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LOGICA - MDL
CAPITOLO 1 - TEOREMI, DIMOSTRAZIONI E TAVOLE DI VERITÀ
1.1 - TEOREMI e DIMOSTRAZIONI
NELLE DISCIPLINE SCIENTIFICHE PER STABILIRE LA VERIDICITÀ DI UN'AF-FERMAZIONE SI RICORRE A:
- MISURAZIONI
- ESPERIMENTI ➔ SE QUESTI (FATTI DA PIÙ PERSONE/PIÙ VOLTE) CONFERMANOL'AFFERMAZIONE QUESTA VIENE ACCETTATA (ALMENO TEMPO-RANEAMENTE), ALTRIMENTI VIENE RIFIUTATA.
- SIMULAZIONI
IN MATEMATICA (MA ANCHE IN INFORMATICA) QUESTO"METODO SCIENTIFICO" NON FUNZIONA
⇧⇩
NESSUN ESPERIMENTO POTRÀ STABILIRE CHE√2 SIA UNNUMERO RAZIONALE (√2 = m/n CON m,n ∈ ℤ)
CONTROLLARE ALCUNI CASI SPECIFICI PUÒ ESSERE UTILEPER AVERE INDIZI SULLA VERITÀ O MENO DI UN'AF-FERMAZIONE, MA A VOLTE QUESTA POSSONO ANCHEESSERE FUORVIANTI.Esempio: Congettura 3x^2 + 12x + 14 NON È MAI UN QUAD-RATO PERFETTO
FALSO ➔ CI SONO INFINITI NUMERI DEL TIPO3x^2 + 12x + 14 CHE SONO QUADRATI PERFETTI, MAIL PIÙ PICCOLO HA UN LATO DIAMETRODELLA CIRCONFERENZA.CONTROLLARE A MANO LA CONGETTURA CONSEGUITI NUMICI, CI SPINGE ERRONEAMENTEINPOSITI A CREDERE VERA.
IN MATEMATICA, PER STABILIRE LA VERITÀ DI UN'AFFERMAZIONE ➔ (TEOREMA)SI DEVE RICORRERE AD UNA DIMOSTRAZIONE
CATENA DI RAGIONAMENTO CHECI PERMETTE DI CONCLUDERECHE LA TESI DEL TEOREMA DEVEESSERE VERA PARTENDO DALLASANZIONE CHE LE IPOTESI DELTEOREMA SIANO VERE.
LA STESSA COSA VALE IN INFORMATICA
PER FORNIRE UNA DIMOSTRAZIONE DEL FATTO CHEIL PROGRAMMA FUNZIONA DOBBIAMO MOSTRARE LA SUACOORETENEZA.
Che cos'è un teorema?
Enunciato della forma:
- Se valgono P1, P2,... e Pn, allora vale anche Q.
Esempio: Se m è un numero naturale dispari ed n è un numero naturale pari, allora m+n è dispari.
Sinonimi di teorema: proposizione, lemma
- Dal punto di vista tecnico indicano la stessa cosa.
- La differenza è soggettiva e importanza attribuita da chi parla.
- Teorema: affermazioni veramente importanti e significative.
- Proposizione: meno importanti ma pur sempre abbastanza significative.
- Lemma: da sé non significative ma utili per dimostrare altri fatti più importanti.
Si intende asserire che:
- In qualunque contesto o situazione le affermazioni P1, P2,... Pn sono verificate, anche l'affermazione Q risulta essere vera.
Scrittura: P1, P2,... Pn => Q
- Q è conseguenza logica di P1, P2,... Pn
- P1, P2,... Pn hanno come conseguenza logica Q
Alcune affermazioni Q sono valide in qualunque contesto = teorema che non ha bisogno di ipotesi
Tautologia
Strategie dimostrative
- Dimostrazione diretta = strategia più semplice. Assume di trovarsi in un contesto in cui siano verificate le ipotesi P1,... Pn e sulla base di semplici e rigorosi ragionamenti stabilisce che in tale contesto anche la tesi Q è verificata.
- Dimostrazione per assurdo (o indiretta) = si assume che Q sia falsa e da questa assunzione deriva, utilizzando anche le ipotesi P1,... Pn, un risultato non compatibile (raramente si vera che falsa impossibile, quindi Q è vera).
- Dimostrazione per comparazione = simile a quella per assurdo si dimostra un teorema del tipo "non Q != non P".
- Dimostrazione per interpolazione = dimostrato il teorema P1,... Pn => R ed il teorema R => Q, possiamo comporre le due dimostrazioni in "a": P1,... Pn => Q es. se abc = ac allora ac = c
Espressioni equivalenti all'implicazione:
- "Affinché valga P deve valere anche Q"
- "Affinché valga P è necessario che valga Q"
- "Non può accadere che P valga ma Q no"
Se P allora Q ↓ P → Q
- "Affinché valga P è sufficiente che valga Q"
- "Non appena si sa che Q vale allora anche P deve valere"
Se Q allora P ↓ Q → P
P1,..., Pm → Q se in ogni contesto in cui tutte le P1,..., Pm sono vere si ha anche Q vera
- P1,..., Pm → Q se e solo se
- P1 ∧...∧ Pm → Q se e solo se
- ∴ P1 ∧...∧ Pm → Q
Se P → Q non per forza Q → P. → Non è commutativo!
- P → Q ≡ ¬ Q → ¬ P (per doppia negazione e simmetria di &lor;)
- P → Q ≡ ¬ P &lor; Q
- ≡ ¬ Q &lor; ¬ P
- ≡ ¬ Q → ¬ P
- ≡ ¬ Q → P
P → Q ≠ Q → P No commutativo
P → (Q → R) ≠ (P → Q) → R No associato
Se P ≡ R e Q ≡ S, allora P → Q ≡ R → S
- ≡ ¬ P &lor; Q
- ≡ ¬ R &lor; S
- ≡ R → S
Modus Ponens
P → Q, P ∴ Q
Bi-implicazione ↔
Corrisponde all'espressione "... se e solo se ..."
Equivalenza Logica
Esempio
- A → B ≡ (¬A ∨ B) ≡ ¬(A ∧ B)
Su ciascuna riga P e Q hanno lo stesso valore di verità (o entrambe vere, o entrambe false) ⇒ P ≡ Q
Esempio
- A → B ≠ (A ∧ ¬B) ∨ (B → A)
Sulle righe 2 e 3, P e Q hanno diverso valore di verità (una è vera mentre l'altra è falsa) ⇒ P /≡ Q
Tautologie
Una proposizione si dice valida o tautologia se è vera per ogni assegnazione di valore di verità alle lettere che contiene
Esempio
- A ∨ ¬A
Nella colonna finale compaiono solo
esempio FAMIGLIA {Am m∈ℕ} DI INTERVALLI DI ℝ DOVE Am = [-1, aj -2 ]
{ x∈ℝ | -1 < x < 1 -2}
∪m∈ℕ Am = [-1, 2[
{x∈ℝ| -1 < x < 2}
∩m∈ℕ Am = ∅
[ x∈ℝ | -1 ≤ x ≤ 0}=
...DIFFERENZA ∇
A∖B → INSIEME DI TUTTI GLI ELEMENTI CHE STANNO IN A MA NON IN B
A∖B = {x ∈A / x ∉B}
...DIFFERENZA SIMMETRICA Δ
A△B → INSIEME DI TUTTI GLI ENTI CHE STANNO IN UNO DEI DUE INSIEMI MA NON NELL'ALTRO
A△B = (A∖B)∪(B∖A) = (A∪B)∖(A∩B)
∀x(x∈A△B ⟺ (x∈A∧x∉B)∨(x∈B∧x∉A))
...COMPLEMENTARE C̅
C̅A- Spesso con conveniente assumere che tutti gli insiemi/oggetti/enti di cui ci stiamo occupando siano contenuti in un insieme universale U, detto appunto universo
U∖A = C̅A → C̅A = { x∈U∧ x∉A }
IDENTITÀ BOOLEANE PER LE OPERAZIONI INSIEMISTICHE
C̅C̅A=A → ∀x ( x∈C̅C̅A ⟺ x∈A )
x∈C̅C̅ ⟺ x∈A
¬( x∈C̅A)⟺x∈A Come ¬(¬P)⟺P
Esempio 2
Relazione ∈ su ℕ definita da m ✂️ n se e solo se m e n hanno lo stesso numero di cifre (in notazione decimale)
m, n ∈ ℕ
Riflessività: m ✂️ m perché ogni numero si scrive con lo stesso numero di cifre di se stesso.
Simmetria: m ✂️ n ⇒ n ✂️ m. Se m ha lo stesso numero di cifre di n allora vale anche il viceversa.
Transitività: se m ✂️ n allora entrambi hanno k cifre e inoltre m ✂️ p, ovvero n e p hanno lo stesso numero di cifre quindi anche p ha k cifre allora m ✂️ p.
Classi di equivalenza di ✂️: Ck= {m ∈ ℕ | m ha esattamente k cifre} per k ∈ ℕ \ {0} due cose sempre. Ck: {0, 1, 2, 3}
5, 6, 7, 8, 9 ✂️ Ck = {m ∈ ℕ | 10k-1 1}
Quante classi distinte otteniamo? Infinitamente, una per ogni k ∈ ℕ \ {0}
Insieme quoziente ℕ/✂️ = {Ck | k ∈ ℕ \ {0}}
Esempio 3
Fin ✂️ = {X ⊂ ℕ | X è finito} ✂️ Consideriamo la relazione ✂️ su Fin definitada X ✂️ Y se e solo se X, Y hanno lo stesso numero di elementi
X, Y, Z ∈ Fin
Riflessività: X ✂️ X ovvio perché ogni insieme ha lo stesso numero di elementi di se stesso.
Simmetria: X ✂️ Y allora X e Y hanno stessa cardinalità quindi Y ✂️ X
Transitività: se X ✂️ Y e X ✂️ Z, Y hanno k elementi e inoltre Y ✂️ Z alloraanche Z ha k elementi quindi X ✂️ Z
Classi di equivalenza Ik = {X ∈ Fin, X ha k elementi} per k ∈ ℕ \ {0, 1, 2}
ogni classe ha infiniti elementi, se k ˃ 1 con k=0 ho un solo elementosono infinite, una per ogni k ∈ ℕ
insieme quoziente Fin/✂️ = {Ik | k ∈ ℕ}