La diffusione del Blues

La diffusione del Blues

Il genere musicale del Blues trova origine presso la fucina del Delta del Mississippi (tra Memphis e Vicksburg) all'inizio del Novecento. Il Blues subì la profonda influenza degli work songs (canti contraddistinti dalla forma call and response) e degli holler (canti individuali), canti tipici degli schiavi africani condotti presso le piantagioni della Georgia, della Virginia e della Carolina dalle potenze europee a partire dal XVII secolo. I canti degli schiavi conservavano i tratti tipici delle blue notes di origine africana ossia quelle particolari forme di melodia che richiamavano a sentimenti di tristezza e malinconia (to feel blue = sentirsi malinconici). Il Delta del Mississippi corrisponde all'area di spostamento degli Afroamericani dopo la fine della Guerra di Secessione e l'abolizione della schiavitù (1865). In quest'area la musica strumentale europea si fuse con i canti dei campi e ne nacque un genere portato avanti.

Principalmente, il blues ha origine dalla popolazione afroamericana. Un altro antico antenato del blues sono gli spirituals, una forma di canto devozionale di stampo cattolico (gli schiavi furono infatti convertiti), malinconico e appassionato, che aveva come tematica principale la condizione dell'umanità e il suo rapporto con Dio.

La diffusione del blues ebbe due modalità: per spostamento (riallocazione), cioè si spostò fisicamente dal luogo di origine in un altro luogo (ad esempio lo sgombro di New Orleans del 1917 costrinse molti musicisti ad emigrare verso altre città degli Stati Uniti), e per espansione comportando una diffusione per contagio (per contatto) e di tipo gerarchica (raggiunta la diffusione in una regione ampia si sviluppò a cascata a livello inferiore in tutto il territorio degli States).