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FORME RELIGIOSE INFLUENZANO FORME ECONOMICHE
Con la locuzione Protestantesimo e capitalismo si vuole determinare la possibile (o presunta) derivazione
del capitalismo dal pensiero sociale della Riforma Protestante.
D'altra parte, Weber non negò che nel Medioevo fossero già esistiti dei capitalisti, ma sostenne che nel XVI
secolo nacque una forma completamente nuova di capitalismo. I capitalisti del passato si erano arricchiti
perché amavano il denaro, ed il fatto di accumularlo dava loro piacere.
Gli artefici del capitalismo moderno, a differenza lor sempre secondo Weber, erano ispirati da una
disciplina morale, che li spingeva ad identificare la loro religione con il metodico adempimento della loro
vocazione o professione e, incidentalmente, ad accumulare ricchezze che potevano investire solo in quella
vocazione, dato che rifiutavano ogni forma di lusso, di sperpero. Il successo economico era considerato la
manifestazione di uno stato di grazia da parte della divinità, un dono della Provvidenza riservato a
predestinati.
Capitalismo: Desiderio infinito di accumulazione, è infinito; Organizzazione razionale; sviluppo e utilizzo
mezzi tecnici: macchine a vapore..;
Protestantesimo: Viene differenziata da altre religioni:
Esistenza di un Dio unico trascendente(da un’altra dimensione) non manente (dal mondo umano
sottoforma di elementi); Dio ha predestinato o alla salvezza o alla dannazione;
L’uomo deve lavorare per la gloria di Dio, non principalmente per fare ricchezza(ascetismo).
Fattori determinanti erano la convinzione che l'anima si salva per fede, per il semplice fatto di credere, e
non per opere; il continuo intervento di Dio nella storia e nella vita quotidiana; la convinzione dei credenti
di essere già salvati. La povertà in questo modo non era considerata né come fonte di obblighi morali di
carità o assistenza, né come una condizione privilegiata.
SENZA PROTESTANTESIMO, NO CAPITALISMO: preminenza della società sull’economia, l’inverso di marx.
Il conflitto, filo conduttore del suo ragionamento
Il filo conduttore è l’attenzione agli individui, o meglio agli attori sociali, cioè la totalità degli individui che
agiscono nelle interazioni sociali.
Il compito della sociologia è analizzare quello che lui chiama “il punto di vista degli attori sociali”, cioè
provare a guardare i fatti dal punto di vista dell’individuo in questione, capendo il motivo dell’azione:
è una “scienza comprendente”, cioè che comprende l’individuo, il suo punto di vista.
Weber distingue 4 tipi di azione:
1. Azioni razionali rispetto ad un fine: Si ha quando l’attore ha un obiettivo da raggiungere e usa i
mezzi che egli ritiene più opportuni rispetto alle proprie conoscenze. (possono essere anche errate)
Es. Ingegnere che deve costruire un ponte (conoscenze che portano all’obiettivo).
2. Azioni razionali rispetto ad un valore: L’attore agisce per tener fede ad un idea, per affermare un
valore. Es. comandante della nave che affonda con essa per fede al codice del capitano: L’attore
conosce e condivide quel valore, quindi è un azione razionale rispetto ad un valore.
3. Azioni tradizionali: Agisce secondo tradizione, senza pensare ad un obiettivo
4. Azioni emotive: Situazione in cui gli attori hanno reazioni istintive. Es. Urlo di dolore.
Le azioni 3-4 non interessano molto a Weber poiché c’è poca intenzionalità (razionalità) nell’azione.
Weber cerca la razionalità nell’intenzionalità: soddisfacenti le azioni 1-2.
Logica della spiegazione e della comprensione
Logica della spiegazione: Spiegare la realtà, osservandola e spiegandola con leggi della realtà con risultati
statistici.
Logica della comprensione: Compito di chi studia la realtà sociale non è quello di trovare leggi sul
funzionamento della realtà, ma invece deve capire il perché succede quell’azione dal loro punto di vista:
Non è un’analisi della società statistica-matematica con metodi quantitativi, ma mira a mettere in luce i
significati della realtà con metodi qualitativi.
La differenza con Durkheim e il “Politeismo di valori”
Sia Durkheim che Weber, vivono nel periodo di forti cambiamenti sociali:
Il primo cerca di tamponare la situazione di confusione, cerca di salvaguardare il modello antico con
speranza;
Weber invece vede le trasformazioni come evoluzione della società, un fattore che non si può combattere:
Sarà sempre più così: non bisogna cercare soluzioni o spazi per unire, è l’evoluzione della società: una
società con tanti valori, nella quale ognuno ha un universo di valori (“Politeismo di Valori”).
Weber sostiene che non esiste una verità che vada bene per tutti, una verità assoluta, e neanche valori
assoluti, ma verità e valori relativi al gruppo, al contesto sociale, al periodo storico, all’individuo.
Il significato quindi non sta nelle cose ma nel coloro che le guardano.
La storia non ha un progredimento lineare, non si segue un percorso verso il benessere, ma continui
cambiamenti sullo stesso piano:
BENESSERE BENESSERE 1900
SI 1850 NO
1800 1850 1900 1950 2000 1800
Il Tipo ideale
Costruzione concettuale che non descrive un pezzo di realtà, è un astrazione, una semplificazione della
realtà. E’ un concetto, non realtà:
Si osserva la realtà, si prendono i numerosi punti di vista, quindi i punti chiave; Si arriva a formulare delle
caratteristiche principali, ma non è un ritratto universale per la realtà, ma una lettura.
3 Tipi ideali:
Individualità storiche: Città storiche…
Elementi astratti: si ripetono nelle diverse ere storiche.
Comportamenti: es. comportamento economico
“Ceteris Paribus” letteralmente “a parità di tutte le altre circostanze”, si usa quando si vuol stabilire una
base comune di uguaglianza fra due oggetti.
In tal senso Max Weber paragona l’Europa alla società Cinese, trovando 2 caratteristiche molto simili:
Organizzazione Razionale (Burocrazia)
Sviluppo conoscenze tecniche
…Ma in Cina mancava l’elemento religioso.
Sociologia Politica Weber distingue due concetti
Potenza Potere
Potenza: Imposizione attraverso la forza di un gruppo verso l’altro per ottenere obbedienza.
Potere: Imposizione attraverso il ruolo sociale di un gruppo verso un altro per ottenere
accettazione/riconoscimento. Es. La prof che chiede un favore. No Potenza.
Max Weber studia in particolare il potere perché vuole capire come mai la gente riconosce il potere e lo
accetta:
Distingue il Potere in 3 tipologie:
Carismatico: potere da leader, persona che presenta qualità straordinarie, visto come un uomo
non comune. Es. Faraone, Presidente della Repubblica…
Razionale: quando l’individuo che obbedisce crede alla legittimità dei titoli dati da un
ordinamento impersonale: Democrazia -> POTERE: voto
Tradizionale: riconoscimento del diritto di esercizio del potere della tradizione, da un uso e
consuetudine: Es. Monarchie formano stirpe da anni e anni: non riconoscono doti straordinarie.
Il potere tipico contemporaneo è quello Razionale.
Weber sostiene che un buon leader politico deve incarnare sia potenza razionale che doti di potere
carismatico per un buon risultato.
Per quest’affermazione M.W. è stato molto criticato, poiché si è espresso nel 1922, periodo di formazione
delle prime dittature.
Carl Polanyi
Nato a Vienna da genitori ungheresi (1886 – 1964).
Opera più importante è “La grande trasformazione”, iniziata nel 1940 e pubblicata nel 1944, nel quale egli
descrive il processo di enclosure (privatizzazione delle terre comuni attraverso la recinzione) e la creazione
del sistema economico moderno, relazionando economia e società. Quest’opera ebbe un gran successo.
Polanyi da priorità alle strutture sociali rispetto a quelle economiche: L’economia è immersa nei rapporti
sociali.
La forma capitalistica
Il capitalismo non è l’unica forma di organizzazione economica, ma la caratteristica particolare di esso è il
fatto che per la prima volta una forma di organizzazione economica cerca di togliersi dai rapporti sociali:
Si basa sul principio DOMANDA-OFFERTA
3 forme di integrazione tra società ed economia (rapporto tra società-economia):
Reciprocità: vengono forniti beni e servizi in cambio di una previsione di restituzione. (es. regalo
una torta perché mi hanno tagliato i capelli. (NO SOLDI)
Generalizzata Bilanciata
Generalizzata o generosità pura: vengono dati beni o servizi senza che ci si
aspetti nulla in cambio, e la gratificazione è soprattutto morale. Ad esempio, la cura dei figli
richiede ingenti flussi di risorse che non saranno con certezza restituite, ma in genere non viene
calcolato un preciso tempo di rientro, o una certezza di rientro. Ember e Ember (1996)
evidenziano che “per quanto la reciprocità generalizzata possa sembrare altruistica, si è
ipotizzato che il donare possa costituire in realtà un beneficio per il donatore sotto molti punti di
vista. I genitori che aiutano i propri figli, per esempio, non solo perpetuano i propri geni (la qual
cosa rappresenta il massimo beneficio genetico), ma possono anche presumibilmente contare
su di loro quando saranno vecchi. I genitori generosi dal punto di vista affettivo e materiale spesso sono più
felici di coloro che lesinano cure e beni. A breve e a lungo termine, quindi, i
donatori possono ottenere benefici economici e psicologici, in aggiunta a quelli riproduttivi”.
Reciprocità bilanciata: costituisce la “forma di scambio in cui ci si aspetta esplicitamente un
contraccambio in tempi brevi. Sono rapporti economici basati su un elemento sociale: La fiducia.
Es. Oggi ti faccio questo, ma domani tu mi fai quello: altrimenti sanzioni informali.
Redistribuzione: consiste nel trasferimento di risorse beni/servizi ad un centro che poi si occupa di
redistribuirli a membri della società: es. Stato, Welfare State. Questa forma di integrazione sociale-
economica non ha il principio di equità. Il centro di potere può fare discriminazioni nella
redistribuzione.
Scambio di mercato: non è il baratto. Mercato è il luogo dove si vende e dove si compra.
L’azione che si compie al mercato è il trasferimento di beni/servizi che hanno un valore economico.
Beni economici in cambio di denaro (prezzo: incontro tra domanda e offerta).
Questo è il capitalismo, un sistema senza rapporti sociali, quindi secondo Polanyi, destinato a
fallire.
Mercato matrimoniale: scuo