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AVERE CASSA
DARE PATRIMONIO NETTO
Quindi gli eventuali benefici pagati in cassa rappresentano un riacquisto di strumenti di patrimonio
netto fino a concorrenza del fair value rimisurato alla data di cancellazione.
Se l’indennizzo supera il valore del piano, il pagamento in eccesso sono considerati benefici
aggiuntivi dati al dipendente, e quindi si dovrà inserire a conto economico.
Ad esempio se si ha un piano a durata triennale e fair value originale pari a 900. Nel secondo anno
la stima degli strumenti di probabile maturazione è il 25% e nel terzo anno il piano è cancellato. Il
fair value alla data è pari a 100, e viene pagato un bonus di 180.
73 International Accounting -‐‐ Giussani
IAS 40 – INVESTIMENTI IMMOBILIARI
Trattando dello IAS 16 avevamo visto che tra i beni immateriali vi erano anche gli edifici che
l’impresa utilizza per la propria attività produttiva in senso lato (capannoni industriali ed edifici
destinati all’ufficio). In questo caso si considerano degli immobili che l’impresa ha acquistato per
effettuare degli investimenti, quindi non sono utilizzati per l’attività caratteristica dell’impresa.
Si tratta di investimenti di imprese che non svolgono l’attività immobiliare, perché se si
considerasse un’impresa che svolge attività immobiliare l’attività di costruire, comprare, vendere e
affittare immobili rappresenterebbe la loro attività caratteristica; infatti nel caso di imprese che
svolgono attività immobiliare, gli immobili vengono inseriti nel magazzino.
Tali immobili non dovranno nemmeno essere parte integrante dell’attività di servizio, ad esempio
nel caso degli alberghi, qualora l’immobile che viene utilizzato come albergo, venga acquistato si
tratterebbe di un immobile facente parte integrante dell’attività di servizio.
La misurazione iniziale avviene al costo, che normalmente corrisponde al fair value (in quanto è
improbabile che qualcuno venga ad un prezzo inferiore a quello di mercato), a cui si devono
aggiungere anche gli oneri di acquisto, cioè quei costi diretti e indiretti necessari per far sì che il
bene possa essere utilizzato da terzi (e non dall’impresa).
La misurazione successiva può essere effettuata in due modi differenti:
1. Il metodo del costo con ammortamento sistematico e impairment;
2. Il metodo del fair value.
Qualora l’impresa adottasse il criterio della misurazione periodica al fair value, la contropartita
andrà direttamente a conto economico come profitto/perdita derivante dalle fluttuazioni di
mercato.
o ASPETTI PARTICOLARI
Può accadere che un’impresa acquisti un’immobile, e parte dello stesso è usato per gli uffici,
mentre una parte viene utilizzata come investimento immobiliare. Lo IAS 40 in questo caso
suggerisce di identificare qual è l’uso prevalente dell’immobile e applicare di conseguenza o lo IAS
40 oppure lo IAS 16. Ad esempio se il 90% sono piani destinati ad uffici mentre il 10% vengono
affittati a terzi si utilizzerà lo IAS 16 e quindi l’immobile verrà considerato come
un’immobilizzazione materiale, mentre se il 90% dei piani verranno affittati a terzi mentre solo il
10% sarà utilizzato come uffici, allora si utilizzerà lo IAS 40 perché l’immobile potrà essere
considerato un investimento immobiliare in base al suo uso prevalente.
74 International Accounting -‐‐ Giussani
Se non vi è una destinazione prevalente, si dovrà effettuare una scorporazione del costo, una
parte seguirà lo IAS 16 mentre l’altra seguirà lo IAS 40. In base allo IAS 16 si dovrà scorporare
anche il valore del terreno.
Se si cambia la destinazione d’uso dell’immobile si passerà dallo IAS 16 allo IAS 40, o viceversa; nel
primo caso l’ultima valutazione di bilancio diventerà il primo fair value e successivamente si potrà
continuare ad utilizzare il criterio alternativo, altrimenti se si rimane sul costo e
sull’ammortamento non vi sarà alcuna conseguenza; nel caso in cui a seguito del cambiamento
della destinazione d’uso si passa dallo IAS 40 allo IAS 16, l’ultimo fair value diventerà il primo costo
ai sensi dello IAS 16. Ad esempio l’immobile che era destinato all’uso come uffici, a causa dello
spostamento degli uffici in un altro immobile, potrebbe essere destinato ai terzi; in tal caso si
dovrà passare da una valutazione secondo lo IAS 16 ad una valutazione secondo lo IAS 40, e
viceversa nel caso in cui la destinazione dell’immobile passa da un uso verso i terzi ad un uso
legato all’attività caratteristica dell’impresa.
Se un’impresa ha in corso la costruzione di un immobile che intende destinare ad investimento
utilizzando il modello di misurazione del fair value, lo IAS 40 stabilisce che l’immobile sia misurato
al costo fintanto che esso è in costruzione e, una volta completato, la differenza di valore con il fair
value è immediatamente imputata a conto economico.
IAS 41 – AGRICOLTURA
Questo IAS disciplina le attività biologiche e i prodotti agricoli; un’attività biologica è un animale
vivente o una pianta e il prodotto agricolo è il raccolto dell’attività biologica.
In molti paesi del mondo queste attività sono fondamentali, per questo è stato necessario
identificare uno standard per regolare la rappresentazione di questi elementi in bilancio.
Lo IAS 41 è uno dei pochi standard contabili che prevede obbligatoriamente l’uso del fair value fin
dall’origine. D’altra parte è difficile applicare il costo storico a tali attività, quindi il fair value viene
ritenuto il metodo più semplice da applicare.
Sia le attività biologiche, sia i prodotti agricoli sono misurati in bilancio, fin dalla loro origine, al fair
value meno i costi stimati di vendita. Le eventuali variazioni di fair value sono imputate a conto
economico. Si può assimilare questo criterio contabile a quello previsto per i lavori in corso su
ordinazione. La logica è la stessa: il profitto matura con il progressivo sviluppo biologico e non al
momento finale della vendita.
Questo criterio di misurazione si interrompe quando il prodotto è pronto per la vendita e viene
classificato tra le rimanenze e quindi soggetto alle disposizioni dello IAS 2.
Lo IAS 41 identifica anche i modi in cui determinare il fair value, sostenendo che si può osservare il
mercato più vantaggioso (a condizione che l’impresa ne abbia un facile accesso) oppure il mercato
più vicino.
Questo standard sta per essere modificato a fronte di forti critiche da parte delle imprese che
svolgono le attività disciplinate da questo IAS; poiché si è fatto notare che in realtà, dire che tutto
cambia di valore (aumentando) man mano che l’asset cresce si tratta di un’eccessiva
semplificazione. Si è fatto notare ad esempio che l’albero che produce le mele, non aumenta di
valore man mano che dà i suoi frutti, saranno piuttosto i suoi frutti che man mano che maturano
aumenteranno il proprio valore; mentre la pianta per le imprese è un cespite produttivo al pari di
un bene materiale.
Attraverso la modifica che si effettuerà su questo IAS, la parte dell’asset biologico che non si
riproduce (ad esempio l’albero delle mele) sarà iscritta al costo storico, mentre la componente che
subisce un incremento di valore al passare del tempo e che sarà continuamente riprodotta (ad
esempio le mele) continueranno ad essere iscritte al fair value.
75 International Accounting -‐‐ Giussani
IFRS 4 – CONTRATTI ASSICURATIVI
Quando è diventata legge che dal 2005 ci sarebbe stato l’obbligo per le imprese che redigevano il
consolidato di adottare i principi IAS/IFRS, vi erano delle aree che non erano trattate dai principi
contabili internazionali. Questo principio non disciplina i La filosofia del Board nello stendere i
criteri di iscrizione in bilancio e misurazione di attività e principi contabili è quella di trattare
passività connesse ai contratti assicurativi nell’ottica elementi di bilancio o operazioni e non
delle compagnie assicuratrici. Esso consente a tali di dare dei principi contabili di tipo
soggetti di continuare ad utilizzare le regole dei singoli settoriali. Infatti in questo IFRS si parla
paesi, con alcune precisazioni. di contratti assicurativi e non di
L’obiettivo del documento è quello di consentire alle imprese di assicurazione.
Questa è un’altra delle differenze tra i
compagnie assicuratrici di passare agli IFRS anche in principi contabili internazionali e quelli
assenza di regole contabili internazionali per la loro statunitensi, dove il FASB identifica
attività tipica. Queste regole saranno oggetto di un principi settoriali per ciascuna impresa.
apposito standard che è attualmente in corso di
preparazione.
Questo principio è nato per permettere alle imprese assicurative di dichiararsi ???
Quindi, per tutto ciò che riguarda i contratti assicurativi si può continuare a seguire i principi
nazionali; si è trattato di una sorta di escamotage perché si è voluto che fosse l’IFRS a consentire
l’utilizzo delle regole dei singoli paesi.
L’impresa assicuratrice seguirà i principi nazionali per quanto riguarda le passività mentre seguirà i
principi internazionali per quanto riguarda l’attivo; questa impostazione può però creare dei
problemi.
Un contratto assicurativo si definisce come un contratto nel quale un’impresa si impegna a
risarcire un’altra impresa dalle conseguenze di un danno derivante da un evento futuro e incerto;
in tal caso si copre sia il ramo danni che il ramo vita. Tale definizione è utile per distinguere un
contratto assicurativo da un contratto derivato, infatti nel primo vengono esclusi i derivati
meteorologici; infatti per esempio un contratto che compensa i danni arrecati da un evento
meteorologico è un contratto assicurativo mentre un contratto che prevede pagamenti
predeterminati al verificarsi di un evento meteorologico è un derivato perché l’importo da
corrispondere non è correlato ad un danno subito.
Il principio ha imposto alcune condizioni affinché si possano utilizzare i principi contabili locali nel
trattare i contratti assicurativi:
1. Liability test qualunque sia il tipo di principio contabile locale adottato, l’impresa dovrà
effettuare un test di sufficienza delle passività (cioè una verifica della congruità delle
passività assicurative). Nelle mondo assicurativo le passivit