΔL/L Se consideriamo una funzione con progresso tecnologico, dove A è la produttività dei fattori o tecnologia, del tipo Y = A * F(K, L), allora possiamo utilizzare la formula: ΔY/Y = α * ΔK/K + (1-α) * ΔL/L + ΔA/A Possiamo trovare la produttività totale dei tre fattori per differenza da questa equazione. NB: ΔA/A indica la variazione percentuale della produttività totale dei fattori.Detto residuo di Solow: ΔA/A = ΔY/Y - α(ΔK/K) - (1-α)ΔL/L
Cause della variazione della produttività totale dei fattori:
- miglioramento dei processi di produzione
- livello di istruzione
- provvedimenti di politica economica
- shock di offerta
NB: la produttività totale dei fattori (TFP) include tutto ciò che fa variare la relazione tra quantità dei fattori e livello di produzione.
Introduzione alle fluttuazioni economiche:
Rimozione dell'ipotesi di prezzi flessibili in una analisi di breve periodo.
NB: il modello di Solow è sul lunghissimo periodo, tiene conto solo delle tendenze intergenerazionali dell'economia.
In questa fase ci riferiamo invece al breve e lungo periodo introducendo una domanda aggregata attraverso l'equazione quantitativa della moneta (come funzione di domanda stavolta) e un'offerta aggregata di breve e lungo periodo.
Equilibrio: dal breve al lungo periodo introducendo il ruolo delle autorità politiche.
economiche per contrastare idisallineamenti dell'economianel modello di solow ipotizzavamo di dover massimizzare il consumo attraverso laregola aureaqui invece introdurremmo politiche di stabilizzazione o shock
Lungo periodo: quando i prezzi sono flessibili, cioè si aggiustano per eguagliaredomanda e offerta
Breve periodo: i prezzi sono fissati ( vischiosi) a un livello predeterminato e non siaggiustano per eguagliare domanda e offerta
L'economia funziona diversamente in base all'orizzonte temporale di analisi
Nelle fluttuazioni abbiamo elementi ciclici che possiamo notare nelle seriestoriche ad esempio di gdp o pil
Oltre alla ciclicità è importante la volatilità, è possibile quindi analizzare unaserie e misurarne la deviazione standard o volatilità, ottenendo una serie detta serie divariazione della volatilità
Quindi nel lunghissimo periodo l'economia avrà valori stazionari, ma ora ciinteressiamo come arriva a
ma in variazioni della quantità prodotta nel lungo periodo.mavariazione della produzione e dell'occupazione
Gli shock, cambiamenti esogeni nella tecnologia, nella propensione agli investimenti e consumo, e le politiche fiscali e monetarie possono influire sulla produzione aggregata e sul benessere degli individui.
Il modello di offerta e domanda aggregata AS-AD
Obiettivi:
- determinare quantità e prezzi di prod nel BP e LP
- Fare analisi politiche economiche per stabilizzare l'economia nel BP
Variabili endogene:
- quantità prodotta (breve)
- prezzi di equilibrio (lungo)
Variabili esogene:
- variabili fiscali e monetarie (politiche economiche)
- tecnologia
- Prezzi (breve)
- Quantità prodotta (lungo)
Modello AD domanda aggregata
Def: relazione negativa fra prezzi e quantità
Derivazione: dalla teoria quantitativa
MV=PY
In cui Y= domanda aggregata (ovvero le transazioni)
Y=V(M/P) dato che V è ritenuta costante
Y=DA(P,M) il reddito è funzione negativa di P e positiva di M, (funzione generica)
Se si
modificano i prezzi M rimane costante e si modifica Y, quindi trasliamo lungo la curva
Se ho una riduzione dell'offerta di moneta (con P che resta fisso)
Per ogni livello di P ho una riduzione della quantità di moneta, riducendosi la quantità reale di moneta a disposizione, quindi la domanda aggregata si riduce e si sposta verso il basso
Viceversa se ho un aumento dell'offerta di moneta (con P che resta fisso) verso l'alto
Per ogni livello di P aumenta la quantità di moneta e la curva AD si sposta verso l'alto ADNB ad può variare anche al variare di V ma ipotizziamo costante per ora
L'offerta aggregata nel lungo periodo
La prod Y=F(K,L)
Nel LP l'offerta è data costante, quindi sarà una retta verticale in corrispondenza del pieno impiego dei fattori produttivi
L'equilibrio dato dall'uguaglianza tra offerta (a pieno impiego) e l'offerta aggregata di LP, mi da il livello dei prezzi nel LP
Se si riduce
l'offerta M avrà una riduzione della DA verso il basso con effetto solo sul livello dei prezzi e non sull'economia. Viceversa, se aumenta l'offerta M, DA trasla verso l'alto, dati i prezzi flessibili, si produrrà a massimo impiego ma a prezzi superiori (inflazione). L'offerta aggregata nel breve periodo. Assumiamo che i prezzi siano vischiosi (P̅) e che a questo prezzo le imprese siano disposte ad offrire tutta la quantità domandata. Nel bP la funzione di offerta OABP è una retta orizzontale in corrispondenza del livello P̅. Equilibrio di breve periodo (dato il prezzo ottengo la quantità ottimale). Caso di riduzione dell'offerta monetaria sulla curva di offerta di BP, in questo caso a seguito della riduzione di M, la domanda trasla verso il basso, a differenza del caso di LP qui i prezzi sono vischiosi, quindi non modificabili, pertanto l'effetto che si produce è solo la riduzione della.quantitàEquilibrio macroeconomico nel lungo periodoL'equilibrio di lungo periodo è dato dall'intersezione di domanda aggregata e OALPI due modelli sono sequenziali, quindi è importante sapersi spostare da breve alungo periodoEFFETTI degli shock su AD e su Eq macroeconomico di lungo periodo1) Caso riduzione della domanda aggregata/ aumento dA (schocknegativo/positivo di DA)a seguito della riduzione/aumento della domanda, nel passaggio dabreve a lungo periodo varieranno i prezzi mentre Y rimane costanteuna politica monetaria restrittiva nel BP ridurrebbe le quantità prodotte e nel LP genera un effetto di riduzioni dei prezzi eritorno alla produzione ottimale, in quanto per costruzione nel LP sitornerà al pieno impiegocome mostra il grafico dati i prezzi fissi, alla riduzione della domandacorrisponde una riduzione della quantità prodotta, poiché laproduzione è inferiore a quella potenziale i prezzi calano finnoatornare al pieno impiego
Aumento della domanda aggregata viceversa una politica espansiva mi farebbe spostare DA verso
l'alto, e otterrei nel BP un aumento della q prodotta a parità di prezzo e nel LP un ritorno alla produzione di massimo impiego ad un prezzo superiore, in pratica ottengo come effetto l'inflazione nel LP, dovuto all'eccesso di offerta del BP, infatti l'offerta di BP in questo caso è maggiore di quella potenziale
Shock
La variazione esogene della curva di domanda è detta shock
Shock di domanda
Esempio: introduzione delle carte di credito riduce la quantità domandata di moneta ed equivale a un aumento dell'