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Pendii naturali τ
λ= τ lim
Pendii naturali
STATI LIMITI dei pendii
Tutti i pendii devono assolvere alla funzione strutturale, nel senso che devono sostenere
il peso proprio ed i carichi esterni assorbendo stati tensionali opportunamente minori di
quelli di rottura; in altri termini, devono soddisfare la cosiddetta verifica allo stato limite
ultimo.
Oltre a soddisfare la verifica allo stato limite ultimo, alcuni pendii (in genere alcuni
manufatti di terra ed i pendii naturali su cui vengono realizzate delle opere) devono
essere in grado di assolvere in modo soddisfacente la funzione che è loro richiesta, ad
esempio sostenendo con deformazioni modeste le sollecitazioni a cui sono sottoposti
(verifica allo stato limite di servizio). Fra gli stati limite di servizio ricade la funzione di
sbarramento idraulico, che ha tra l’altro la funzione di impedire un eccessivo flusso idrico
a valle attraverso il corpo stesso del manufatto.
L’approccio da adottare per studiare il comportamento dei pendii è
funzione del tipo di problema che è necessario affrontare.
Problema Approccio
1) Analisi condizioni lontane dalla 1) Previsione campo delle deformazioni e
rottura spostamenti indotti da variazioni delle
condizioni al contorno
2) Valutazione attuale margine di sicurezza
2) Analisi di stabilità rispetto alla condizione di “collasso”
3) Analisi fase post-rottura 3) Valutazione possibili percorsi, distanze e
velocità dei corpi di frana
STATO LIMITE ULTIMO
Il pendio deve essere sufficientemente distante dalla condizione di stato limite ultimo. Questa
condizione è espressa attraverso il coefficiente di sicurezza all’equilibrio limite (FS) che è un
rapporto fra azioni resistenti ed azioni instabilizzanti (per i pendii artificiali è fissato dal D.M.
LL.PP. 11/03/1988). L’approccio è di tipo deterministico, nel senso che tutti i parametri
necessari per il calcolo del coefficiente di sicurezza vengono considerati noti. Recentemente
tendono ad affermarsi approcci di tipo probabilistico.
superficie limite τ
= lim
FS
τ τ
superficie di scorrimento τ lim
STATO LIMITE DI SERVIZIO
Lo stato limite di servizio viene verificato tramite calcoli di sollecitazioni, spostamenti, gradienti
idraulici, portate. superficie limite
τ
superficie di scorrimento τ
lim
L’analisi di stabilità dei pendii consiste nel mettere a confronto la resistenza disponibile e le
azioni instabilizzanti alla base di un volume (di terreno o di roccia) delimitato dalla superficie
limite del pendio e da una superficie continua emergente sul pendio, opportunamente scelta, che
prende il nome di superficie di scorrimento (o di rottura).
FRANA
Processo meccanico caratterizzato dallo scorrimento indefinito lungo la superficie di rottura del
volume racchiuso tra quest’ultima e la superficie limite.
Instabilità (in senso lato) riguarda anche il verificarsi di spostamenti da ritenere non accettabili
(che non prevedono la rottura globale).
Instabilità di un pendio
Pendii artificiali Pendii naturali
sono dovuti all’azione antropica che modifica la topografia traggono origine dall’azione di agenti naturali (tettonismo,
dei luoghi (scavi, costruzioni in terra) erosione, glaciazioni, frane, ecc.) che hanno configurato la
morfologia del territorio, creando incisioni e valli e quindi i
pendii
-INSTABILITA’ INTERNA - modifiche dello stato di sollecitazione
geometria incompatibile con le caratteristiche
del materiale utilizzato (rilevati) o in posto
(scavi) - modifiche delle caratteristiche del mezzo
-INSTABILITA’ ESTERNA
geometria incompatibile con le caratteristiche
del sottosuolo Instabilità di un pendio
Azioni instabilizzanti Azioni resistenti
- Peso proprio - Frazione degli sforzi tangenziali limite
- Sovraccarichi - Sforzi aggiuntivi dovuti ad elementi strutturali
Influenza del processo di formazione sul regime di pressioni
neutre in terreni coesivi saturi Pendii artificiali
Pendii naturali Il processo di formazione è quasi
Il processo di formazione è sempre rapido rispetto alla capacità dei
sufficientemente lontano nel tempo da terreni di smaltire le sovrappressioni
poter ritenere che allo stato attuale sia neutre legate alla variazione dello stato
stata raggiunta una condizione di tensionale totale, dovute alla stessa
equilibrio idraulico in cui le pressioni formazione del pendio.
neutre nel sottosuolo sono dipendenti
dalle sole condizioni idrauliche al Esiste pertanto una fase della vita del
contorno. pendio, immediatamente successiva alla
sua formazione, in cui le pressioni
Le trasformazioni naturali che sono neutre variano sensibilmente e tendono
intervenute dalla formazione geologica ad egualizzarsi con le condizioni
del pendio ad oggi sono in genere molto idrauliche al contorno.
lente; quindi anche queste, in genere,
non inducono sovrappressioni neutre nel Altre trasformazioni, se di natura
pendio, conseguenti a variazioni dello antropica, sono quasi sempre rapide e
stato tensionale totale. quindi capaci di indurre sovrappressioni
neutre nel pendio.
Condizioni di drenaggio libero o impedito in un pendio
Pendio artificiale
∆u perturbazione esterna
Pendio naturale t
formazione
del pendio
Un pendio naturale, costituito da terreni a grana fina saturi, si trova normalmente in
condizioni drenate. Durante la vita del pendio può esservi un incremento o decremento
di carichi al contorno (perturbazione) che può determinare una condizione totalmente o
∆u.
parzialmente non drenata, in cui insorgono sovrappressioni neutre
Un pendio artificiale, costituito da terreni a grana fina saturi, si trova nella sua fase
iniziale in condizioni non drenate, a causa del suo stesso processo di formazione, che
∆u.
induce sovrappressioni neutre Queste si dissipano nel tempo fino al
raggiungimento della condizione drenata.
Anche in questo caso durante la vita del pendio può esservi un incremento o
∆u.
decremento di carichi al contorno che può determinare sovrappressioni neutre
Rilevati su argille sature
Se i terreni di fondazione sono saturi e presentano una modesta permeabilità, la
realizzazione del manufatto genera un campo di sovrapressioni neutre che si dissipano
in tempi elevati, dipendenti da:
- coefficiente di consolidazione;
- spessore del banco.
Pertanto, le condizioni di lavoro del terreno di fondazione sono:
- sostanzialmente non drenate al termine della costruzione;
- drenate a lungo termine.
Tale aspetto impone che l’analisi di stabilità vada eseguita
- a breve termine;
- a lungo termine. Rilevati su argille sature
La diminuzione nel tempo delle pressioni
neutre provoca un aumento nel tempo del
coefficiente di sicurezza FS.
Discarica in argille sature
Scavi artificiali in argille sature
Se i terreni di fondazione sono saturi e presentano una modesta permeabilità, anche la
realizzazione di uno scavo genera un campo di sovrapressioni neutre che si dissipano in
tempi elevati, dipendenti da
- coefficiente di consolidazione;
- spessore del banco.
Pertanto, le condizioni di lavoro del terreno sono:
- sostanzialmente non drenate al termine della costruzione;
- drenate a lungo termine.
Tale aspetto impone che l’analisi di stabilità vada eseguita
- a breve termine;
- a lungo termine. Scavi artificiali in argille sature
L’aumento nel tempo delle pressioni
neutre provoca una riduzione nel
tempo del coefficiente di sicurezza
FS.
Pendii naturali: regime di pressioni neutre
Il regime di pressioni neutre nel pendio può trovarsi in equilibrio con le condizioni
idrauliche al contorno (condizione stazionaria) o in condizioni di squilibrio (condizione
transitoria).
In prossimità del piano campagna (per alcuni metri o per qualche decina di metri) la
condizione è sempre transitoria per la continua variazione delle condizioni idrauliche al
p.c.: alternanza di pioggia ed insolazione.
Ad una certa profondità dal p.c. nei pendii naturali il flusso d’acqua è quasi sempre
stazionario, perché si estingue l’effetto delle variazioni idrauliche al p.c. e
flusso transitorio
a a fiume
Formazione flusso stazionario
argillosa
Variazione stagionale delle pressioni neutre
in un pendio naturale
In un pendio naturale di Argille Varicolori, nella valle del Basento, sono state misurate le
altezze piezometriche in due piezometri Casagrande installati a diverse profondità: la
cella superiore segnala escursioni stagionali che non si risentono a quella profonda.
0,0
-2,0
-4,0 PIV sup. [3.1m]
PIV inf. [12.0m]
-6,0
-8,0
-10,0
-12,0
-14,0
1/6 28/11 26/5 22/11 21/5 17/11 16/5 12/11 11/5 7/11 5/5 1/11 30/4 27/10 25/4
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998
Cause di frana di un pendio naturale
e relazione con le condizioni di drenaggio libero o impedito
Cause di frana (perturbazioni):
modifiche topografiche ed apposizione di carichi al piano campagna,
erosione al piede del pendio,
degrado meccanico dei terreni (ammorbidimento),
innalzamento della falda,
spinta idraulica nelle fratture,
evoluzione retrogressiva,
sisma.
Le precedenti cause di frana possono determinare condizioni non drenate nel pendio
costituito da terreni a grana fine saturi se sono in grado di produrre una variazione
rapida dello stato tensionale totale nel sottosuolo.
Se non c’è variazione di tensioni totali o se questa è molto lenta, tale da consentire il
drenaggio, il pendio raggiunge la rottura in condizioni drenate.
La variazione di tensioni totali nel corpo di frana può derivare dall’applicazione di
carichi esterni o da una ridistribuzione delle tensioni nell’ambito del corpo di frana.
Cause di frana di un pendio naturale
e relazione con le condizioni di drenaggio libero o impedito
La colata di Masseria Marino (PZ) lio
g
ta
di
na
zo
Displacements and water levels measured in the Masseria Marino mudslide in the period 1991÷1993 (from Giusti et al. 1996): a) plan of the
landslide and topographic measurements of superficial displacements from October, 1991, to March, 1992; b) water levels measured at some
Casagrande piezometers; c) evolution with time of horizontal displacements measured by inclinometers; d) displacement profiles measured
between December 3 , 1992 and January 21 , 1993 (Giusti et al. 1996)
rd st
(a) (g)
(b) (h) IPOTESI “NON DRENATA”
PROPRIETA’ DEL TERRENO
VARIAZIONE
DELLO STATO Bassa permeabilità
+
TENSIONALE Comportamento duttile
SOVRAPRESSIONI
NEUTRE
Carico statico non drenato
(Hutchinson e
Bhandari, 1971) Vall