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Defoe: il padre del romanzo moderno

Defoe (Londra, 3 aprile 1660 – Moorfields, 21 aprile 1731) è stato visto più volte come il padre del romanzo moderno, ovvero di una forma di romanzo in prosa in cui la figura di un singolo personaggio o di un gruppo di personaggi e del loro destino sia al centro dell'avicenda, e in cui si cerchi di rispettare determinati criteri di coerenza e verosimiglianza.

Defoe pubblicò i suoi romanzi cercando, in generale, di farli passare per storie vere (memoriali e autobiografie) per renderli più appetibili al pubblico dell'epoca (non si deve dimenticare che il motivo principale per cui Defoe scriveva era, a quanto pare, la necessità di pagare i propri debiti). La messa in scena ebbe successo, e solo molto tempo dopo la pubblicazione di Robinson Crusoe si comprese che i libri di Defoe mescolavano fatti veri (nella storia del marinaio Alexander Selkirk) con dosi generose di invenzione letteraria.

Jonathan Swift è considerato tra i maestri della prosa.

satirica in lingua inglese, attraverso cui si occupò di politica e religione, mettendo in luce certa follia e presunzione umana. Il capolavoro de I viaggi di Gulliver (Gulliver's Travels), Swift, fu pubblicato anonimo nel 1726 e riscosse subito grande successo. Questo romanzo satirico, inizialmente inteso dall'autore come aspro attacco allegorico alla vanità e all'ipocrisia delle corti, dei partiti e degli uomini politici dell'epoca, nel corso della stesura, durata parecchi anni, si arricchì delle più mature considerazioni di Swift sulla società umana; pertanto la satira, spesso graffiante e a tratti scurrilmente oltraggiosa, finì col toccare l'umanità intera. Acuto, ricco di spunti fantasiosi e al tempo stesso scritto con semplicità, il romanzo è diventato un classico della letteratura per l'infanzia. È importante segnalare il fatto che Swift, con quest'opera, ma anche con Una modesta proposta,si distingue come uno dei primi e più importanti autori del linguaggio grottesco. In breve, la trama dell'opera può essere riassunta così: un marinaio sfortunato, Gulliver appunto (il cui nome, si noti, contiene la parola "gabbiano", ma anche "sciocco, credulone"), compie quattro viaggi approdando in altrettante isole particolari: Nella prima isola gli abitanti, i Lillipuziani, sono molto più bassi di lui (il termine "lillipuziano" è entrato nel linguaggio italiano comune come sinonimo di "persona dalla bassissima statura"). Nella seconda isola gli abitanti sono dei giganti. Nella terza isola (volante) gli abitanti sono scienziati, parodia della Royal Society, dediti a esperimenti astrusi e inutili. La quarta isola è occupata da animali, cavalli per l'esattezza, che si dimostrano "superiori" all'uomo in quanto a bontà d'animo. Tutte le avventure,

In una maniera o nell'altra, rappresentano l'ideologia pessimistica e negativa di Swift, secondo la quale l'uomo è egoista, corrotto, ignorante e affamato di potere, dotato di soli vizi e di nessuna virtù.

PARTE 2

The decline of the court and the rise of the city as the centre of cultural life

Nel XVI e XVII secolo in Inghilterra la corte era il centro della cultura. Ma alla fine del 17° secolo la cultura uscì dalle mura della corte per diffondersi in diversi ambienti della città di Londra: caffè, società di lettura e club culturali. La corte inglese del 16° e 17° secolo era centro di cultura e raffinatezza ed era ispirata alle grandi corte italiane: promuovevano buona conversazione, gusto e cultura. Il monarca e il suo seguito pensavano alla corte come un modello per l'intero regno, espressione di un ordine sociale armonioso e centrato sul sovrano. Carlo I fu il più grande monarca protettore delle arti e creature.

diun’immagine del potere reale così ricca e complessa. Dopo la sua morte, i regimi puritani dei Cromwell amavano la scrittura e produssero moltissime pubblicazioni ma non divennero mai un significativo centro sociale e culturale. Con Carlo II e Giacomo II si aspirò a ricreare ed emulare l’autorità regale di Luigi XIV a Versailles, rendendo la corte aperta ed accessibile e dando via a nuove mode. Ma la corte di Carlo II trasudava edonismo, era intemperante, dedita ai piaceri e agli eccessi e ciò rese impossibile la rappresentazione di questa come a solida sede di un potere eroico. Con Giacomo II etichetta e moralità furono riportate in auge ma egli ridusse il cuore della corte. Guglielmo e Maria accentuarono il ruolo dei cortigiani ma non vollero mai giocare un ruolo di primo piano perchè preferivano la rispettabile vita familiare. Con l’ascesa di Giorgio III infine, la corte si ridusse e si chiuse sempre di più, e il monarca

Iniziò a perdere la sua immagine di figura pubblica. Così la cultura cominciò a diffondersi per le strade della città e in particolar modo a Londra. Essa era la città più grande d'Europa ed era piena di opportunità e prospettive per gli inglesi. Londra era disseminata dai caffè, che divennero centri di conversazione e di cultura, dove si potevano trovare periodici e pamphlet. Inoltre si tenevano lezioni di scienza, medicina e retorica. Si diffusero i Kit-cat clubs (di ispirazione whig) e i Literary clubs (fondato da Johnson, dava il suo prestigio agli esponenti delle professioni letterarie e artistiche che li frequentavano).

The pleasures (and dangers) of the imagination

C'è un'ambivalenza nei confronti dei piaceri dell'immaginazione. Da una parte è un piacere desiderato, dall'altra suscita paura in quanto non è facile distinguere da piaceri materiali e piaceri effimeri, i quali suscitano paura.

E disagio di essere contaminati da superficialità e corruzione. Vedasi la figura del libertino, figura del piacere per eccellenza, che nel '700 viene considerato una figura negativa corrotta dalle vanità e dalle passioni. Londra in quegli anni era una città cosmopolita, nella quale si riversavano le culture di tutta Europa e soprattutto quella italiana e francese. Si teme quest'ultima, molto forte nella critica letteraria e nella formazione del gusto. Si tenta di rendere rispettabile questa fioritura culturale con una moralità e cultura britannica. Si cerca inoltre di conciliare il piacere con la morale protestante.

Taste and politeness

Il gusto (taste) è qualcosa che dipende più dalla sensibilità che dal gusto accademico ed è qualcosa di innato che va coltivato in modo tale che tutti possano diventare Gentlemen and Gentlewomen. Il gusto non è una cosa che dipende dalle origini sociali ma tutti lo possono acquisire;

però per svilupparlo serve istruzione e alfabetismo e per questo motivo ci vogliono i mezzi di denaro. Quindi possiamo dire che il gusto è una cosa che possono avere tutti, però ci vogliono i soldi per acquisirlo, quindi erano i più benestanti che avevano il taste. È con il gusto che possiamo sviluppare opinioni. Nel 18° secolo comincia ad essere più facile essere a contatto con l'arte, grazie all'ingrandimento e ristrutturazione di molti teatri. Il gusto è la chiave di accesso alla gentilezza (politeness). La gentilezza era una qualità fondamentale nel 700 e si poteva ottenere con la conversazione. Con essa le persone potevano conversare senza opposizioni e controversie. Conversando si cerca di essere persuasivi e amabili per abbassare la conflittualità sociale.

Authorship and publishingDurante la guerra civile (1642 - 1660), il governo perde il controllo dell'editoria e vi è finalmente una caduta della censura.

Fino a prima gli stampati venivano iscritti in registri e controllari con licenze ma ormai con la guerra il controllo non è più efficace. Inoltre, fino a prima della guerra, erano solo 20 i stampatori che potevano stampare, ma poi anche questo viene meno. In quel periodo nasce pure il copyright, gli autori vogliono possedere originali, la loro proprietà intellettuale. Perché? Perché sono caratteristica che fino al '600 non era pregio. Altro importante punto è che in quel periodo non tutti i libri avevano facile riscontro commerciale, c'erano alcuni libri meno interessanti e quindi era più "rischioso" stamparli. Così si passa alla sottoscrizione, un tot di persone assicuravano di comprare il libro in modo che l'editore non potesse perderci. I libri erano costosi e gli sottoscrittori acquisivano importanza e prestigio come persone colte dato che i loro nomi venivano stampati all'inizio del libro.

Si scriveva per i lettori. Lettori che erano aumentati perché l'alfabetizzazione è aumentata. L'alfabetizzazione femminile è più bassa di quella maschile ma è comunque ad un buon livello. Come si legge? Si sviluppano due tipi di lettura: 1) attenta e intensiva, 2) rapida ed estensiva. La lettura attenta e intensiva probabilmente persisteva nelle famiglie povere che possedevano pochi libri e quindi leggevano solo quelli. Il secondo tipo di lettura è un aspetto negativo per i conservatori, i quali preferivano il primo tipo. Si legge più in fretta, c'è una più vasta scelta di generi. Si sviluppano diverse categorie: religione, scienze sociali come la politica e l'economia, letteratura, storia e geografia.

Il libro si comprava, si affittava o si prendeva in prestito. Dal librario si potevano ordinare titoli che arrivavano rapidamente. Inoltre molte persone affittavano i libri settimanalmente perché

altrimenti costavano troppo. Era difficile distinguere i libri dalle bibliotechecircolanti. In più, i ricchi prestavano i libri e la biblioteca diventava un luogo importante efondamentale della casa. Si leggeva ad alta voce sia in famiglia che alla servitù.

PARTE 31. What does Hunter mean when he talks about “new readers”, and when didthey appear? According to Hunter, what were their main characteristics? Onthe basis of what evidence does he deduce those characteristics?

I nuovi lettori erano tutta quella generazione che alla fine del 17° secolo si fronteggiaronocon l’avvento del nuovo genere letterario della novel. Erano nuovi lettori perchèdiscendevano da persone che il secolo prima non potevano nemmeno ad avere accessoalla stampa. La nascita di questi nuovi lettori è strettamente collegata all’enormefenomeno di alfabetizzazione che si sviluppa a metà del 17° secolo. Tra il 1600 e il 1675 lepersone alfabetizzate

uovi lettori sono passati dal 25% al 45%. Le principali caratteristiche dei nuovi lettori secondo Hunter sono 4: 1) I nuovi lettori sono più giovani rispetto ai lettori tradizionali. 2) I nuovi lettori preferiscono leggere su dispositivi digitali anziché su carta stampata. 3) I nuovi lettori sono più propensi a condividere e commentare i contenuti che leggono. 4) I nuovi lettori sono più attivi nel cercare informazioni e approfondire i temi di loro interesse.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
10 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emmebivenezia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura Inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Clegg Jeanne Frances.