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LOGICA
LOGICA
Argomenti principali:
- Logica proposizionale:
- Sintassi
- Semantica
- Teoria della dimostrazione
- Logica del primo ordine
- Sintassi
- Semantica: modelli e soddisfacibilità
- Traduzione dal linguaggio normale a quello di primo ordine
Libreria sotto LOGICA appunti + materiale on-line AU-UL
Affermiamo matematiche → TEOREMI
Sotto data ipotesi (o asserzioni) vale una tesi (o conclusione)
↗ DIMOSTRAZIONE
→ verifica che la tesi di un teorema valga, ammettendo che ipotesi valgano
→ Gerarchia termini logici
Esempio: Affermazione:
- n è un n. naturale dispari.
- → vera con n=3
- → falsa con n=8
Dimostrazione:
- diretta
- non diretta
- per trasposizione
- (per) (n+1) composizione
◁ Proposizione
Teorema
Corollario
Equivalenza
- Siano P e Q tali che
- Se P allora Q
- Se Q allora P
In questo caso c'è equivalenza, perché sostanzialmente l'uno può "informarsi" dell'altro.
Nozione di conseguenza
- Riflessiva: Qualunque sia P: P ha come conseguenza P
- Transitiva: Se P ha come conseguenza Q e Q ha come conseguenza R, P ha come conseguenza R (controllare che sia giusto)
Nozione di equivalenza
- Riflessiva: P è equivalente a P
- Transitiva: Se P è equivalente a Q e Q è equivalente a R, P è equivalente a R
- Simmetrica: Se P è equivalente a Q, allora Q è equivalente a P
Esempio: Definiamo su numeri interi xRy se e solo se x - y è pari
Esercizio: Dimostrare che R è riflessiva, transitiva e simmetrica
Se P ≡ R e Q ≡ S allora P ∧ Q ≡ R ∧ S
in fatti, assumo che P ≡ R e Q ≡ S, se vale P ∧ Q allora
valgono P e Q, conseguentemente valgono R e S e
quindi R ∧ S:
P ∧ Q ∈ R ∧ S
R ∧ S ∉ P ∧ Q
e quindi
P ∧ Q ≡ R ∧ S
La DISGIUNZIONE
P ∨ Q è vera se e solo se almeno una tra P, Q è vera
es. ( x pari → P ) e un quadrato perfetto → Q
è vera in certi casi e falsa in altri
P ∨ Q → nel es. con x = 4, x = 16 è vera con x = 9 è vera
Proprietà della Disgiunzione:
- P ∨ Q = Q ∨ P → proprietà commutativa
- (P ∨ Q) ∨ R ≡ P ∨ (Q ∨ R) → proprietà associativa
- perché nel caso (P ∧ Q) ∨ R ≠ P ∧ (Q ∨ R) - parentesi cambiano
- P ∧ Q → R → non servono parentesi perché lega più strettamente l'AND tra P ∧ Q rispetto a ∧∧
- P ⊢ E P ∨ Q → se P è vera consegue P ∨ Q V
- Q ⊢ E P ∨ Q → se Q è vera consegue P ∨ Q
- P ∨ Q, ¬P ⊢ E Q → se è falsa conseguo che Q n è vera per tre
- P ∨ Q, ¬Q ⊢ E P → se Q è falsa consegue che P ma vero per quattro
- se P ≡ R e Q ≡ S allora P ∨ Q ≡ R ∨ S
- in fatti, se P ≡ R e Q ≡ S n vale P ∨ Q allora vale che almeno uno è vero. Se vale P allora vale R o quindi vale R ∨ S, se vale Q allora vale S ∧ quindi R ∨ S
P1, P2, ..., Pn ⊨ Q
se e solo se
P1 ∧ P2 ∧ ... ∧ Pn ⊨ Q
se e solo se
F= P1 ∧ P2 ∧ ... ∧ Pm → Q
TERMINOLOGIA
- se P allora Q
- P è (sufficiente) sufficiente per Q
- Q è (condizione) necessaria per P
↳ se Q non vale non può valere nemmeno P
↶ infatti, P → Q vuol dire che se vale P deve valere anche Q e viceversa
Asserire un'implicazione
P → Q
non significa ottenere una relazione di causa/effetto
ad es.
- ∈ Q → gli studenti sono belli
L'⇐ è vera perché non devono necessariamente esser legati
L'implicazione non è commutativa
P → Q ≠ Q → P
se P è vera e Q è falsa l'implicazione è falsa, mentre se Q è falsa e P è vera l'implicazione vera
L'implicazione non è associativa
- (P → Q) → R ≠ (P → (Q → R); ad esempio, se P o R sono T
- P → Q è vera quindi (P → Q) → R è falsa, invece
- P → T (Q → R) è vera perché infatti (Q → R) sono FALSE
P(x, y, z, ...) → definisco le variabili, o soggetti
(in modo tale da non fare confusione)
∃y ∀x x+y=0 ⊢
⊩ c'è un y tale che qualsiasi x prenda mi dà come gli opposti
in ℕ è falso
in ℤ è falso
∀y ∀x P ⊩ ∀x ∀y P
P(x, y): x è invitato a cena da y
∀x ∃y P: ognuno ha qualcuno che lo invita a cena
∃y ∀x P: c'è qualcuno che invita tutti a cena
Non è la stessa cosa scrivere prima o dopo i quantificatori.
Però sono uno la conseguenza dell'altro
∃y ∀x P ⊢ ∀x ∃y P
quindi:
∀x ∃y P ⊬ ∃y ∀x P
solo nel caso in cui sono identici i quantificatori:
∃x ∃y P ≡ ∃y ∃x P
∀x ∀y P ≡ ∀y ∀x P
affermazione che parla di x e y
affermazione che parla solo di x
x + y = 0 →: P(x, y) ⊢ ?
∃y P(x, y) ⟹ ∃y ∀x x+y=0 →: Q(x) "esiste l'opposto di y"
∀x Q(x): ∀x ∃y P(x, y) → ∀x ∃y x+y=0 →: R
Tavola di verità di P1:
P1 : (B → A) ∧ ((B ∨ C) ↔ A)
stermini atomici
A B C B → A B ∨ C (B ∨ C) ↔ A P
- 0 0 0 1 0 1 0
- 0 0 1 1 1 0 0
- 0 1 0 1 1 1 1
- 0 1 1 1 1 1 1
- 1 0 0 0 0 0 0
- 1 0 1 0 1 0 0
- 1 1 0 1 1 1 1
- 1 1 1 1 1 1 1
1° colonna | 3° posizione: 8
2° formula inversa: B è falsa o A è vera
3°: U non è vera e tutte e due false, tutte e due vere
L'argomento è molto differente.
P: A ∧ (B → ¬A)
A B ¬A B → ¬A A ∧ (B → ¬A)
- 0 0 1 1 0
- 0 1 1 0 0
- 1 0 0 1 0
- 1 1 0 0 0
Tavole di verità e conseguenza logica
P1, P2, ..., Pn |= Q
(k) X ho usato una serie di formule
(Z) per costruire questa, il dom... anche Q è vera.
Significa che X non è vera, P1, P2, ..., PN allora anche Q è vera.
P1 non è vera seconda ai valori delle formule atomiche che la compongono.
Come faccio a parlare di una tavola di ver...
Legge di Peirce
(¬((A → B) → A) → A
A, B ⊢ A → B, (A → B) → A (A ↔ B) → A
A ∨ B, C ⊢ (A ∨ B) ↔ C
si può calcolare
- A
- B
- C
[ A ∨ B ]
¬A ↔ ¬B ⊢ la bicondizionale è una tautologia
A ∧ B ≡ ¬(A ∧ B) → A ∧ B ≡ ¬A ∨ ¬B
Esempio: Se P è una formula atomica
Se |A(P)| = 3 ht(P) = 0
Se
P:=(¬(A)∧((B)→(¬A))))
allora |h(P)|=1 e ht(P)=?
G(A, ¬(B)) ⊂ Prop(L)
(¬(A)) ∈ Prop(L)
((B)→(¬(A))) ∈ Prop2(L)
((¬(A))∧((B)→(¬(A)))) ∈ Prop3(L)
-------------
ESEMPI
Siano A, B ∈ L:
- A ∧ B ∉ prop(L) perché non è una formula
- ¬A ∈ prop(L)
- ((A)→(B)) è una formula in prop(L) ; (A), (B) ∈ prop(L)
- ((¬(A)→(B)))) è una formula di prop(L)
- (AB) non è una formula perché mancano i connettivi
ALB SRI.
ad ogni formula è associato un albero di costruzione.
È un insieme non vuoto. I dettati sono su un ordine parziale, ovvero che dato un nodo quelli prima sono in ordine.
non tutti -> non vanno d.l.
Gli -> quelli h: sono detti nodi
il nodo minimo in due radici dell’albero.
Se ∀x ∈ T : ∃y ∈ T⎬y ∈ x⎬
se x è un predecessore di y. o che y è un successore h:x più esterno immediato ? o meno