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Contabilità nazionale
Macroeconomia e microeconomia a confronto
La microeconomica studia i singoli operatori e i singoli mercati, il ramo della microeconomia a cui è affidata l'analisi dell'economia nel suo complesso è la teoria dell'equilibrio economico generale.
Mentre la Macroeconomia studia l'insieme degli operatori aggregati, quali sono famiglie, aziende, Stato, settore estero, e il loro coordinamento da parte di mercati aggregati, come il mercato del lavoro, il mercato dei beni, il mercato dei titoli e della moneta; l'interazione tra questi mercati che producono grandezze aggregate come ad esempio la produzione, l'occupazione, i consumi, investimenti, livello dei prezzi, tassi di interesse.
Introduciamo elementi di contabilità nazionale, considerando un sistema economico semplificato cioè senza operatori esteri.
Prima degli anni trenta si riteneva che la domanda di lavoro e l'offerta di lavoro tendessero spontaneamente ad uguagliarsi (market clearing) senza considerare fattori esterni (mercati aggregati) cioè prima delle teorie Keynesiane si sosteneva che la domanda e l'offerta sempre e comunque avrebbero raggiunto un punto di equilibrio. Dopo l'avvenimento delle economie industrializzate Keynes e gli economisti che lo sostenevano iniziarono ad elaborare tesi sulle interazioni tra mercati aggregati, in particolare sostenevano che il mercato del lavoro potesse essere condizionato dal mercato dei beni, cioè la tesi era che le interazioni del mercato del lavoro con quello dei beni causava, a seguito di una carenza di domanda aggregata dei beni, un sottoutilizzo complessivo delle risorse umane.
Consideriamo ora un mercato semplificato costituito da due soli beni dove si utilizza per la loro produzione un solo tipo di lavoro e un solo tipo di impianti. Ognuno dei beni prodotti venga in parte consumato per la produzione di se stesso e in parte per la produzione dell'altro bene, e venga il resto a disposizione per il consumo delle famiglie o l'investimento delle imprese.
prodotti venga in parte consumato per la produzione di se stesso e in parte per la produzione dell'altro bene e viceversa. Il più resta a disposizione per il consumo delle famiglie o l'investimento delle imprese.
Consideriamo ora un mercato semplificato e strutturato di due soli beni: dove si utilizza per la loro produzione uno e un solo tipo di impianti. Ognuno dei
Tavola delle interdipendenze settoriali o tavola input-output
Quantità totale del bene (a)
Quantità totale del bene (b)
Quantità del bene (a) per produrre (b)
Quantità di bene (b) per produrre se stesso
- A
- B
- Aa
- Ab
- Ba
- Bb
- Na
- Nb
- Ka
- Kb
Quantità 'a per consumi,
Quantità 'b per consumi,
QNT a per investimenti
Ai
Bi
I valori aggiunti delle imprese si possono tradurre in salari da pagare ai lavoratori, in interessi pagati agli istituti di credito per il prestito di capitali, i dividendi agli azionisti e i profitti trattenuti a fini di autofinanziamento. Il tutto si può tradurre come
Che posso riscriverlo come
PIL = W(Na+Nb) + i(Kae+Kbe)(Da+Db) + TTaT + TTbT
IL BILANCIO DELLO STATO
(Bs)
È il saldo del bilancio statale, come tutti i normali bilanci è dato da entrate meno uscite, nel caso dello stato le entrate sono le imposte (prelievo fiscale) e le uscite sono i trasferimenti pubblici (TR) e la spesa pubblica diretta.
Quindi:
Bs = T - TR - G
- se > 0 abbiamo un SURPLUS oppure un AVANZO DI BILANCIO
- se < 0 abbiamo un DEFICIT oppure un DISAVANZO DI BILANCIO
- se = 0 BILANCIO IN PAREGGIO
Con il TRATTATO DI MASTRIC si è deciso che il deficit fratto il debito pubblico deve essere minore del 3%
DEF PUBBLICO = -Bs / < 3%
REDDITI DA E VERSO ESTERO
- REDDITI DALL’ESTERO
- DA LAVORO
- DA CAPITALE
- DA IMPRESA UNILATERALI DALL’ESTERO
- REDDITI VERSO L’ESTERO
- DA LAVORO
- DA CAPITALE
- DA IMPRESA UNILATERALI VERSO L’ESTERO
- trasferimenti dell’Unione Europea
Infatti la principale differenza tra prodotto interno lordo e reddito nazionale lordo è che il PIL è il flusso di beni al lordo degli ammortamenti, prodotto all'interno del territorio nazionale. Il reddito nazionale lordo non è altro che tutto il reddito che gli operatori guadagnano partecipando alla produzione nazionale (interna) o (esterna). Quindi il reddito nazionale lordo è la somma tra il pil più il reddito nazionale dall’estero meno il reddito nazionale verso l’estero.
REDDITO NAZIONALE LORDO
RNL = PIL + (RDE - RVE)
Esiste sempre l'effetto dell'inflazione anche se si procede di anno in anno
- PIL CONCATENANTE
SI PRENDE UN PIL DI RIFERIMENTO E SI MOLTIPLICA PER IL FATTORE DI CRESCITA DATO DA (1+gt)
PIL2010 NOMINALE (1+g11) = PIL11
PIL2013CONC = PIL2010CORR (1+g11)(1+g12)(1+g13)
quindi possiamo scrivere come:
PILtCONC = PIL0CORR ∏ (1+gi)
DEFINIZIONE PIL CONCATENATO
IPC FEB16 - IPC FEB15
IPC FEB15
TASSO DI INFLAZIONE MENSILE CONGIUNTURALE
VARIAZIONE SU PERIODO CORRISPONDENTE
TASSO O VARIAZIONE PERIODICA TENDENZIALE
Può succedere che l'IPC sia superiore al deflatore, possono essere diversi anche perché la loro struttura é diversa
IPC → variazione prezzi beni al consumo e servizi al consumo
OEFL → comprende beni interni, nazionali cioè beni di investimento e beni di esportazione
Indicatore sul mercato del lavoro
Popolazione di un paese
Tasso di attività o di partecipazione
T.A. = FL / POPw
quale parte delle popolazione che è in età e che effettivamente partecipa
Tasso di inattività
T.I. = INATTIVI / POPw
Indice di dipendenza
DIP / POP
teoria neoclassica e teoria Keynesiana
Nella teoria neoclassica operano forze contrapposte di domanda e offerta.
Se la qs > qd (se la quantità offerta è maggiore della quantità domandata)
ci sarà un incentivo alla diminuzione del prezzo
Se si presenta uno squilibrio tra domanda e offerta, comunque sia questo squilibrio in concorrenza perfetta viene colmato da un incentivo sul prezzo. In tutti i beni esiste la quantità e il prezzo di equilibrio. Anche per i fattori produttivi come ad esempio il lavoro.
PREZZO - QUANTITA'
Per Keynes la disoccupazione è creata da una domanda aggregata troppo bassa
Stabilendo una condizione di equilibrio cioè
Ψ = 0A
DA = C + Ivol
Funzione consumo
È una funzione crescente è composta da una parte che dipende dal reddito e da una parte esogena