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- CASO PARTICOLARE DELLA COMPOSIZIONE: COMPOSTI E FLESSIONE: INTERAZIONI

Parliamo di flessione quando ci riferiamo a quei tratti grammaticali imposti dal sistema. Nel caso

della composizione come reagisco i composti alla flessione?

La flessione spesso chiude la parola e nel caso dei composti dove noi abbiamo più morfemi

lessicali abbiamo potenzialmente un possibile conflitto con questo principio.

Dalla griglia togliamo buongusto e maleducazione perché sono invariabili e lo sono perché sono

astratti.

Caposaldo: composto endocentrico.

In questo caso abbiamo due opzioni di plurale:

capisaldi, caposaldi. Entrambe le forme vengono registrate

non allo stesso livello di lingua,ma nel sistema sono

registrate queste due forme.

Terremoti/terremoti

Gentiluomo/gentiluomini

Capostazione/ capistazione

Non accetteremmo un capostazioni ma capisaldi si.

Ferrovia/ferrovie

Buttafuori/ due buttafuori - Portacenere/ due portacenere -

Lavasciuga/ due lavasciuga - Pellerossa/ due pellerossa.

In questi casi il plurale c'è ma non si vede.

Il concetto grammaticale e lessicale sono comulato insieme.

Il plurale quindi non ha una manifestazione morfologica

(morfologia: modificazioni della parola riconducibili alla

variazione di significato).

La classe dei composti esocentrici non manifesta morfologicamente tratti flessionali.

I composti endocentrici, invece, reagiscono ai tratti flessionali. Ciò che reagisce è la testa.

Il caso di capisaldi ci da due cose che non sono nella stessa direzione di capostazione. Ci da nella

prima versione capisaldi che funziona come mezzelune: la testa di mezzaluna è luna e mezza è un

aggettivo. L'aggettivo si accorda con il nome. Quindi se l'elemento che li modifica è un aggettivo

può accordarsi in il nome (talvolta può succedere quello che succede in caposaldi, in cui si

cementano i due morfemi lessicali, e non viene percepita dal parlante la parola come internamente

articolata e non si riconosce il rapporto di subordinazione che c'è tra saldo e capo e il fatto che

capo sia la testa, caposaldo viene trattato come gatto che diventa gatto/gatti).

Nei composti coordinativi visto che c'è una coordinazione sono accettati casi anche come

cassepanche. In questo caso abbiamo delle parole chiaramente

complesse.

In cardiologia gli elementi combinati sono

morfemi di un dominio a metà strada tra la

composizione e la derivazione. Per la

composizione abbiamo morfemi che si associano

al contenuto lessicale stabile e questi morfemi

lessicali ricorrono anche indipendentemente dalla

composizione (per esempio in gattino gatt ricorre

anche in gatto), nel caso della derivazione

abbiamo a che fare con forme legate. In questo

caso abbiamo elementi che sono associati a

elementi lessicali (cardio: cuore e logia: abito di

studio), da questo punto di vista sono lessicali

tanto più che si tratta di elementi che in una

prospettiva interliguistica e diacronica sono parole che in italiano non ricorrono mai

indipendentemente. Da questo punto di vista, quindi, si presentano come forme legate. Logia non

ricorre mai con quel significato di studio autonomamente.

Vengono chiamati da una parte come composti neoclassici, gli elementi lessicali in composizione

non sono unita funzionale della lingua italiana ma sono parole che fanno riferimento a un ambito

dotto delle lingue greche (cardiologia, semiologia, cronometro, metronomo); questa terminologia

prevale nel momento in cui vogliamo far prevalere il valore di unità lessicale indipendente che

originariamente nel sistema del latino e del greco antico avevano questi morfemi lessicali;

dall'altra parte vengono chiamati affissiodi (e quindi di conseguenza suffissoidi, prefissiodi ecc..)

nel caso di automobile, autocritica, autonomia.

Vediamo come alcuni criteri morfologici possono essere utili per descrivere alcune somiglianze che

le lingue dimostrano nelle organizzazioni dei propri contenuti, ovvero nella grammatica.

La branca della linguistica che si occupa di prendere in considerazione la somiglianza tra lingue

dal punto di vista prettamente strutturale è la tipologia, che è un sistema di classificazione delle

lingue che classifica le lingue prendendo le somiglianze e le differenze da un punto di vista che

non sia quello storico, ovvero indaga somiglianze e differenze interliguistiche a prescindere da una

prospettiva storica, e dunque da una parentela genealogica.

Quello che è metaforicamente designata come parentela linguistica è una classificazione che

prende il nome di classificazione genealogica.

La linguistica è nata come una linguistica retrospettiva. NelLa tipologia, però, si prescinde da

questa dimensione storica e le lingue vengono classificate in gruppi omogenei secondo analogie

nell'organizzazione del sistema.

La morfologia da una serie di principi formali che portano alla classificazione delle lingue secondo

tipi linguistici e sono due: Indice di sintesi ovvero quanti

morfemi tendenzialmente una parola

può racchiudere.

Indice di fusione ovvero facilità di

segmentazione, viene considerato

anche quanto riconoscibile sia la

sequenza di morfemi all'interno della

parola (segmentabilità)

Sono due criteri tipicamente formali, le lingue del mondo vengono classificate secondo la razione a

questi parametri.

- INDICE DI SINTESI

Sulla base della reazione delle lingue del mondo all'indice di sintesi, ovvero il numero minimo di

morfemi di una parola (parola come minima combinazione di morfemi) riconosciamo

un'opposizione di due macrotipi: - Lingue sintetiche sono quelle in cui la parola

concide con la combinazione di più morfemi. È

il caso dell'italiano. Informazioni lessicali e

grammaticali si trovano quindi a cooperare

all'interno della parola.

Libro, libretto ecc..

Tra queste esiste un polo estremo in cui la

sintesi viene particolarmente sfruttata con solo

a livello di parola ma anche per la codifica tra

gli elementi all'interno della frase ed è il caso

delle polisintetiche. La differenza tra

quest'ultime e le sintetiche riguarda soltanto la

valorizzazione all'interno del sistema linguistico

della sintesi ma anche le polisintetiche fanno

parte delle lingue sintetiche.

- Lingue analitiche rappresentano la tendenza

opposta, dove la tendenza è quella ad aver parole monomorfematiche, in cui il morfema coincide

con una parola.

Lingue polisintetiche o incorporanti

La lingue polisintetiche sono lingue in cui la sintesi viene sfruttata per soddisfare esigenze

espressive che in una lingua sintetica si fa uso di una combinazione di unità morfologicamente

autonome. Abbiamo un cumulo di morfemi lessicali all'interno di quella che coincide con la parola

dal punto di vista morfologico. Per esempio la combinazione del morfema lessicale per

mangiare e per carne nella parola nahuatl, da luogo a quella

che è un'espressione del tipo io mangio carne, ovvero una

combinazione di più parole in italiano. Qui abbiamo un'unica

entità complessa in una sorta di composto che potremmo

corrispondere ad un composto del tipo carne mangio in cui

l'oggetto viene incorporato con lo stesso morfema lessicale che indica il tipo di evento ovvero

mangiare. Analogamente questo tipo di incorporazione si ha non solo con quello che corrisponde

all'oggetto ma anche con la categoria dello strumento. Posso avere un'espressione che coincide

con un composto in cui vengono ad essere combinati in una stessa parola, il morfema lessicale

con cui si designa l'evento (il tagliare) e lo strumento (il coltello) che corrisponde ad una traduzione

letterale del tipo coltello taglio.

Abbiamo quindi che in una lingua polisintetica la composizione che in italiano è finalizzata per

l'arricchimento del lessico (procedimento morfologico) per quanto riguarda il nahuatl lo stesso

procedimento è finalizzato a codificare le relazioni tra questi elementi.

Un altro esempio di lingua polisintetica, finalizzata a mettere

in relazione questi elementi, è lo yupik siberiano, in cui

abbiamo la combinazione all'interno della stessa parola in

cui abbiamo quella che è l'equivalente di una frase del tipo

lui comprerebbe una grande barca dove il morfema lessicale

di barca viene combinato con il morfema dell'evento

comprare che viene modificato con elementi grammaticali

che si riferisca alla terza persona singolare che sia un

evento auspicabile e che sia una grande barca.

Abbiamo, quindi, casi di lingua in cui la composizione viene sfruttata per manifestare relazione

sintattiche.

Lingue analitiche o isolanti

L'estremo opposto è quello delle lingue analitiche o isolate in cui la parola tende a coincidere con

un unico morfema; è il caso del cinese, del vietnamita e di molte lingue orientali.

In questo caso quella che per l'italiano è l'espressione

libro in cui il contenuto lessicale viene a combinarsi con

quello grammaticale viene scissa in tre elementi dove

viene scorporato dal morfema lessicale shu quella che è

l'informazione grammaticale relativa al numero e al tipo

di elemento che stiamo considerando.

Esistono, nelle lingue del mondo, forme di classificazione

delle classi nominali in lingue che prendono in considerazione quello che va oltre il genere (per

esempio il giapponese prende in considerazione la forma dell'oggetto).

Nel cinese si prende in considerazione il fatto che si tratti di un oggetto e non di un'entità animata,

ben esprime appunto questo concetto rispetto all'unita a cui si applica. La particella ben quindi

esprime questo ruolo di classificatore.

Quelle informazioni che vengono prese in considerazione all'interno di una lingua sintetica

vengono codificate all'interno di quella che è una parola, nel caso di una lingua analitica come il

cinese si tende a far coincidere il morfema con una forma libera, l'abbiamo distribuita su tre

particelle.

In una lingua come il cinese, quindi, la questione dell'appartenenza ad una determinata classe e

del numero non sono più fenomeni morfologici, (dove le modificazioni del corpo della parola che

sono finalizzate alla codifica dei tratti di contenuto) la relazione tra questi elementi è una questione

di sintassi, relazione tra elementi autonomi e indipendenti, sono forme invariabili.

Le lingue di questo tipo vengono dette analitiche perché viene analizzato il singolo tratto di

contenuto è associato ad un segmento di significante o isolanti che evidenzia il fatto che tiene

conto il fatto che viene isolato il tratto di contenuto e associato ad un significante autonomo.

- INDICE DI FUSIONE

L'indice di fusione valuta la segmentabilità la potenzialità della successione dei morfemi in una

lingua di essere segmentati. Si t

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
73 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Valentina9527 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università per stranieri di Siena o del prof Bruno Carla.