vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L'ORDINAMENTO GIURIDICO E IL DIRITTO COSTITUZIONALE
Le regole del diritto
Qualunque organizzazione sociale costituisce un ordinamento giuridico. Un'organizzazione per la vita e l'attività, per essere tale ha bisogno di un complesso di regole che ne disciplinano. Tali regole costituiscono il diritto di una determinata organizzazione.
Nei moderni ordinamenti le regole giuridiche si distinguono non tanto per la loro provenienza, o per il loro contenuto, che può essere identico a quello di precetti non giuridici (non uccidere, non dire falsa testimonianza...), ma perché sono inerenti a una certa organizzazione sociale e sono finalizzate alla sopravvivenza e allo sviluppo di essa. Mentre le regole etiche o i precetti religiosi sono volti a perseguire la perfezione individuale, le regole giuridiche regolano i rapporti fra i soggetti di un'organizzazione sociale, definiscono i confini dei rispettivi interessi, individuando e tutelando beni e valori ad essi comuni, cioè.
Assicurano la vita normale di quella organizzazione. Siamo in presenza di norme giuridiche quando si instaura un rapporto fra due o più soggetti, che sulla base di una regola comune (il diritto oggettivo), imposta da altri o posta dalle parti, dà luogo a vincoli reciproci. Tali vincoli determinano in capo ad alcuni situazioni giuridiche favorevoli o di vantaggio (genericamente definibili diritti in senso soggettivo), mentre in capo ad altri determinano il sorgere di corrispettive situazioni giuridiche non favorevoli o di svantaggio (obblighi, doveri, soggezioni).
L'ordinamento giuridico:
- L'ordinamento è costituito dal complesso delle norme vigenti in un determinato spazio territoriale. Essi vedono nel diritto un sistema di tipo "presupposta ma non posta": si tratta di una piramidale che al vertice ha una norma suprema, norma generale sulla produzione del diritto, in base alla quale a cascata si
costituiscel'intero ordinamento;
Secondo le teorie istituzionaliste, una società organizzata è un ordinamento giuridico. Le norme sono il prodotto di fatti normativi. Si prenda ad esempio la Costituzione del nostro paese. Essa è entrata in vigore il 1° gennaio 1948, ma l'assetto costituzionale italiano si era già determinato, attraverso approssimazioni successive, man mano che andavano maturando fondamentali decisioni politiche: la caduta del regime fascista, la Resistenza, la ricostruzione dei partiti politici, la decisione di eleggere un'Assemblea costituente, la scelta della Repubblica con il referendum del 2 giugno 1946. È tale assetto costituzionale, ovvero tale ordinamento che porta alla Costituzione italiana, non viceversa. Il potere dell'Assemblea costituzionale, è l'ordinamento già costitutivo che dà vita alla costituente era già per larga parte costitutivo. Costituzione, assicurando ad
Essa la legittimazione e la forza normativa necessarie. L'insieme di più elementi - Si definisce ordinamento giuridico: precetti, consuetudini, fatti - normativi accomunati dal fatto di essere tutti espressione di una determinata organizzazione sociale e coordinati fra loro secondo criteri sistematici.
Il diritto come sistema. Ogni ordinamento è un sistema; in quanto tale esso presume se stesso come necessariamente completo (non ammette vuoti normativi), coerente (non ammette contraddizioni fra norme) ed ordinato (ha un principio ordinatore che ne assicura l'unità).
L'essere sistema dell'ordinamento è frutto sia di consapevole volontà del legislatore (che si suppone voglia offrire basi salde e coerenti all'organizzazione che concorre a costruire e a mantenere in vita) sia dell'attività degli interpreti (operatori del diritto, studiosi); costoro contribuiscono a ricomporre una trama in grado di mantenere, con
la dovuta regolarità, l'ordine giuridico.