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sormontato da finestre. Portico con ambienti su tre lato perché l’altro diventava
arcate per aprirsi su un altro giardino. Servizi al seminterrato, pt attività pubbliche e
negozi. Al piano nobile sala grande posta in un angolo del palazzo, a lato cappella e
scala. Scala principale con novità: su tre rampe simile a urbino. I vari passaggi degli
ambienti sono stati ripresi dal trattato vitruviano ma rivisti in chiave moderna, in
chiave prospettica (asse di profondità). Facciata non del bramante anche questa
riprende il palazzo della cancelleria.
Chiostro convento di Santa Maria della Pace: committente Carafa (amante delle
- arti, committente della cappella del duomo di napoli, molto colpo, molto importante
nella curia). L’area disponibile era trapezoidale con muri preesistenti in parte da
recuperare. Programma: chiostro centrale con ambienti attorno, al pt refettorio,
cucina e sale comuni, al piano primo celle e biblioteca. Bramante realizza chiostro
quadrato con a lato gli ambienti rettangolari. Gli alzati seguono fedelmente la regola
suggerita da Vitruvio, Alberti e Serlio del proporzionamento del secondo ordine
come ¼ del primo. Una volta terminata la struttura architettonica ha caratterizzato il
vuoto del chiostro; egli fa coincidere gli assi geometrici con gli assi prospettici. I
punti di fuga li materializza con 4 pieni attraverso l’inserimento dello stemma del
committente. Gli ingressi non sono posti centralmente ma agli angoli in modo tale
da avere una vista diagonale. I lati sono ritmati da arcate al pt ma colonne e
architrave al piano primo. Per quanto riguarda l’apparato decorativo Bramante
studiò molto le decorazioni antiche quindi ripropose i veri ordini vitruviani (passa da
un linguaggio genericamente all’antica a un linguaggio tendenzialmente antico).
Secondo vitruvio infatti l’ordine doveva decidersi in base alla funzione all’interno
dell’edificio quindi per il convento femminile il più adatto risultò l’ordine ionico (alto
slanciato e sinuoso). Questo sarà l’ordine che deve prevalere ma vuole comunque
inserirli tutti e tre quindi mette tuscanico-dorico nei pilastri delle volte, uno ionico
nelle paraste, un corinzio-composito al piano superiore. Termina con trabeazione
molto grande e pesante che poggia ai lati quindi per una ragione statica è costretto
a inserire una esile colonna al piano primo tra i pilastri.
La nuova maniera del Bramante, il tempietto, palazzo Caprini: effettua grandi studi su
roma, su Plinio e tutte le architetture antiche fino nei piccoli dettagli (impianti spazio-
strutturali, elementi costruttivi e linguistici, confronto con Vitruvio ecc). Tutti questi studi
come ad esempio la scoperta dei veri ordini vitruviano porteranno bramante a una grande
conoscenza e quindi formeranno l’architetto che scoprirà quindi una nuova maniera di fare
architettura.
Tempietto di san pietro in montorio al gianicolo: fatto costruire dai reali di spagna
- nel 1502. Voleva celebrare pietro nel luogo del suo martirio come primo pontefice
romano. Forma più adatta per fare ciò era quella circolare perché richiama il tempio
di ercole visto come un eroe, forte e robusto, quindi è stato utilizzato l’ordine dorico.
Cerchio anche perché rappresenta il mondo quindi Pietro visto come il primo (il
dorico è il primo ordine) cristiano (forte e robusto – ercole) che fonda la nuova
chiesta per evangelizzare il mondo (cerchio) (roma come nuova gerusalemme, la
città di dio). Tempio come offset di cerchi concentrici (la chiesa che si espande in
tutto il mondo) partendo dalla buia cripta, la cella periptera, cupola su tamburo (la
luce si espande). Riprende anche il tempio periptero rotondo descritto da vitruvio a
tivoli. Scopre anche il dorico vitruviano con triglifi, prima mai usato che insieme alle