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Uno degli strumenti più comuni della comunicazione virtuale asincronica sono
le e-mail (dall’inglese electronic mail). Poiché queste vengono inviate in diversi formati
e diverse grandezze e rispondono ad esigenze di comunicazione diversificate è
impossibile affermare “questo è il linguaggio delle e-mail”. Esistono sicuramente una
serie di scelte stilistiche, che vanno dalle caratteristiche del linguaggio informale
(soprattutto nelle e-mail scambiate tra amici) a scelte più formali in e-mail ricevute da
organizzazioni. In generale, possiamo dire che più è ampio l’audience per la
comunicazione, più formale e curato sarà lo stile. Ci sono comunque delle eccezioni.
Per esempio, la pubblicità può usare uno stile informale perché simula un’amicizia con
il destinatario. Si possono trovare tanti stili diversi nelle e-mail quanti se ne possono
trovare nel linguaggio scritto su carta. Comunque ci sono alcuni aspetti caratteristici del
linguaggio delle e-mail che possiamo identificare in ogni tipologia di comunicazione e
queste sono: le intestazioni, informazioni di servizio che servono a controllare l'invio
del messaggio, o a tener traccia delle manipolazioni che subisce. Ciascuna intestazione è
costituita da una riga di testo, con un nome; per esempio data, ora, oggetto, da, a,
(indirizzo del mittente e del destinatario). Il corpo del messaggio, composto dal
contenuto informativo che il mittente vuol comunicare ai destinatari e gli allegati, file di
immagini o documenti che è possibile inviare insieme all’e-mail. Ogni voce di
informazione porta con sé un significato sociale. Per quanto riguarda la data e l’ora si
17 D. Crystal, ibid., pp. 58-59
può interpretare un’e-mail in modo differente a seconda che sia inviata in un certo
giorno (prima o dopo aver visto il mittente) o in un certo orario; l’indirizzo e-mail del
mittente dice qualcosa sia sulla scelta del nome, sull’appartenenza a un gruppo o a
un’affiliazione e così via .
18
A differenza delle e-mail, le chat sono conversazioni virtuali che coinvolgono
molteplici partecipanti che si scambiano messaggi, spesso anonimi, su diversi temi.
Possono essere sia sincroniche che asincrone. Le loro restrizioni di lunghezza
influenzano il carattere linguistico di questi messaggi. Nelle chat non è comune trovare
monologhi o dialoghi lunghi o dibattiti formali. La cosa tipica dei messaggi in chat
quindi è la brevità. I messaggi brevi danno all’interazione un senso dinamico e
conversazionale. Una proprietà delle conversazioni faccia a faccia che si trova nelle chat
è che i membri si adattano a vicenda; i loro messaggi sviluppano progressivamente delle
caratteristiche linguistiche condivise, l’equivalente di un accento o un dialetto locale.
Tutti cominciano ad usare un certo tipo di costruzioni grammaticali, gerghi,
abbreviazioni o slang. Il linguaggio è un mix curioso di monologo parlato e dialogo.
Non c’è un vero turno di conversazione nei discorsi elettronici .
19
Un altro spazio virtuale di conversazione sono i forum di discussione, conosciuti
anche come bacheche o gruppi di discussione (in inglese board, message board, bulletin
board. Sono asincroni, come le e-mail, ma diverse in quanto spazi pubblici più aperti,
con persone che non possono prevedere chiaramente chi leggerà i posts.
I forum, e qui si differenziano da altri tipi di comunicazione, tendono ad essere basati su
determinati interessi. Il presupposto è che nonostante i commenti possano essere letti da
perfetti sconosciuti, questi tendono ad avere almeno un interesse in comune. Poiché i
forum di discussione sono così aperti, a volte sono regolati da un moderatore il cui ruolo
18 D. Crystal, Language and the Internet, Cambridge University Press, Cambridge, 2001,
pp. 94-107
D. Crystal, ibid., pp. 129-151
19
è monitorare il linguaggio usato per evitare offese. Alcuni sono comunque auto-regolati,
fanno affidamento cioè sulla comunità stessa per vigilare sulla produzione .
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Il web inizialmente è stato concepito come un mezzo per gestire informazioni, la
sua descrizione originale non conteneva un grande numero di possibilità per una
struttura sofisticata. Era solo un testo ricco con possibilità di trasformare porzioni
selezionate del testo in ipertesto. Era possibile includere immagini ma la bassa velocità
dei modem inizialmente permetteva ai browser di configurare in una pagina solo i testi.
Il web si è poi sviluppato da mezzo per lo scambio e l’archiviazione di informazioni
nella comunità accademica, al mezzo globale più importante dal punto di vista
commerciale . La vera rivoluzione nella pubblicazione viene dal fatto che ognuno può
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creare un proprio sito, senza essere controllato da nessuno . Alcuni commentano che
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non può esserci un linguaggio dei siti web poiché le persone usano lo stesso linguaggio
che userebbero nei loro diari, negli articoli di giornale o nelle lettere cartacee. È
possibile però isolare le abitudini linguistiche che coincidono con i generi scritti ed è
possibile descrivere le forme e le motivazioni del parlato, o anche di alcuni testi
elettronici come gli SMS e le conversazioni in chat, ma alcuni direbbero che
l’eterogeneità dei materiali web militano contro la ricerca di modelli linguistici
significativi e prevedibili .
23
Possiamo però delineare una differenza tra i siti istituzionali e quelli personali che
risiede nel fatto che i primi contengono elementi linguistici in una forma facilmente
decifrabile, mentre le pagine personali sono costruite più in base ai principi dello spazio
privato, e quindi ci possono essere più grandi sperimentazioni con i diversi tipi di
comunicazione .
24
20 Goddard Angela, Geesin Beverly, Language and Technology, Routledge, Oxford, 2011
Advancement of Science meeting, 2005, p.38.
21 Boardman Mark, The Language of Websites, Routledge, Oxford, 2004, pp. 9,10.
Boardman Mark, Ibid., p. 37.
22 Boardman Mark, Ibid., p. 39.
23 Boardman Mark, Ibid., p. 42.
24 Quello che vediamo invece, dal punto di vista linguistico, nei blog, un nuovo
genere di diario, un genere che fino a pochi anni fa si pensava essere ormai morto come
dominio letterario, è il linguaggio scritto nella sua forma più nuda, senza interferenze
degli editori o di altri che cercando di standardizzare l’espressione scritta .
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Una delle caratteristiche fondamentali della scrittura tradizionale è il suo
carattere legato allo spazio, il fatto che il testo è statico e permanente sulla pagina. Al
contrario, una pagina sul web varia spesso: il suo contenuto può cambiare davanti ai
nostri occhi, come le finestre di pubblicità che appaiono. I commenti su una pagina web
rimangono finché il sito esiste, a meno che non vengano eliminati per qualche ragione
dal proprietario. I messaggi sono passeggeri nella messaggeria istantanea mentre le e-
mail restano finché non vengono rimosse da chi le riceve. Ci sono inoltre opportunità di
interferire con i messaggi e modificarli in modi che non sono possibili nella scrittura
tradizionale .
26
Un supporto indispensabile per navigare nel web è fornito dai motori di ricerca
che offrono un modo per trovare quello che vogliamo nella rete. I motori fanno uso di
un programma, spider¸ che avanza nel web e comunica al motore di ricerca le pagine
trovate. Il motore di ricerca tiene un suo proprio indice delle parole chiave di tutte le
pagine web che riesce a trovare, e questo indice viene aggiornato costantemente. La
pagina dei risultati del motore di ricerca ha molte caratteristiche strutturali complesse,
ed è molto diverso dalla semplice pagina HTML, con ipertesti basici. La primaria
funzione di un motore di ricerca è di indirizzare a qualcosa che è fuori da sé. Il motore
di ricerca compie una trasformazione tipografica; prende i contenuti di molti siti e li
mostra nel proprio carattere standardizzato. È da notare che nessuno degli elementi
25 Crystal David, The scope of Internet Linguistics, American Association for the
DiMaggio Paul, Hargittai Eszter, Neuman W. Russell, Robinson John, Social Implications of the
Internet, Annual Review of Sociology, Vol. 27, 2001, p. 2.
Crystal David, Internet Linguistics, Routledge, Oxford, 2011, p. 32
26
grafici dei siti appaiono nella lista dei risultati, essendo l’attenzione focalizzata sul
contenuto testuale dei siti web .
27
Quando parliamo del linguaggio dei siti web, dobbiamo riconoscere che il
linguaggio sul web ha due varietà basiche. Il web è un mezzo di massa attraverso cui le
persone esprimo linguisticamente se stesse, in questo senso non è molto diverso dai
giornali o altri mezzi. Ma c’è un altro linguaggio dei siti web; l’HTML. Il suo codice
speciale è nascosto al lettore della pagine in rete .
28
Il web è fondamentalmente un testo semplice. Nei primi anni, quando la novità
consisteva nel condividere e preparare informazioni usando strade ipertestuali, e le
immagini erano solo un extra decorativo aggiunto, tutti i siti web erano costruiti usando
un editor di testi. Il più conosciuto è Notepad. Non supporta font o il grassetto o il
sottolineato e non si possono inserire immagini; supporta i caratteri generati da una
tastiera normale, e nient’altro.
Da allora i web designer professionali fanno gran parte del loro lavoro usando un
editore di testi. Rimuovendo la formattazione aggiunta dal browser, la struttura semplice
della pagina assomiglia a questa:
<p>
<li><A href=’’ /htmlContent.jhtml?=/archive/1996/06/05nyob105.html’’>
Grinning suspect sees wake-up call s a compliment< / A></li><p> 29
Ogni elemento del testo che appare dentro parentesi angolare sarà nascosto dallo
schermo e trattato come istruzione al browser. Questi sono conosciuti come tags. Un
esempio è il tag <p>, che spiega al browser di mostrare un’interruzione di paragrafo.
Alcune tag devono essere aperte e poi richiuse. La barra davanti un tag indica sempre
27 Boardman Mark, The Language of Websites, Routledge, Oxford, 2004, pp. 69-71.
Boardman Mark, ibid., p. 87.
28 Boardman Mark, ibid., p. 89.
29
che l’istruzione è terminata. il concetto originale di HTML è stato però ora integrato da
due potenti linguaggi di programmazione, Java e JavaScript.
Uno scenario diverso è invece quello delle interazioni virtuali dove il contenuto
della discussione è del tutto immaginario. Tutte le comunicazioni hanno luogo in
riferimento a personaggi, eventi e luoghi del mondo virtuale. Questi mondi prendono il
nome g