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La tesi è un contributo scientifico
La tesi è un contributo scientifico, ovvero un tentativo di far avanzare la conoscenza scientifica su un particolare argomento che si sviluppa attraverso l'argomentazione di un'idea interessante.
Bisogna tenere a mente una distinzione fondamentale:
- L'argomento della tesi: di che cosa parla la tua tesi?
- La ricerca della tesi: che cosa vuoi dimostrare con la tua tesi?
Si comprende se una tesi è interessante grazie alla bibliografia e capire se ci sono dei buchi (gap) negli studi su un determinato argomento; confronto con gli specialisti della materia, cioè bisogna rivolgersi alla propria relatrice o relatore per avere dei consigli e valutare insieme il grado di interesse di un'idea.
Lunedì 7 dicembre: Lezione sul lessico, la differenza tra l'italiano parlato e l'italiano scritto. Nel 1965 Italo Calvino scrive un testo che diventerà poi fondamentale per lo studio della lingua, sulla differenza fra.
Lo scritto e lo stile dello scritto sono dall'altra parte il parlato. L'articolo di Calvino si chiama "l'antilingua" esso inizia con una scenetta di un imputato, un signore che viene portato davanti alla polizia perché c'è stato un furto in una bottiglieria e questo imputato si trovava nei paraggi con una bottiglia di vino in mano. C'è uno scollamento tra il parlato e lo scritto italiano, ma Calvino dice che molto spesso lo scritto si pone come obiettivo una falsa precisione che non fa altro che distruggere la concretezza del parlato, quando noi passiamo allo scritto il verbo "andare" diventa "recarsi" poiché nel primo caso è troppo colloquiale. Calvino definisce l'antilingua un "terrore semantico". Le ragioni per le quali non abbandoniamo questa antilingua sono due: ragione storica e ragione politica, per quanto riguarda la ragione
Storica l'italiano è nato da un'operazione che prendeva esempio da tre corone: Dante, Pietro Bembo e Boccaccio dal punto di vista scritto, ma dal punto di vista orale si parlava la propria lingua madre dunque in dialetto, nel momento in cui si scriveva lo si faceva in italiano prendendo come modelli le tre corone. Benché l'italiano sia tutt'ora una lingua parlata, quando scriviamo è comunque diverso tendiamo a farlo in un modo più "elevato" è come se la lingua che parliamo tutti i giorni non avesse la natura di essere scritta, tutto ciò non ha alcun senso. Esiste poi la ragione politica ovviamente, quando leggiamo qualche documento della pubblica amministrazione non capiamo molto perché lo scritto è troppo diverso dal parlato, non si riesce a comprendere, ed è un problema democratico perché la regione non riesce o non vuole comunicare con i cittadini poiché
nulla è comprensibile. Bisogna ricercare la chiarezza e la semplicità, teoria della falsa precisione e falsa eleganza. Non devo avere paura delle parole che mi appaiono semplici. Semmai, esploro la ricchezza di un vocabolario, dunque posso tranquillamente scrivere "andare" al posto di "recarsi" o "dire" anziché "afferma", se mi sembra di usare troppe volte un termine mi basta semplicemente scrivere un sinonimo per non ripetere la stessa parola troppo spesso. Lo scritto potrebbe diventare oscuro se usassimo l'antilingua, dunque bisogna essere chiari.
Esercizio - la scoperta della teoria della relatività è (anziché rappresenta) il migliore esempio di una scoperta scientifica che è entrata nell'immaginario comune. Per capire (anziché comprendere) meglio (anziché appieno) il genio di Petrarca, occorre eseguire una ricerca approfondita delle ragioni che lo spinsero a diventare un
poeta(anziché poetare)-la morte (anziché il decesso) di Mozart ha permesso ad altri compositori di emergere dall'oscurità alla quale sembravano destinati-l'intervento del relatore ha sollevato molte (anziché molteplici) perplessitàSempli care lo stile o il lessico non significa sempli care le idee ma il modo di comunicarle, un testo deve convincere un lettorefi 1 fi. fi; fi; Esistono delle eccezioni-lessico specialistico: quando si utilizzano termini tecnici che non fanno parte del lessico quotidiano; Ciò vale molto bene per i testi argomentativi, il testo deve essere semplice e precisoCliché linguistici: si devono evitare il più possibile, (ex. "Lasciati cullare dal nostro resort""l'argomento merita una profonda riflessione" ecc);Cliché culturali: "Thelma e Louise" (per indicare due donne che lavorano insieme);Coerenza e coesione testuale: il principio diChiarezza si deve percepire anche nella struttura, vi sono 2 principi generali:
- Coerenza - senso o significato di un testo; è un fattore di primaria importanza, il lettore ne presuppone un senso del testo.
- Coesione - strutturato nella grammatica e nella sintassi;
Principio guida dell'interpretazione delle letture: "Francesca non c'è. Non risponde al telefono." I testi argomentativi non devono prevedere un lavoro interpretativo, bisogna accompagnare il lettore, è coerente se è:
- Aderente all'argomento;
- Non contraddittorio;
- Ordinato;
- Connesso;
- Non dispersivo;
- Uniforme.
Bisogna cercare di non cadere nelle incoerenze minime, ad esempio dare per scontato qualcosa (far leggere la tesi a chi non sa l'argomento per capire se il discorso effettivamente ha un senso) non bisogna essere vaghi.
Coesione: essa è essenziale per la comprensione del testo, sia coesione grammaticale e sintattica ma anche il corpo del testo.
Cioè lo sviluppo in generale, riuscire a rendere un testo continuato nelle sue parti. Un testo è coeso quando:
- È ben strutturato grammaticalmente:
- Concordanza di numero e genere
- Giusto concatenamento frasi
- Concordanza frasi principali
- È ben strutturato retoricamente:
- Usare in modo appropriato i connettivi testuali, essi servono a connettere le varie parti di un testo (es. "in primo luogo", "in secondo luogo", "in conclusione")
- Quest'ultimi possono essere minimi e connettere una frase ma anche alcuni paragrafi
- "Ovvero": sinonimo di "cioè" non di "oppure"
- "Dove": si riferisce sempre a un luogo
- "Piuttosto che": significa "anziché" non "oppure"
- "Oltre"
Come deve presentarsi un testo accademico? Bisogna dare l'impressione di dare dettagli già nella forma, se si hanno note e bibliografia ben fatta già dà idea di ordine, è ovvio che il testo debba essere scritto bene e abbia una ricerca dietro.
Linee guida per la formazione:
- Il le: deve essere intestato, far capire chi lo ha scritto e di che cosa si tratta (ex. "Gaia Barone...tesi...cap.1-2..")
- L'intestazione: bisogna mettere autore e titolo, o in posizione centrale, o di anco o nel margine
- Il font: non mettere font troppo particolari (strani), molto meglio font semplici e comprensibili come Bodoni, Times New Roman, Garamond, titoli grassetto, grandezza è meglio usare per il testo (12), per i (11-12) in per le citazioni o le note (10)
- Interlinee e margini: non più di 16 righe per pagina, è necessario che ci siano 3,5 cm di margine per la rilegatura, con un interlinea di 1,5/2cm
3cm alto/3cm alto
5. Distribuzione del testo: cambiare allineamento del testo -> giusti care, rientro capoversi -> 0,5/1cm
6. Numero di pagina: devono essere centrati in basso in arabo è importante non dimenticarli, iniziare a numerare da 2
Scrivere testi in word -> non usare programmi che non hanno PDF
Citazioni -> se sono all'interno di una frase si devono ovviamente aprire le virgolette, nel caso in cui siano brani lunghi (ex. 5 righe) bisogna scriverli con un font più piccolo
BIBLIOGRAFIA E NOTE
Sono una delle primissime cose che guardano i professori, deve vigere il principio di uniformità, nel momento in cui si scrive bibliografia e note si deve scegliere a quali norme redazionali fare riferimento, tutte le bibliografie sono differenti.
Elementi comuni alla bibliografia
- l'autore è il punto focale -> Cognome e nome in ordine alfabetico
- l'ordine è sempre rispettato dell'opera e anno di pubblicazione
- titolo sono
sempre presentifi
fi.
E
fi:
fi:
fi;
fi.
.
fi.
fiVariabilità di bibliogra e-cognome, nome, titolo, casa editrice, luogo, data-nome abbreviato, cognome, titolo, luogo, casa editrice, data-cognome, nome, data, titolo, casa editriceTutti i testi devono avere le stesse caratteristiche-per i libri:cognome, nome, titolo di pubblicazione, casa editrice, anno-per gli articoli: cognome, nome, titolo, luogo di pubblicazione, casa editriceNote:simili alle bibliogra e (quest’ultime sono a piè di pagina) esistono due tipi di note1.note a fondo pagina2.note nel testo—>annotazione anglosassoneEsistono due tipi di info:1.info aggiunte al testo2. Info riferite alle opere citateLingua e politicaLe scelte lessicali sono anche scelte politiche consapevoli o inconsapevoli, la lingua ha sempredelle implicazioni politiche—>politica intesa dal termine greco “polis”, scelte di vita all’interno diuna comunità, serve
Per de nirci all'interno della comunità—>noi in rapporto con la comunità. Se la lingua ha sempre implicazioni politiche, quelli precedenti sono principi di una direzione di democraticizzazione della lingua.
Storia linguistica dell'Italia unita: 1963
Dieci tesi per l'educazione linguistica democratica: 1974
Guida all'uso delle parole: 1980
Viene de nito un gruppo di parole base che conoscono tutti: lessico di base
L'italiano è una lingua sessista?
- L'italiano è una lingua essiva e non isolante: ciò vede delineato per genere, nomi, pronomi e articoli
- Per l'inglese esistono dei termini neutri
- In italiano il plurale va sempre al maschile? Cazzate
- Uomo considerato superiore (parer)
Il sostrato dialettale incide nel nostro italiano parlato e scritto, è utile ricordare che il dubbio è sano e normale, la soluzione è a por