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IL DIRITTO DELLO STATO
Diritto internazionale: insieme di norme giuridiche che regolano i rapporti tra stati i quali prendono in
considerazione i diritti fondamentali della persona. I diritti fondamentali devono essere riconosciuti sia nel
diritto interno (diritto dello stato), sia nel diritto internazionale.
La dichiarazione universale dei diritti umani è stata proclamata nel 1948. Sancisce che ogni individuo ha il
diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione, liberà opinione, espressione, diritto a non essere
molestato per la propria opinione e di cercare, ricevere, diffondere informazioni e idee attraverso ogni
mezzo e senza riguardo a frontiere. Gli islamici accettano la dichiarazione universale dei diritti umani sono
se non in contrasto con il diritto divino; questa quindi è una deroga.
La convenzione europea del 1950 per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
La libertà di pensiero nel diritto dello stato Italiano è descritta negli articoli 2,3 e 21 della costituzione.
Organi di tutela e controllo:
corte costituzionale o consulta: organo con funzioni giudiziarie che dichiara l’illegittimità di una
ü norma quando il diritto legislativo si pone in contrasto con il diritto costituzionale. In questo caso la
norma viene tolta dalla costituzione.
Magistratura: condanna civilisticamente il committente che non paga chi ha lavorato. Interviene
ü quando una persona è stata ingiuriata o accusata del falso, quando qualcuno attua delle frodi in
commercio per esempio cambiando etichette dei prodotti o vendendo marchi contraffatti.
Ministero delle comunicazioni (ministero dello sviluppo economico) è un organo di tutela solo a
ü carattere amministrativo. Il ministero agisce nella politica delle comunicazioni, concede e revoca
licenze e autorizzazioni nel settore comunicativo, si occupa della formazione della specializzazione
nelle telecomunicazioni tramite la scuola superiore, adotta norme in materia di minori di 14 anni se
sono coinvolti in programmi di pubblicità televisive e norme riguardanti il pluralismo
dell’informazione nelle emittenti locali. Detta norme per l’adozione di filtri per impedire l’accesso a
siti pornografici. Norme per la tutela e protezione dei minori (codice di autoregolazione tv e minori)
e norme per la tutela nella navigazione su internet a favore di minori.
All’intero del ministero ci sono:
comitato di garanzia che vigila sull’osservanza delle norme del codice internet/minori, fa
ü richiami e censure e revoca temporaneamente il marchio, non infligge sanzioni pecuniarie
comitato di controllo in materia di cartomanzia, chiromanzia, enalotto, superenalotto e
ü simili.
comitato di applicazione delle norme del codice di autoregolazione tv e minori.
ü Consiglio superiore delle comunicazioni, formato da 33 membri e un presidente, svolge
ü funzioni consultive in materia di crimini informatici e pirateria.
Commissione per l’assetto del sistema televisivo, formato da 38 membri, svolge funzioni
ü consultive per l’adozione di norme di competenza del ministero.
Commissione parlamentare di vigilanza o commissione parlamentare per l’indirizzo e la
ü vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Svolge funzioni di indirizzo dell’attività radiotelevisiva
per assicurare l’indipendenza, obiettività e apertura alle diverse tendenze politiche, sociali
e culturali. Detta norme per garantire l’accesso a tv e radio. È un organismo bicamerale
nato per difendere il pluralismo dell’informazione, ora non più utilissimo.
Consiglio nazionale degli utenti: deve difendere il pluralismo informativo in campo
ü culturale, politico, religioso, guardando l’imparzialità è la completezza delle informazioni. I
destinatari del consiglio nazionale degli utenti sono il governo e il parlamento.
Tutto confluisce all’interno di 2 autorità amministrative (che potrebbero rovinarmi professionalmente):
AGCOM (autorità per le garanzie nelle comunicazioni): autorità amministrativa nata nel 1997 che
ü inquisisce e punisce. L’ultima parola però ce l’ha sempre il Tar ( tribunale amministrativo del Lazio)
che è la magistratura giudicante. L’agcom applica delle normative antitrust con sanzioni pecuniarie
su radio e tv, quando le committenti televisive violano la libera iniziativa economica. Dirime i
conflitti d’interesse per persone che vogliono avere due professioni (es. ministro e amministratore).
Vigila sull’applicazione delle norme del testo unico, sulla violazione del pluralismo d’informazione,
comunicazioni commerciali subliminali cifrati. L’agcom non può sorvegliare su tutto, infatti a livello
locale esiste il Co.Re.Com che interviene solo nelle regioni in cui è stato istituito. Corecom e agcom
intervengono subito in casi di conflitti tra produttore e consumatore.
ANTITRUST (autorità garante della concorrenza e del mercato): si occupa sempre della libera
ü iniziativa economica ma non per tv e radio. Organo costituito da membri politici nominati dal
presidente della camera e del senato. Tutela il libero mercato della concorrenza e sancisce
pecuniariamente le imprese che fanno abuso di posizioni dominanti, abusano del monopolio e
violano la concorrenza. L’antitrust può mettermi nei casini inflig