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FRIEDMAN E ROSENMAN: TIPO “A” E MALATTIE DEL CUORE pag 53
Il dottor Meyer Friedman assieme con un collega, il dottor Ray Rosenman, sviluppò
la teoria sul fatto che il comportamento di tipo A di persone cronicamente arrabbiate e
impazienti aumenta il rischio di attacchi di cuore.
Friedman, che spesso definiva se stesso come un tipo A da ricovero, e il suo collega
dottor Rosenman durante gli anni ’50 iniziarono a scrivere su riviste scientifiche
riguardo al collegamento tra il comportamento e gli attacchi di cuore. La personalità
di tipo A presto entrò a far parte del vocabolario nazionale, scorciatoia per il tipo di
persona che si sente oppresso dal tempo e si sente costretto a fare diverse cose
contemporaneamente.
Nella sala d’attesa dello studio gestito dai due medici, le sedie necessitavano di essere
ritappezzate.
Ciò che era singolare è che le sedie furono consumate sui bordi anteriori dei sedili e
dei braccioli invece che sulle aree posteriori, dove sarebbe stato più tipico.
I dottori in seguito osservarono che quelle sedie erano state scelte dai pazienti
coronarici, i quali tendevano a sedersi sul bordo del sedile e balzare in piedi di
frequente, di solito per chiedere quanto tempo avrebbero dovuto attendere prima che
arrivasse il loro turno (la traduzione letterale era questa “ quanto tempo avrebbero dovuto
Erano estremamente tesi e hanno
attendere prima che iniziassero i loro appuntamenti” ).
avuto problemi cardiaci. C’era un collegamento?
Il lavoro di Friedman e Rosenman ha aperto un nuovo campo di indagine sulla
connessione tra mente e cuore, ancora oggi dibattuto e indagato.
Friedman e Rosenman hanno suggerito che alcuni individui di tipo A, sono
tipicamente irrequieti, competitivi, sotto pressione e ostili, mentre gli individui di tipo
B mostrano caratteristiche totalmente differenti. Gli individui di tipo B sono
piacevoli, lavoratori, convenzionali, socievoli ma tendono ad essere repressi e a
reagire in modo impotente allo stress o alla minaccia.
Friedman and Rosenman avevano previsto che gli individui di tipo A sarebbero stati
molto meno in grado di far fronte allo stress e quindi più suscettibili a sviluppare
malattie coronariche.
I partecipanti furono 3.154 uomini sani di età compresa tra 39 e 59 anni, che
vivevano nella zona di San Francisco. Furono valutati attraverso un questionario di
25 domande formulate per indagare come una persona in genere risponde alle
pressioni quotidiane che creerebbero sentimenti di impazienza, competitività e
ostilità.
Sono state registrate sia le risposte dei partecipanti che il modo in cui hanno risposto.
I partecipanti furono classificati come A1 (pienamente tipo A), A2 (parzialmente tipo
A), X ( metà tipo A e metà tipo B), e B.