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MODELLI:
CODICI: di regole
GUIDE: sono una cosa pratica, per come applicare quelle regole
Principi, modelli, standard, codici, guide:
quadro d'insieme delle norme di catalogazione:
questi strumenti bibliografici si distinguono per le loro metodologie, scopi e dove
devono essere applicati.
-l'ordine con cui sono stati emessi, sono stati intrecciati e sovrapposti, sono stati
rinnovati altri principi
-la produzione di questi strumenti avviene in risposta ad alcuni fenomeni inavvertiti
(evoluzioni tecnologiche, autoriflessione di chi pratica)
ICU (istituto centrale del catalogo unico) emana e aggiorna le regole di catalogazione.
principi internazionali:
sono guide alla costruzione delle regole di catalogazione nazionali
dai principi di Parigi del 1961: centrati su qual'era la forma e la scelta dell'intestazione
autore, alla base della revisione di molti codici nazionali, comprese le regole di
pubblicazione autore pubblicate nel 1979.
io faccio una descrizione unica e collego a seconda dei punti d'accesso
-regole normalizzate e coerenti logicamente
-si enfatizza l'interesse dell'utente
-FRBR: oggetto della catalogazione
-un catalogo deve servire a trovare delle risorse cercate dall'utente, a livello di opera,
soggetto, manifestazione.
- trovare delle risorse corrispondenti ad una richiesta dell'utente
identificare in maniera precisa un'entità descritta in una registrazione corrispondente a
quella cercata
-seleziono un determinato formato, supporto (copione, libro.. una data edizione)
-ottengo accesso ad un documento fisico
-posso navigare in un catalogo ed al di fuori di esso (posso trovare altre informazioni
anche al di fuori del catalogo stesso a partire dall'interfaccia interrogata).
gli standard descrittivi:
sono un insieme di norme che mirano a definire l'organizzazione della descrizione
bibliografica
-IFLA (federazione internazionale di associazioni bibliotecarie) ha adottato lo
standard ISBD (standard internazionale descrittivo bibliotecario) ha l'obiettivo di
organizzare e scambiare i dati bibliografici in modo che tutti i bibliotecari
riconoscono la descrizione anche senza conoscere la lingua (standard strutturale per
facilitare lo scambio bibliografico) ci sono determinate punteggiature e parole in
ordine fisso.
-UBC :controllo bibliografico universale, uniforme con principi
-gli standard si sono adattati a regolo, si sono adottati gli SBD in quanto regole e
definire come registrare i punti d'accesso
la risorsa ISBD definisce:
1) quali elementi
2) quali aree e quali elementi dentro le aree
3) punteggiatura convenzionale
dal 1971 vengono rilasciati 8 standard
1) per le monografie
2) per le edizioni antiche (fino al 1830)
3) un ISBD generale di riferimento per tutti i materiali
4) ISBD materiale non librario (registrazioni sonore, video, cartoline)
5) ISBD (CN) materiale cartografico
6) per i periodici
7) risorse elettroniche 1997
8) per la musica a stampa (partiture)
ora abbiamo l'ISBD consolidated edition: edizione integrata pubblicata nel 2001
sostituisce le singole ISBD, aggiornandole e rendendole più aderenti al modello
FRBR.
-si adopera la parola risorsa e non più documento
la risorsa ha carattere di unità ed è distinta da altre cose
-ci deve essere un insieme di elementi descrittivi tra i diversi dati
-gli ISBD servono ad identificare e selezionare una risorsa
modelli concettuali: FRBR
strumento intermedio per spiegare cosa catalogavamo con l'ausilio dell'informatica
con i suoi strumenti.
contesto: evoluzione della tecnica di compressione dei dati e di conversione al
digitale.
-evoluzione dei programmi di cooperazione interbibliotecaria per via
dell'automazione
1) introduzione degli standard: ISBD
2) automazione
3)programmi di cooperazione
ISBN: si guarda ad un programma di cooperazione per innestare automazione di reti
di biblioteche locali, per raggruppare le biblioteche territorialmente (per fare politiche
di servizi congiunte, danno in prestito i documenti) per facilitare l'utente.
si fa la catalogazione cooperativa: condivido lo stesso catalogo da parte di più
biblioteche, condivido lo stesso server SBN modulo di gestione bibliografica, ci sono
diversi programmi in un server (bilancio, catalogazione, per fruitori, per lavoratori)
tramite client mi collego e posso descrivere il documento che ho in mano, il primo che
cataloga il documento (creare una registrazione) è a disposizione degli altri.
-FRBR: requisiti funzionali per la registrazioni bibliografica con i quali si propone un
modello concettuale (si definiscono dei concetti)
uno schema che espliciti in modo chiaro ed efficace cosa un record bibliografico
debba fornire informazioni e quale sia il suo fine rispetto alle varie applicazioni
richieste dall'utente, che cosa catalogo e per quale obiettivo (descrivere la
pubblicazione, l'opera ..)
CHE COSA PER....
schema entità/relazione (E-R)
entità organizzate in 3 gruppi:
1)prodotti dell'attività intellettuali e artistica
2) responsabili del contenuto artistico
3)soggetti delle opere
4 livelli d'astrazione
dal contenuto ideativo alla cosa fisica
1) opera : Work
2) espressione
3)manifestazione
4)l'esemplare /copia
10 Marzo
catalogazione su Sebina:
subito si guarda se si è già catalogato in rete, noi aggiungiamo solo i dati gestionali,bisogna
individuare una descrizione appropriata all'oggetto.
thesauri: cataloghi controllati
luoghi: importanti per il libro antico (precedenti al 1830)
editori
marche tipografiche
gestione del catalogo
-la prima maschera: prima di descrivere devo fare ricerca su banca dati per vedere se il mio
documento esiste già o posso avantaggiarmi di entità per portare a termine descrizione.
controllo bibliografico: chiudo la catalogazione
rete bibliotecaria è il polo bibliotecario: POLO UBO , cooperazione biblioteche di Bologna
1) campo titolo: scrivere correttamente le prime parole di un titolo es "le arti dello
spettacolo...."
Sebina trial (maschera ricerca in azzurro)
l'entità:
creativo: work, l'opera non ha nulla di fisico, astratto "sei personaggi in cerca d'autore"
espressione: specifica forma di realizzazione di un'opera, aspetti astratti, due edizioni diverse
del 1921 e del 1925
manifestazione:l'esemplare/copia (item) oggettivazione fisica dell'espressione,ripresa
televisiva della rai, la pubblicazione dell'opera
-concetto di espressione è ambigua soprattutto per l'evento
le regole di catalogazione: REICAT
riguardano sia la descrizione, sia come costruire il punto d'accesso sull'autore.
catalogazione ora è online, cooperative (in sbn collaborano tutte le biblioteche) e consultato a
distanza
riguardano la pubblicazione di catalogazione di pubblicazioni di ogni genere di documento e
su qualsiasi supporto
descrizione bibliografica:
il catalogatore identifica, la distingue da due espressioni diverse di una stessa
opera,catalogazione che descrive la manifestazione ad un livello e l'espressione ad
un'altra,questi elementi che servono per descrivere un documento li prendo dalla copia
stessa in alcune parti ben precise.
in un libro il frontespizio, per le video cassette sono i titoli di testo e coda
c'è un'ordine delle fonti,una fonte è l'etichetta del cd (non ci sono molti dati , li integro con dati
fuori dal documento) fonti esterne ma che riguarda la documentazione (programma di sala) fa
parte della documentazione dello spettacolo.
aree,elementi,punteggiatura convenzionale
8 aree:
-area del titolo: ed elle indicazioni di responsabilità (titolo doc e autori,coautori)
-area dell'edizione: se è la prima edizione non si scrive, non c'è scritto nulla.
-area del materiale della risorsa: che tipo di risorsa ( a volte c'è scritto nella vedette e quindi
non viene utilizzata)
-area della produzione e distribuzione: chi è il produttore del documento, l'editore
-area della descrizione fisica: descrivo l'item che ho davanti, dvd di certa durata,
-area della collezione: o collana, leghiamo la descrizione di più doc ad un'unica collana
-area delle note: non è mai chiusa, si specifica tutto ciò che qualifica o non ha trovato posto
nelle aree definite nei suoi elementi e dalla punteggiatura convezionale, le note vanno poste
in un certo ordine, introdotta da duplice parentesi tonda, non si chiude mai ,perchè è infinita...
-area dei numeri identificativi: ISBN,ISSN
almeno le 1, 4 e 5 si devono scrivere
12 Marzo:
SBN ARGOMENTI
CBU: controllo bibliografico universale
UAP: disponibilità universale delle pubblicazioni
SBN: obiettivi e modello di cooperazione
sistema integrato di gestione dei servizi
architettura di rete (come sono collegati e connesse tra di loro le biblioteche e i servizi
bibliotecari
SBN: Il servizio bibliotecario nazionale è la più estesa rete bibliotecaria italiana
2012: 4778 biblioteche raggruppate in 78 poli
2014: 5253 biblioteche raggruppate in 85 poli
-le biblioteche aderiscono allo stesso modello concettuale delle procedure automatizzate, se
ti fanno catalogare ci sono le stesse specifiche
-condividono uno stesso formato( in senso informatico) zdi dati bibliografici, per scambiarsi tra
sistemi diversi devono condividere lo stesso formato che si chiama SBN MARC
-condividono idea di cooperazione
-condividono alcuni obiettivi comuni (funzionalità obbligatoria)
scopo: offrire indipendentemente dall'appartenenza amministrativa, un catalogo collettivo
nazionale contenente milioni di record e i connessi servizi di ricerca
alla fine degli anni 70 c'erano i sistemi bibliotecari , cooperazione in uno stesso territorio
(Consorzio di pubblica lettura)
espansione dovuta ad alcune condizioni:
affermarsi industria del software
decentramento di alcuni servizi
nascita di sistemi di calcolo degli enti locali
trasferimento di competenze amministrative in materie di biblioteche di ente locale
1979: conferenza nazionale delle biblioteche
1983: il ministero avvia il progetto in collaborazione con le regioni
1985: avvio dei primi poli (BCNF : Biblioteca nazionale di Firenze)
1992: realizzazione dell'indice centrale e primi collegamenti dei poli (e 1993 migrazione e
indice di poli RAV e UBO)
migrazione: quando si convertono i dati da un sistema(formato di dati) ad un altro
1996: nasce OPAC di Sebina
1997: diventa operativo l'OPAC nazionale: si interrogava il catalogo nazionale che è unico di
tutti i poli
2002: evoluzione dell'indice centrale che consente la partecipazione e l'utilizzo dell'indice da
parte delle biblioteche che non