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Ingegneria edile - storia dell'architettura Pag. 1
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La Città Ideale

La "Città Ideale" è il luogo ideale in cui la classicità moderna trova la sua rappresentazione e raggiunge il suo culmine. Fautori di questa idea nel rinascimento furono Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Giorgio Martini, formatisi tutti nell'ambiente urbinate. Tra questi cominciò a diffondersi l'idea dell'utilizzo della luce come creatrice delle forme. Piero Della Francesca, nel suo quadro "il"

 battesimo

 di

 cristo”

 la

 cui

 datazione

 oscilla

 tra

 il

 1440

 e

 il

 1450,

 fa

 un

 ampio

 utilizzo

 della

 luce

 e

 della

 sua

 capacità

 di

 creare

 gli

 spazi.

 Nella

 città

 ideale

 ha

 grande

 importanza

 la

 struttura

 ipotattica

 della

 città

 stessa.

 Rappresenta

 il

 modello

 di

 assoluta

 perfezione

 della

 città

 rinascimentale,

 concepita

 come

 una

 "scacchiera"

 dove

 pavimenti

 delle

 strade

 con

 l'intersecarsi

 di

 marmi

 di

 diversi

 colori

 riflettono

 ed amplificano la struttura della città in cui gli edifici, proprio come i pezzi di una scacchiera, sono ordinati e collocati a intervalli di spazio regolari e prestabiliti secondo canoni di assoluta perfezione. Gli edifici sono disposti in maniera simmetrica e trasversale rispetto al centro della rappresentazione che culmina con una Rotonda, una particolare tipologia di edificio classico che, in quanto strutturalmente di

forma circolare, vuole rappresentare (con l'iperbole della circonferenza del cerchio, figura da sempre ritenuta "perfetta" perché in se chiusa e conchiusa) come il coronamento di un'opera che tutto racchiude all'interno di sé, lasciando un vuoto ideale ed universale al di fuori di sé. Si tratta di un caso classico di utopia. A questa struttura si contrappone invece la struttura paratattica della città, struttura

cinetica,   ripartita   nel   tempo   di   fruizione,   tipica   ad   esempio  dell’acropoli  di  Atene.  In  questa  struttura  è  privilegiata  la  visione  di  scorcio,  e  non  una  visione  centrale,  non  si  potrà  mai  avere  una  visione  complessiva  della  struttura  cittadina.  Il  contrario  di  ciò  accade  nel  caso  del  tempio   della   fortuna   Primigenia,   situato   a   Palestrina   e   risalente   al   150   a.C.,   esempio   di   architettura  republicana.   Per   la   prima   volta

c'è   rapporto   tra   natura   ed   artificio:   l'architettura   amministra   la   natura   e  viceversa.  L'importanza  di  questa  opera  sta  nelle  strutture  laterali,nelle  rampe  di  risalita,  che  suggeriscono  l'idea  della  trascurabilità  dell'oggetto.  Era  cioè  più  importante  il  cono  di  risalita  che  non  il  tempio  stesso.  Icona  di  modernità  è  invece  il  Campo  Marzio  di  Piranesi.  Questo  è  una  restituzione  tutta  ideale  di  piranesi  della

  Roma

  antica

  basate

  sul

  ritrovamento

  di

  lastre

  marmoree.

  Questa

  vuole

  essere

  una

  ricostruzione

 scientifica,

 ma

 in

 realtà

 di

 scientifico

 c’è

 ben

 poco.

 La

 ricostruzione

 sfrutta

 le

 terme

 di

 diocleziano,

 gli

 orti

 (luoghi

 dell’ozio

 per

 gli

 antichi),

 le

 terme

 di

 Caracalla

 che

 vengono

 rimisurate

 da

 Piranesi

 in

 modo

 da

 dare

 una

  dimensione

  alle

  piante

  rappresentate

  sulle

  tavoe

  marmoree

  prima

  citate.

  Lavori

  di

  Piranesi

  furono

  il

 recinto	
 della	
 chiesa	
 di	
 S.	
 Maria	
 del	
 Priorato	
 a	
 Roma.	
 Internamente	
 alla	
 stessa	
 chiesa	
 ha	
 notevole	
 importanza	
 l'altare	
 di	
 San	
 Basilio,	
 che	
 presenta	
 uno	
 stile	
 roccocò	
 (stile	
 molto	
 decorativo	
 ed	
 inquietante)	
 di	
 fronte	
 al	
 pubblico,	
 mentre	
 dal	
 lato	
 opposto	
 mostra	
 figure,	
 solidi	
 platonici	
 a	
 rappresentare	
 la	
 nudità,	
 laconicità,	
 l'impossibilità	
 del	
 dire.	
 Quindi	
 allo	
 stile	
 roccocò	
 viene	
 contrapposto	
 lo	
 stile	
 moderno	
 che	
 lascia

 al

 pubblico

 una

 libera

 interpretazione.

 Analogamente

 John

 Soane

 in

 casa

 sua

 contrappone

 alla

 nudità

 del’edificio,

 alla

 sua

 laconicità

 ed

 apatia,

 il

 casino

 immane

 della

 stratificazione

 della

 storia

 ridotta

 al

 presente:

 il

 bassorilievo

 è

 contrapposto

 al

 frammento

 di

 antichità

 vera,

 illustrazioni

 di

 yoga

 contrapposte

 a

 sculture

 antiche;

 viene

 quindi

 contrapposta

 la

 storia

 ai

 materiali

 deformati.

 Il

 progetto

 viene

 ruderizzato,

 la

 storia

viene ridotta a materiale deformato. Louis Kahn, incaricato della ricostruzione della capitale del Bangladesh, ne ricava la pianta dall’idea dell’architettura come artificio. La destinazione è filtrata con la riduzione degli elementi a fattori federiciani: è impossibile provare a capire Kahn senza conoscere ad esempio Piranesi. Villa Adriana a Tivoli (costruita a partire 113 e terminata nel 128) è concepita sulla

 casualità

  dell'architettura.

  Analoga

  alla

  roccadell'acropoli

  di

  Atene

  si

  pone

  come

  elemento

  di

 tutte

  le

  architetture

  contemporanee.

  A

  cavallo

  tra

  700

  e

  800

  3

  architetti

  si

  pongono

  come

  elementi

  di

 snodo

  tra

  la

  cultura

  accademica

  (che

  realizza

  ad

  esempio

  il

  Louvre)

  e

  l'architettura

  successiva:

  Louis

 Boullèe,

 autore

 di

 un

 saggio

 sull'architettura

 importantissimo

 per

 Aldo

 Rossi

 che

 per

 primo

 lo

 tradusse

 nel

1965

in italiano, Nicolas Ledoux e Jean-Jacques Lequeu. Ognuno dei tre si fa portatore di una istanza particolare dell'architettura che si fa elemento, icona, all'interno dell'architettura. Non c'è niente da inventare, si reinterpretala storia. Boullée si fa portatore dell'idea di architettura sepolta, inscritta in

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Publisher
A.A. 2008-2009
2 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luca d. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ingegneria e Architettura Prof.