Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 47
Introduzione alla Foniatria Pag. 1 Introduzione alla Foniatria Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Introduzione alla Foniatria Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Introduzione alla Foniatria Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Introduzione alla Foniatria Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Introduzione alla Foniatria Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Introduzione alla Foniatria Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Introduzione alla Foniatria Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Introduzione alla Foniatria Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Introduzione alla Foniatria Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Introduzione alla Foniatria Pag. 46
1 su 47
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TONALE

ALTERAZIONI DEL

«VOCAL TRACT»

edema ed iperemia del labbro vocale ed un caratteristico quadro di laringite poste-

riore con iperemia e lieve edema dei cappucci aritenoidei e/o iperplasia epiteliale ed

ipercheratosi della mucosa interaritenoidea. Il quadro può complicarsi per la com-

parsa di un ulcera da contatto o un granuloma laringeo posteriore.

2/III – Le laringiti croniche specifiche sono manifestazioni laringee, con ca-

ratteristiche di tipo ulcero-granulomatoso, di malattie sistemiche o di organi di vici-

nanza di origine batterica (tubercolosi, lue, scleroma, lebbra, actinomicosi), fungina

(istoplasmosi, blastomicosi), autoimmune (Wegener) nelle quali la disfonia è in rap-

porto alla sede, volume e caratteristica delle lesioni. III

102 G. Bergamini et al.

Tab. II. surmenage vocale

malmenage vocale

PRIMARIE difficoltà nella

discriminazione

tonale

DISFONIE NON imitazione di

ORGANICHE modelli vocali

O

DISFUNZIONALI disturbi da conversione

O vocal cord dysfunction

MUSCOLO-TENSIVE psicogene disturbi della

muta vocale

depressione

SECONDARIE da compenso

da patologia

organica audiogene

" utilizzo non corretto comportamenti fono-

del mantice risonanziali inadeguati

MECCANISMI polmonare

#

PATOGENETICI comportamenti

pneumo-fonatori posture scorrette

$ inadeguati

ipercontrazione isometrica

posture ipercontrazione-iperadduzione laterale

laringee contrazione antero-posteriore sopraglottica

patologiche adduzione incompleta

ipotonia dei muscoli tiro-aritenoidei

iperadduzione glottica posteriore

3 – Per i disturbi vocali determinati da alterazioni anatomiche del piano glot-

25 ; di-

tico è possibile far riferimento, alla recente classificazione di Rosen e Murry

stinguiamo: patologie dell’epitelio, della lamina propria, della mucosa aritenoi-

dea, della commessura anteriore.

3/I – Rientrano nel primo gruppo le displasie, i carcinomi ed i papillomi. Le di-

splasie possono assumere le caratteristiche di lesioni eritrodermiche o leucoplasiche

più o meno rilevate: un’indagine particolarmente utile è la videostrobolaringoscopia

che può mettere in evidenza una riduzione o la scomparsa della ondulazione muco-

sa, espressione di infiltrazione dello spazio di Reinke o del legamento e costituisce

un indice importante per sospettare l’evoluzione verso una lesione cancerosa.

I carcinomi sono responsabili di disfonia quando coinvolgono il piano glottico

Inquadramento delle disfonie 103

o determinano paralisi di una emilaringe; nel caso di tumori sopraglottici l’unico

sintomo vocale, se voluminosi, può essere una modificazioni del timbro. I papillo-

mi, più frequenti nel maschio, possono colpire l’adulto ed il bambino; nel 50% dei

casi l’esordio è a livello glottico e la disfonia è il sintomo di esordio. Poiché la for-

ma infantile ha caratteristiche evolutive con coinvolgimento progressivo di tutta la

laringe e della trachea è opportuno sottoporre tempestivamente a laringoscopia tut-

ti i bambini disfonici anche se questa indagine può presentare qualche difficoltà in

età pediatrica.

3/II – Nelle lesioni della lamina propria la patogenesi della disfonia è duplice:

alterazioni della vibrazione e dell’ondulazione della mucosa e/o insufficienza glot-

tica da precontatto o da concavità del profilo cordale.

In questo gruppo annoveriamo numerosi quadri patologici.

Gli edemi di Reinke (presenza di trasudato più o meno denso che interessa pre-

valentemente la faccia superiore delle corde vocali) determinando un aumento vo-

lumetrico ed una irregolarità del profilo).

I polipi possono essere sessili e peduncolati con morfologia variabile in rappor-

to alle caratteristiche istologiche.

I kissing nodules sono l’espressione organica di una disfunzionalità protratta e

sono passibili di regressione con la sola terapia logopedia se diagnosticati in fase

iniziale.

Le cisti si distinguono, sulla base delle loro caratteristiche istologiche, in mu-

cose o da ritenzione ed epidermoidi, congenite, con un contenuto denso costituito da

detriti epidermici e cristalli di colesterolo.

Le cicatrici cordali, generalmente iatrogeniche anche se non si può escludere

un’altra origine (esiti di processi flogistici dello spazio di Reinke o di una emorra-

gia sottomucosa) possono presentarsi come rigidità più o meno diffuse della muco-

sa, rilevabili alla stroboscopia, o come concavità circoscritte del profilo cordale.

Le lesioni reattive si presentano come edemi fusiformi, pseudocisti e lesioni da

contatto; gli edemi fusiformi sono quasi sempre la conseguenza di una disfunziona-

lità vocale primitiva o secondaria ad una lesione intracordale (cisti o solco stretto);

quando sono simmetrici sono spesso equivalenti, per quanto riguarda l’etiopatoge-

nesi, ai «kissing nodules» e costituiscono in età pediatrica la modalità più frequen-

te di presentazione della laringopatia secondaria alla disfunzionalità vocale (laringi-

te a grano d’orzo). Le lesioni da contatto, caratterizzate da una convessità circo-

scritta del profilo cordale per edema della lamina propria e/o ispessimento dell’epi-

telio, si localizzano controlateralmente ad un polipo o ad una cisti e sono la conse-

guenza del traumatismo cronico sul labbro vocale. L’accumulo circoscritto subepi-

teliale di trasudato sieroso (pseudocisti) è una espressione reattiva determinata da

varie cause di tipo irritativo, microtraumatico (precontatto), disfunzionale o può es-

sere l’esito di una emorragia sottomucosa dopo il riassorbimento della sola parte

corpuscolata.

Le lesioni vascolari sono la conseguenza di abusi vocali e/o sono associate (va-

13 tre varianti

rici sentinella) a lesioni intracordali occulte; sono state descritte

morfologiche: varice (dilatazione venosa più o meno tortuosa), microangioma (per

lo più di aspetto sferico e più o meno rilevato sulla superficie mucosa), reticolo va-

scolare (numerosi capillari dilatati con orientamento irregolare o radiale). Queste le- III

104 G. Bergamini et al.

sioni predispongono all’emorragia sottomucosa; essa è favorita da flogosi acute la-

ringee o di vicinanza, dalla fase premestruale, dall’assunzione di ASA o anticoagu-

lanti e si verifica nel corso di surmenage vocale, per un’intensa ed improvvisa emis-

sione vocale, per un violento colpo di tosse o starnuto. Si riassorbe solitamente sen-

za reliquati ma talvolta può dare origine ad una pseudocisti, ad un polipo angioma-

toso o ad una cicatrice.

I solchi si localizzano solitamente sul bordo libero delle corde vocali. Si distin-

guono due varianti anatomo-patologiche: il «solco stretto» e la «vergeture» o «sol-

co largo». Il solco stretto, solitamente limitato al terzo medio, è una profonda tasca

nel contesto della lamina propria che secondo l’ipotesi più accreditata si formereb-

be per l’apertura verso la superficie di una cisti epidermoide. Nel caso di doppia fis-

surazione della cisti si forma un ponte mucoso al di sopra del solco. Il solco largo è

una zona di atrofia della lamina propria di diversa entità che si estende per una lun-

ghezza variabile sul bordo libero.

3/III – A livello della mucosa aritenoidea sono rilevabili due tipi di lesione:

l’ulcera da contatto e il granuloma che alcuni AA. considerano fasi evolutive dello

stesso processo. I fattori etiologici (intubazione, reflusso gastro-esofageo, flogosi

discendenti, disfunzionalità vocale) sono spesso concomitanti; la disfonia non sem-

pre è presente ed in ogni caso è di lieve entità.

3/IV – La commessura anteriore può essere sede di diaframmi congeniti o di si-

nechie. L’alterazione del suono laringeo dipende dall’entità dell’insufficienza glot-

tica anteriore e dalla minore lunghezza della porzione vibrante delle corde vocali

(innalzamento della frequenza fondamentale). Un quadro particolare, rilevabile in

circa il 20% dei pazienti con «kissing nodules», è il microdiaframma commisurale

congenito, spesso rilevabile solo in microlaringoscopie diretta, che sembra costitui-

re un fattore predisponente alla formazione dei noduli disfunzionali.

4 – In seguito a chirurgia oncologica laringea la disfonia è inevitabile ma una

corretta e meticolosa tecnica chirurgica può ridurre l’handicap vocale. Negli inter-

venti cosiddetti funzionali viene conservato l’incrocio delle vie aereo-digestive e la

mutilazione è limitata ad una porzione più o meno ampia di laringe. Nella laringec-

tomia sopraglottica la conservazione del piano glottico non determina modificazio-

ni sostanziali della qualità vocale; negli altri interventi, invece, la voce «di com-

pensazione» si realizzerà per nuovi meccanismi sfinterici. Nelle cordectomie il com-

penso ottimale è quello fra corda e neocorda con risultati vocali buoni se la neocor-

da è mobile, di volume adeguato e con profilo rettilineo; altri possibili compensi so-

no: corda-falsa corda, da false corde, sfinterico. Nella laringectomia orizzontale

glottica il compenso si realizza fra le false corde, nella crico-ioido-epiglottopessia

fra aritenoide/i e faccia laringea dell’epiglottide, nelle crico-ioido-pessie fra arite-

noide/i e base linguale. Nella laringectomia totale la separazione completa della via

aerea dalla via digestivadetermina una alterazione anatomo-funzionale più com-

plessa; sono possibili due tipi di voce: una voce di «sostituzione» con mantice eso-

fageo e generatore ipofaringo-esofageo (voce erigmofonica) o artificiale (laringofo-

no) ed una voce «vicariante» dopo riabilitazione chirurgica mediante protesi tra-

cheo-esofagea con mantice polmonare e generatore ipofaringo-esofageo.

5 – Le alterazioni della motilità di una corda vocale dipendono da un’anchilo-

si dell’articolazione crico-aritenoidea o da una lesione del secondo motoneurone

Inquadramento delle disfonie 105

(nucleo ambiguo, nervo vago, nervo ricorrente). Un blocco dell’articolazione può

verificarsi per numerose evenienze: traumi laringei, intubazioni di lunga durata, po-

sizionamento prolungato di sondino naso-gastrico, lussazioni iatrogeniche, immobi-

lizzazione prolungata da paresi, artriti acute batteriche o virali, artrite gottosa, artri-

te reumatoide, malattie del collageno, radioterapia sulla laringe. Le lesioni della via

motoria possono verificarsi a vari livelli e la sintomatologia dipende sostanzial-

mente dalla posizione e dalla tensione della corda vocale, dalla presenza o meno di

atrofia del muscolo vocale.

Una soff

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
47 pagine
SSD Scienze mediche MED/31 Otorinolaringoiatria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mara.martini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione alla Foniatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Bellussi Luisa Maria.