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La violenza contro le donne – definita anche di genere, perché

coinvolge il genere femminile, a prescindere dall’età – non è un

fenomeno recente, ma ha radici storiche e culturali lontane.

Oggi questo fenomeno si impone all’attenzione di tutti per le

enormi dimensioni raggiunte a livello globale, che esigono

l’adozione di misure urgenti da parte della società e delle

istituzioni.

▶ Circa è vittima di

un terzo delle donne di tutto il mondo

violenze e abusi, nell’ambito della famiglia o al di fuori di questa,

nei paesi industrializzati e in quelli più arretrati.

▶ La è la più diffusa tra i soprusi che le donne

violenza sessuale

subiscono. Il più delle volte gli atti di violenza avvengono tra le

mura domestiche, soprattutto da parte del partner. Tra le donne

abusate e maltrattate, solo una minima parte denuncia il

colpevole. Questo avviene per diverse ragioni, per il senso di

confusione e smarrimento per la violenza subita, per la vergogna

di fronte alla famiglia e alla comunità, o per paura di subire

ritorsioni o vendette.

▶ Nel mondo l’omicidio è la

da parte di persone conosciute

prima causa di uccisione delle donne tra i 16 e i 44 anni. Nello

specifico, si parla di quando una donna o una

femminicidio

ragazza vengono uccise da un uomo. Questo termine è entrato

nel linguaggio comune per sottolineare l’appartenenza della

vittima al genere femminile e per indicare la sopraffazione

dell’uomo verso la donna, considerata un oggetto di cui si crede

di avere la proprietà, privo di dignità e diritti. A livello mondiale,

negli omicidi compiuti da un partner o da un familiare, due terzi

delle vittime sono donne e un terzo uomini. In Europa

avvengono almeno 12 femminicidi al giorno. Nel 2013 sono

state uccise 143 donne nel Regno Unito, 134 in Italia, 121 in

Francia, 54 in Spagna e 37 in Portogallo.

▶ Altre forme brutali di violenza prendono di mira il corpo delle

donne. La pratica delle mutilazioni dei genitali femminili

riguarda tra i 130 e i 150 milioni di bambine e donne in tutto il

mondo, la maggior parte delle quali al di sotto dei 5 anni.

Questa barbara usanza è praticata in circa 30 paesi, soprattutto

in Africa e in Medio Oriente, dove si concentra il maggior

numero di bambine e donne mutilate. In Somalia, Egitto, Guinea

e Gibuti le mutilazioni genitali vengono praticate su oltre il 90%

delle bambine.

▶ In molti paesi del Medio Oriente vige ancora l’antica usanza

del tollerato e a volte persino giustificato dallo

delitto d’onore,

Stato, che consente di uccidere le donne che abbiano

«macchiato la reputazione» del marito, della famiglia o della

comunità di appartenenza, per esempio compiendo adulterio o

subendo violenza. Alcuni rapporti internazionali stimano che

ogni anno, nei paesi musulmani, circa vengano

20 000 donne

con i metodi più crudeli: decapitate, bruciate,

giustiziate

lapidate, pugnalate, folgorate, strangolate o seppellite vive. In

questi paesi, l’omicidio è punibile con la pena di morte, ma se si

tratta di delitti d’onore il tribunale applica una pena più lieve.

▶ Nel 2011 è stata approvata la Convenzione del Consiglio

d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei

confronti delle donne e la violenza domestica, detta

Convenzione di Istanbul, che ha lo scopo di prevenire la violenza

sulle donne, di favorire la protezione delle vittime e assicurare i

Dettagli
A.A. 2018-2019
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher f3874de6c1206fe40aa32376201566557615d103 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Scienze Storiche Prof.