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LABORATORIO 3

Andrea Barbato – Davide Barbato – Alessandro Stefanoni

Libro: Cultura convergente henry jenkins

http://it.doc4sale.com/riassunto-cultura-convergente-henry-jenkins

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-338a37c7-d085-4e0b-9ead-

d3b8e4c37831.html

http://slideplayer.it/slide/193991/

https://prezi.com/avsj7perukp9/cultura-convergente/

Esercitazione 1: Progettazione di un logo dinamico

Esercitazione 2: Realizzazione video promozionale

Esercitazione 3: Progettazione sito promozionale

Consegnare tutto in chiavetta USB in cartella con scritto dalpaos.silvia.lcm3

LEZIONE 1

Metodo progettuale di Munari:

visione laterale: why not? Perché non posso provare a intraprendere una certa strada?

 reverse engenering: studiare attraverso da decostruzione (capire come una cosa è stata

 fatta dalla fine all’inizio.)

Non bisogna fare un salto nel vuoto ma studiare bene il caso con un metodo rigoroso per poi

andare a colpo sicuro.

Il metodo e lo scarto laterale non sono in contrato ma sono gli opposti apparenti che insieme

costituiscono l’elemento vincente. Bisogna trasgredire per cambiare e migliorare, arrivando a nuovi

record. Tutto può cambiare, allora: tutto deve cambiare, quindi; ogni cosa dovrebbe avere una

sana capacità di adeguarsi all’oggi. Se le persone evolvono, devono evolvere anche le identità.

Lo scarto o pensiero laterale si intende una modalità di rivoluzione di problemi logici che prevede

un approccio indiretto osservando il problema da diverse angolazioni. Mentre una soluzione diretta

prevede il ricordo alla logica sequenziale (percorso logico che si basa su una sequenza di

passaggi a-b-c) risolvendo il problema partendo dalle considerazioni che sembrano ovvie, il

pensiero laterale invece se ne discosta e cerca punti di vista alternativi prima di cercare la

soluzione.

La logia occidentale usa sempre il pensiero diretto e sequenziale, pensiamo sempre le cose come

causa ed effetto. In oriente le cose sono differenti. L’occidente si chiede il perché, l’oriente si

chiede come.

Alcune soluzioni emergono solo se ci si discosta da quello che sembra essere l’unico e

imprescindibile percorso possibile.

Il metodo progettuale:

progettare è facile se si sa come fare (Bruno Munari)

qual è lo scopo della progettazione? Risolvere un problema

 si possono affrontare temi diversi? Con competenze diverse e apertura alla

 multidisciplinarità

Qual è il mezzo per raggiungere quello scopo?

Progettare una corretta soluzione al problema

Il metodo progettuale è formato da una serie di operazioni necessarie e sequenziali, sono quelle

operazioni che si basano su valori oggettivi, ovvero valori riconosciuti da tutti come tali, seguono

un ordine secondo il quale devono essere affrontate, permettono di raggiungere il risultato voluto

ottimizzando le risorse.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
3 pagine
1 download
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stc.iusve di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio multimediale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Istituto Universitario Salesiano Venezia - IUSVE o del prof Barbato Davide.