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CAP 1
Filosofia della scienza = analisi dei metodi, contenuti concettuali e delle implicazioni filosofiche
delle moderne teorie scientifiche.
Filosofia= diversa dalla scienza, perchè non fa affidamento all'osservazione/esperimenti, ma al
solo pensiero. Non ha un metodo formale di dimostrazione, e l'unico metodo di analisi filosofica è
basata sull'argomentazione. Infatti la filosofia nasce in forma dialogica con Platone.
Il suo principale interesse è interrogarsi su idee comuni che usiamo quotidianamente. Per
esempio, che cos'è la scienza? --> Platone pensava la scienza come "conoscenza autentica" e
non la distingueva in modo netto dalla filosofia. Oggi sappiamo che le due cose sono separate, ma
hanno un'implicazione reciproca:
1)dalla scienza alla filosofia= la scienza ha ricadute sui modi di vedere il mondo;
2)dalla filosofia alla scienza= la filosofia influenza la scienza.
2 assunzioni della filosofia della scienza:
1)esistono questioni che nascono dalle scienze ma che non si esauriscono in esse, ma in
un'analisi filosofica.
2)ma rispondere a queste domande è importante sia per la filosofia sia per la scienza:
esempio: a)cos'è una dimostrazione? -> LOGICA FORMALE
b)cos'è un calcolo? -> INFORMATICA
c)cos'è la mente? Il pensiero è calcolo? Mente/linguaggio? -> SCIENZE COGNITIVE.
La filosofia della scienza tenta di spiegare il ruolo della scienza nelle moderne società avanzate.
2 dimensioni fondamentali della f.d.s. che spesso interagiscono:
a)EPISTEMICO: riguarda la conoscenza scientifica, la scienza come disciplina esatta;
b)ONTOLOGICO: studio dell'essere in quanto tale.
Filosofia della scienza = indagine filosofica sulla natura della conoscenza scientifica.
STORIA
La netta demarcazione tra filosofia e scienza si è verificata con la Rivoluzione scientifica del
500/600: la scienza divenne sempre più ad alto contenuto matematico-formale e iniziò a separarsi
dalle altre forme di cultura -> è più una rivoluzione culturale. --> Nascita scienza moderna.
Carattere rivoluzionario =nuovo modo di analizzare i fenomeni naturali =ROVESCIAMENTO DI
PROSPETTIVA
CARATTERISTICHE:
-Superamento dell'immagine aristotelica del mondo
-Centralità della modellizzazione dell'idealizzazione dei fenomeni.
Per studiare la natura, bisogna semplificarla al massimo, Schematizzare il fenomeno. Gli scienziati
ebbero una chiara intuizione: per comprendere un fenomeno, bisogna costruire una
rappresentazione astratta e idealizzata del fenomeno.
-una crescente matematizzazione del mondo naturale -> nuova capacità di modellizzare i
fenomeni (matematica considerata perfetta, inserita in un mondo imperfetto -> Visione moderna)
-centralità del concetto di esperimento, come costruzione artificiale e mirato a indagini specifiche.
PROTAGONISTI: GALILEI E COPERNICO
Galilei fu il primo a studiare i fenomeni con un adeguato distacco da essi. Egli considerava il
mondo matematico "La natura è un libro di matematica" e bisogna conoscere il linguaggio
matematico. Egli scoprì il principio di relatività e lo spiegò con l'esempio della nave: vuole fornire
prove decisive al modello cosmico di Copernico (Eliocentrismo). Il principio mostra che è
impossibile stabilire se la Terra sia in uno stato di quiete o di moto mediante osservazioni sul moto
di corpi effettuate sulla Terra stessa (teoria del moto) -> NASCITA DELLA CINEMATICA
MODERNA.
Copernico invece con l'esempio della torre mostra che la natura rispetta tale principio di relatività.
NB: non bisogna rendere tutto assoluto;la scienza moderna richiede un elevato sforzo di
astrazione!!
CAP2 E 5 : TEORIA SCIENTIFICA /CAUSA, INDUZIONE, PROBABILITA'
L'epistemologia tra 800 e 900 si sofferma sulla natura delle teorie scientifiche. L'empirismo logico
(neoempirista) formulò una concezione precisa di teoria scientifica. Nasce negli anni 20 col circolo
di Vienna:
-Concezione empiristica della conoscenza --> controllo empirico;
-Importanza della struttura logica delle teorie --> analisi logica (sistema assiomatico)
MODELLO NEOEMPIRISTA:
-elaborazione astratta partendo dall'evidenza osservativa: l'astratto deve essere riconducibile
all'osservaz.
-atteggiamento anti-metafisico;
-tesi cumulativa sul progresso della scienza;
-idea di verificazionismo: insieme di metodi per controllare il valore di verità di una preposizione.
--> cambio di prospettiva: l'esperienza e l'osservazione sono il prodotto della teoria scientifica!!
CAUSALITA'
Idea moderna di legge -> Newton. "legge come formula matematica"
David Hume: affronta la relazione tra CAUSALITà E LEGGE -> è possibile dimostrare
empiricamente la relazione causale?
Tutti gli oggetti di studio si possono dividere in:
1)Relazioni di idee: (mate, geo..) sono le "verità di ragionamento" = incorporano tutte le
affermazioni certe intuitivamente e dimostrativamente. Sono le semplici operazioni del pensiero.
Certezza delle conoscenze.
2)Materie di fatto: "verità di fatto", non si possono accertare in maniera evidente. È proprio dalle
materie di fatto che nasce l'analisi di Hume sul concetto di causa, poichè per capire l'esistenza di
un oggetto da quella di un altro (relazione causa effetto), dobbiamo capire bene il concetto di
causa e dobbiamo trovare qualcosa che sia causa di un'altra.
--> ANALISI DELLA CAUSA: analisi delle condizioni generali che si ritrovano nelle relazioni
causali empiriche:
a) contiguità; b)precedenza temporale della causa; c)congiunzione costante.
PROBLEMA DELLA CAUSALITA': Perchè la relazione causale è necessaria?
Per Hume la relazione causale è una successione regolare, ed è grazie all'induzione se scopriamo
tali relazioni. 3 teorie:
1)Regolarista: la causa produce in modo deterministico l'effetto.
2)Singolarista: i singoli eventi possono essere causalmente correlati senza che vi sia una vera
legge causale.
3)Probabilistica: l'occorrenza della causa aumenta la probabilità di occorrenza dell'effetto.
Per capire però il problema della causalità, dobbiamo prima risolvere il PROBLEMA
DELL'INDUZIONE:
come siamo arrivati a stabilire il carattere causale di certe relazioni?
INDUZIONE
Principio chiave: l'uniformità della natura: tutti i ragionamenti sulla causa ed effetto sono fondati
sulla supposizione che il corso della natura non cambierà e che tali validità si preservino anche in
futuro.
Come giustificare tale principio? Nè in modo logico nè in modo empirico, ma con l'abitudine:
in tutti i ragionamenti empirici c'è un passo compiuto dalla mente che non è sorretto da
spiegazioni, ma è solo un tratto istintivo e originario della natura umana, in quanto ci attendiamo la
ripetizione di quegli eventi in quella successione, per abitudine. -> non è analizzabile ulteriormente.
--> argomento induttivo: la relazione tra premesse e conclusione non è necessaria, ma probabile!
Ma cosa vuol dire probabile?
PROBABILITA'
Un argomento induttivo solido è quello nel quale la probabilità che la conclusione discenda dalle
premesse è molto elevata. La probabilità rappresenta uno strumento fondamentale per
modellizzare l'incertezza nella scienza.
Formulazione classica di probabilità: LaPlace
egli colloca alla base della sua visione del mondo il Determinismo. La teoria della probabilità
soccorre quando non siamo in grado di controllare tutte le cause degli eventi naturali -> visione
epistemica: abbiamo conoscenze limitate perchè siamo esseri umani --> la probabilità giustifica la
nostra ignoranza.
n° casi favorevoli / n° casi possibili = R.
Ma questa visione di Laplace richiede condizioni molto forti:
a)individuare tutti i casi possibili; (rischio di non essere realizzato)
b)individuare tutti i casi favorevoli; (idem)
c)assumere che tutti i casi possibili siano ugualmente possibili -> Equipossibilità (rischio
circolarità).
--> bisogna superare la formulazione classica!!
Struttura formale della probabilità: 3 assiomi di Kolmogorov
La probabilità ha una formulazione matematica univoca: a livello matematico siamo certi del
comportamento della probabilità.
1)a ogni evento causale corrisponde un numero tra 0 e 1;
2)la probabilità dell'evento certo è 1;
3)la somma di numeri di eventi è pari alla somma della probabilità di questi eventi.
Ma ci sono 3 interpretazioni filosofiche: nessuna può violare tali condizioni
matematiche=riferimento obblig.
Interpretazione frequentista
La probabilità di un evento di identifica con la sua frequenza di occorrenza in un insieme di eventi
simili.
Oggetto di studio: eventi ripetibili in collettivo.
Limiti: non studia gli eventi singoli e la frazione di casi osservati potrebbe essere troppo bassa.
Interpretazione soggettiva
E' il grado di fiducia che i singoli soggetti assegnano al verificarsi di quell'evento. Credenza
razionale soggettiva
Limiti: la probabilità è solo il grado di credenza di un soggetto.
Interpretazione logica
E' il grado di sostegno all'evidenza osservativa a disposizione: esso ha una sua oggettività
razionale.
Limiti: int che potrebbe andare bene ma ha molti difetti tecnici di per sè.
CAP 3: SPIEGAZIONE SCIENTIFICA
Carnap: Bisogna prendere la scienza stessa come nostro oggetto di studio, e non come strumento.
Che caratteristiche deve avere una buona spiegazione scientifica? Una domanda, più risposte:
-idea intuitiva= insieme di caratteristiche necessarie e/o sufficienti:
-Sufficiente: se A è vero -> allora B è vero; SE
-Necessaria: se B è vero -> allora A è vero; SOLO SE
-NeS: se A è vero, è vero anche B (e viceversa). SE E SOLO SE
1)Spiegazione teleologica: evidenzia il fine, lo scopo di un fenomeno.
2)Spiegazione meccanicistica: evidenzia il meccanismo del fenomeno.
3)Spiegazione evoluzionistica: merito di Darwin: fornire risposte meccanicistiche a domande sul
possesso di tratti e di capacità. Il 3 infatti tenta di spiegare perchè il fenomeno possiede tali tratti o
capacità.
Explanans: enunciato che esprime la spiegazione di un fenomeno
Explanandum: enunciato che esprime ciò che si vuole spiegare.
Caratteristiche buona spiegazione e relazione tra explanans e explanandum:
esistono 2 modi per spiegarli:
1)Spiegazione CAUSALE
SN1: E è una buona spiegazione solo se l'explanans esprime le cause del fenomeno descritto
nell'explanandum --> Problema della ca