vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA SUSPENSE
La suspense rappresenta un’emozione o uno stato mentale che deriva dall’attesa circa
lo svolgimento o l’esito di un’azione. Ricorre a due strumenti: la prefigurazione
situazioni o eventi suggeriti in anticipo; l’esca un elemento narrativo suggeritoci
inizialmente a cui non tutti fanno caso, che si rivela poi fulcro della narrazione.
Entrambi non dicono fondamentalmente nulla, ma suggeriscono affinchè sia il lettore a
decodificare il finale della storia. Alla suspense si aggiunge la sorpresa quando le
aspettative sono deluse da ciò che accade realmente. Abbiamo quattro tipi di
suspense:
La “suspense del cosa”
1. (cosa succederà dopo?) opera un coinvolgimento
empatico dei lettori nello sviluppo dell’azione del protagonista;
“suspense del come e del perché
2. La ” è generata da un enigma di cui i lettori
devono scoprire la causa, essendo già noto sviluppa curiosità nel lettore per la
risoluzione del problema;
La “suspense del chi”
3. tipica della detective story, riguarda la ricerca di
qualcuno che ha commesso un delitto/reato;
La “meta-suspense”
4. più rara, non si concentra sulla trama ma sul modo in cui
viene raccontata dal narratore.
La resilienza della suspense: il fatto che la suspense rimanga anche dopo letture
successive, sbiadendo solo lentamente è dovuto da un lato alle nostre convinzioni che
continuano a maturare nella nostra mente, dall’altro all’ansia generata nel lettore che
non è mai certo di ciò che sta leggendo.
Confirmation e disconfirmation emotions: emozioni che seguono a un accadimento (a
seconda che confermi o smentisca le attese)
Prospect emotions: che si generano in seguito ad aventi presenti solo nella nostra
immaginazione, in grado di addestrarci a vivere situazioni insolite come se fossero
abitudinarie. Oscilla tra il desiderio (che si avveri) e il timore (che non rientri nelle
nostre aspettative).
LA SUSPENSE COGNITIVA basata su alterazioni temporali, complica l’intreccio
generando l’impazienza che si verifichino gli eventi pronosticati e l’incertezza verso un
finale che non soddisfi le aspettative. Il lettore ne sa più del personaggio a differenza
della:
SUSPENSE EMOTIVA alimenta negli spettatori un alto grado di incertezza e ansia
che deriva solamente dalle loro supposizioni poiché la narrazione non ne ha fatto
parola. Infatti, il lettore ne sa quanto il personaggio.
ENTRELACEMENT struttura sospesa, usato per la prima volta ne “L’Orlando
innamorato” di Boiardo in cui si intrecciano svariati fili narrativi. L’entrelacement,
intralacciamento,
letteralmente è un intreccio su più piani che si serve della suspense
come collante tra i vari episodi. Inoltre, compie dei salti analettici (retrospettivi) e
prolettici deviando l’attenzione del lettore costretto a numerose pause, ma sarà
proprio questo ad alimentare la suspense. Tuttavia, la vera innovazione di quest’opera
è la tecnica che consente di seguire in simultaneità storie differenti, su un unico livello
temporale, il presente, attraverso l’uso di una focalizzazione alternata. Nasce poi il
Romanzo.
Feuilleton: narrazione edita a intervalli regolari
detective story
La e il romanzo di suspense si generano direttamente dal feuilleton
francese e inglese tra la metà dell’Ottocento e la Prima guerra mondiale, dando luogo
a intrecci fondati sul triangolo delitto-indagine-riparazione in almeno tre varianti:
1. Romanzo enigma fondato sul passato, che ha come obiettivo la conoscenza
di chi ha commesso il delitto;
2. Noir incentrato sul presente, dove l’azione predomina rispetto a chi la
compie;
3. Romanzo di suspense incentrato sul futuro, in cui il fine è la prevenzione
del crimine.
A quei tempi, con l’innovazione tecnologica che avanza, prerogativa principale della
suspense divenne la capacità di dilatare il tempo, tenendo lo spettatore tra due esiti
opposti e rammentandogli che da un momento all’altro il futuro potrebbe inclinarsi
verso l’una o l’altra ipotesi. Infatti, la detective story diviene predominante proprio
quando il cittadino reale non riesce più a capire e controllare ciò che lo circonda,
quando la realtà stessa appare come una trama occulta in cui gli avvenimenti vengono
decisi chissà dove e da chi. La detective story aiuterebbe dunque i cittadini a
“leggere” la menzogna che circolava nella realtà dell’epoca. Inoltre, la morte sembra
essere una presenza costante nel genere, ancora una volta: sembrano ricordarci che la
morte c’è ed esiste aiutandoci a renderla familiare attraverso ripetute
rappresentazioni di essa.
EDGAR ALLAN POE si basa su un’estetica del panico controllato e dell’angoscia
disciplinata, inserendo nei suoi racconti le paure dei suoi personaggi ma anche
Dupin,
elementi sovrannaturali. Protagonista delle sue storie è ma le vicende vengono
sempre narrate da un io-testimone poiché l’uso della prima persona è una delle
strategie per la sospensione dell’incredulità. Dupin non è un detective, per il semplice
fattp che non era ancora stato instaurato il corpo di polizia, piuttosto si distingue per
la sua capacità di risolvere grandi enigmi e per il suo tipo di razionalità che si fonda
sull’abduzione, cioè: si basa su un fatto singolo, enigmatico, a proposito del quale
viene formulata un’ipotesi che deve essere verificata.
ARTHUR CONAN DOYLE inventore della saga di Sherlock Holmes, medico e
specializzato in semiotica, che grazie al suo spettacolare uso della suspense e del
mind reading all’interno dei racconti riesce a coinvolgere così tanto i lettori da fargli
credere che Holmes sia un personaggio che esiste realmente. Nelle sue storie
troviamo un conflitto tra razionalismo e superstizione. In Holmes infatti la detective
story si distacca dal fantasy a cui era originariamente legato. L’autore, inoltre, non
mette a disposizione per il lettore gli stessi dati che possiede Holmes, che vengono
fuori solo alla fine della storia, e questa conoscenza inferiore genera ansia nel lettore
(ben rappresentata da Watson). Per Holmes, infine, l’investigazione DEVE essere
trattata con freddezza.
Codificazione delle narrazioni a struttura sospesa redatto da Knox negli anni Trenta del
‘900:
- Il colpevole deve comparire sin dall’inizio della narrazione ma il lettore può
seguirlo solo dall’esterno;
- Tutti gli elementi controfattuali devono essere evitati;
- È necessario evitare l’uso di strumenti che necessitano di complicate
spiegazioni scientifiche;
- Il detective svela il mistero senza l’aiuto del caso ma grazie al suo lavoro
cognitivo e agli indizi che possiede e, contrariamente ai racconti di Doyle, quello
che sa viene contemporaneamente comunicato al lettore;
- Il livello conoscitivo dell’aiutante deve essere leggermente inferiore;
- Narratore e investigatore non possono essere i colpevoli perché il lettore deve
fidarsi di loro.
Nascono tre tipologie di suspense basate sulle informazioni che possiede il lettore in
base al personaggio:
a) DIRECT SUSPENSE quando il lettore ne sa meno del personaggio e per questo
il suo corpo aderisce al testo senza mediazioni che ammorbidiscano l’impatto.
E’ considerata inferiore alle altre modalità, contraddistinguerebbe il genere
horror;
b) SHARED SUSPENSE quando il lettore ne sa quanto il personaggio
comprendendo per simulazione ciò che accade. Tutto succede in tempo reale ed
è la forma più emotiva in quanto il lettore prova le stesse identiche emozioni del
personaggio;
c) VICARIOUS SUSPENSE è la tipologia più diffusa, in cui il destinatario ne sa più
del personaggio. Attraverso questo tipo di suspense il destinatario si trova in
una situazione di tranquillità, ma allo stesso tempo di ansia e impotenza, per il
fatto che da un lato sa a cosa sta andando incontro il personaggio, dall’altro
l’impossibilità di evitare che quell’evento si verifichi.
ALFRED HITCHCOCK il successo dei suoi film sarebbe dovuto proprio all’uso della
vicarious suspense, ovvero “ansia e impotenza”. Egli sosteneva che l’uso della
suspense servisse al regista per avere un pieno controllo dello spettatore, ma
soprattutto che maggiori informazioni avrebbero aumentato il suo interesse per la
vicenda. Hitchcock inoltre imprime una distorsione temporale (prolunga il tempo di
una scena che normalmente avverrebbe in pochi secondi) per le vicende più
importanti in cui gli oggetti assumono un determinato valore, parliamo di
narrativizzazione degli oggetti, intorno ai quali si sviluppa una storia.
A cosa è dovuto il successo della suspense? Secondo Zunshine:
a. Il mind reading, cioè la capacità di leggere stati mentali e intenzioni altrui;
b. La metarappresentazione, cioè la rappresentazione di una rappresentazione,
l’abilità della nostra mente di conservare traccia delle fonti che ci hanno dato
accesso ad un’informazione attraverso la presenza di una sorta di etichetta che
ha una duplice funzione:
1) Considerare l’informazione come temporanea, con la consapevolezza che
potrebbe essere smentita;
2) Elaborare conseguenze ad essa legate.
Le metarappresentazioni ci forniscono un format ipotetico in base al quale selezionare
e interpretare, premesse cognitive della suspense.
Per Sternberg la narratività consiste negli effetti cognitivi ed emotivi generati sui
curiosità, suspense e sorpresa,
lettori da in cui le emozioni si intensificano e portano
ad un forte attaccamento per la sorte del personaggio. Secondo Sternberg:
retrospezione,
- La curiosità equivale alla cioè a una rottura nell’andamento
cronologico che spinge il lettore a guardare verso il passato, consapevole che ci