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L

2

• si usa la proprietà dei colori in base alla quale essi si

• possono ottenere combinando 3 colori: Rosso,

Verde e Blu

Per ottenere 16 milioni di colori il numero di gradazioni deve

essere 256*256*256 → al posto di rappresentare il singolo

colore do un codice solo ai tre principali, indicando solo

quante parti dell'uno e dell'altro mi servono.

Quanti Bit mi servono quindi per comunicare 256 valori?

L

256= → 8 bit (1 byte)

2

Mi servono 3 byte per ogni pixel

Codifica del Per trasformare l'onda continua del suono in discreta si

suono effettuano dei campionamenti sull'onda (ovvero si misurano

i valori dell'onda ad intervalli costanti).

A questo punto si misurano le altezze e le misure si

traducono in numeri che codifichiamo in bit

Numero di campioni =hertz

secondi

Più hertz ci sono (quindi più è alta la frequenza) più è alta la

qualità del suono

Meta-inform È la relazione che intercorre tra le informazioni da

azione codificare. Un buon sistema di codifica deve conservare sia

l'informazione che la meta-informazione:

codifica analogica → si utilizza un sistema fra i cui

• simboli intercorre la stessa relazione che intercorre fra le

informazioni da codificare, in modo che la

meta-informazione sia esplicita

informazione:

pessimo<mediocre<discreto<buono<ottimo

codifica analogica: *<**<***<****<*****

La relazione tra i giudizi corrisponde esplicitamente al

numero di stelline usate per esprimerlo.

codifica digitale → si utilizza un sistema in cui la

• relazione fra i simboli corrisponde alla relazione fra le

informazioni solo in virtù della regola usata per associare

i simboli alle informazioni. In tal modo la

meta-informazione è implicita nelle regole di codifica.

informazione:

pessimo<mediocre<discreto<buono<ottimo

codifica digitale: 1<2<3<4<5

La relazione tra i giudizi corrisponde alla relazione tra i

numeri solo in virtù della regola con cui abbiamo

associato al numero il giudizio corrispondente.

Basi di Dove l'informazione è conservata, resa utilizzabile e organizzata.

dati È una collezione di dati, i quali rappresentano le informazioni

relative a una realtà di interesse.

La base di dati è vantaggiosa perché:

i dati non devono essere replicati ogni volta

• è più pratica

• se perdo i dati in un'applicazione devo solo recuperarli nella

• base di dati

Proprietà Rappresentano una certa realtà di interesse detta Universo

delle basi del Discordo (UOD)

di dati i dati contenuti devono sempre essere aggiornati per

• riflettere i cambiamenti dell'UOD

i dati contenuti solo logicamente correlati e coerenti

• è usata da uno o più gruppi di utenti e applicazioni.

Aspetti Teorico → modello logico con cui vengono ordinati i dati

important (modello relazionale)

i pratico → create da DBMS

Database Database → indipendente dal programma che la crea

e File perché accessibile da esso. Accessibile da più applicazioni e

utenti contemporaneamente

File → costruito secondo le regole del programma che lo ha

• creato. Accessibile da un solo utente per volta

Scopo Trasformare i dati in informazioni, ovvero in qualcosa di utile per

della base le applicazioni. Questo avviene mettendo in relazione i dati fra

di dati loro

Organizza Modello dei dati → descrive la struttura dei dati che

zione dei caratterizzano la realtà di interesse a cui il database si

dati riferisce

Schema della base di dati → descrizione delle caratteristiche

• dei dati utilizzando un modello dei dati. Esso è la parte

intensionale del database e quindi viene definito una sola

volta e per crearlo bisogna procedere con una

concettualizzazione delle informazioni nella realtà osservata

Stato corrente → costituito dai dati veri e propri e quindi in

• continuo aggiornamento (componente estensionale)

DESCRIZIONE CONCETTUALE → progettazione concettuale →

SCHEMA CONCETTUALE → progettazione logica → SCHEMA

LOGICO → progettazione fisica → SCHEMA FISICO

Progettaz Astrazione → individuazione delle proprietà essenziali e

ione comuni a un insieme di oggetti, prescindendo dalle loro

concettua differenze.

le Ce ne sono 3 tipi:

1. classificazione → definire gli oggetti

individuandone le proprietà

2. aggregazione → una classe di oggetti è

definita in nase alle classi di oggetti che ne

costituiscono le parti

3. generalizzazione → si definisce il concetto più

generalea partire da quelli più specifici

concetto → descrive un insieme di oggetti specificandone le

• proprietà (un'idea formalizzabile con la teoria degli insiemi).

Descrive le caratteristiche degli oggetti che sono dentro

all'insieme, non l'oggetto di per sé (intensionale e non

estensionale)

Schema Prodotto dalla progettazione concettuale. È un diagramma che,

concettua tramite un formalismo (come il modello E/R) rappresenta la realtà

le di interesse in termini di classi di oggetti e relazioni tra classi.

Modello Composto da:

E/R entità → classe di oggetti all'interno della quale

• riconosciamo delle omogeneità. Esse sono autonome

attributi → sono proprietà comuni agli oggetti rappresentati.

• Identificatori → attributi univoci e distintivi

relazioni → rappresentano il legame logico tra due entità.

• Anch'esse sono insiemi e possono avere degli attributi. Ogni

relazione deve avere

cardinalità → numero minimo e massimo di

▪ combinazioni che si possono avere fra gli oggetti delle

due entità.

Gerarchie Esse rappresentano dei legami di specializzazione e in

di matematica corrispondono alla nozione di sottoinsieme.

generalizz Gerarchia totale (T) → se i sottoinsiemi (entità figlie)

azione comprendono tutti gli elementi del soprainsieme (entità

padre)

gerarchia parziale (P) → se l'unione dei due sottoinsiemi non

• comprende tutti gli elementi del soprainsieme

gerarchia sovrapposta (O) → se facendo l'intersezione dei

• due sottoinsiemi non ottengo un insieme vuoto

gerarchia esclusiva (E) → se facendo l'intersezione dei due

• sottoinsiemi ottengo un insieme vuoto.

Sistema I singoli dati a nostra disposizione in un dominio (insieme di

relazional valori) acquistano valore di informazione nel momento in cui

e vengono posti in relazione fra loro.

Per mettere in relazione i dati si usa il prodotto cartesiano

Prodotto Operazione su insiemi che ha come risultato un insieme

cartesian composto da tutte le possibili combinazioni di elementi, in

o modo che il primo valore appartenga ad A e il secondo a B.

poi bisogna estrarre dall'insieme solo le combinazioni con

• significato. L'insieme di queste è l'insieme relazione

Relazione Insieme definito come sottoinsieme del prodotto cartesiano

Grado È una caratteristica della relazione. Specifica fra quanti domini è

della definita la relazione

relazione

Cardinalit Numero di istanze (coppie) che soddisfano la relazione.

à

Rapprese Attraverso una tabella i cui domini sono le colonne e le istanze (gli

ntazione specifici oggetti della realtà) sono le righe.

della Colonne → attributi

relazione righe → tuple

• Grado della relazione → numero di colonne

• cardinalità → numero di righe

Schema Livello di informazione che rappresenta il concetto in sé e si

riferisce a proprietà generali di tutti i dati

Istanza Livello che rappresenta l'oggetto in sé

Come Se la cardinalità massima nello schema E/R è 1 a molti, allora

mettere posso aggiungere una colonna; se la cardinalità nel modello E/R è

in molti a molti allora non posso aggiungere una colonna ma devo

relazione creare una terza tabella

le righe

Come L'obiettivo della banca dati è quello di rendere l'errore impossibile

gestire gli a priori, perché il DBMS controlla i dati. Per fare questo, dobbiamo

errori usare un linguaggio capibile dalla macchina: la logica

proposizionale e stabilire dei vincoli di dominio che limitano i

valori ammessi in una certa colonna e che il DBMS verifica ogni

volta (età<120 anni → se qualcuno ha un'età maggiore il DBMS

elimina la riga)

Ricorda

AND → proposizione vera solo se entrambe sono vere

• OR → proposizione vera se almeno una delle due lo è

• NOT → inverte i valori di verità

Valori La struttura degli schemi è rigida: se non so un valore, inserisco

nulli un valore nullo, che non veicola necessariamente un significato.

Il valore nullo implica che ci stiamo dotando di una logica a tre

valori: sì/no/non so.

Coerenza Requisito fondamentale delle basi di dati. L'insieme delle

dei dati informazioni deve essere coerente (o meglio, consistente) sia

rispetto allo schema della base di dati che internamente.

Per evitare incoerenze quindi, lo schema è arricchito da vincoli. Il

DBMS inserirà solo ciò che rispetta i vincoli.

Vincoli di Riguardano i valori che si possono inserire rispetto a un certo

dominio attributo

Vincoli di Garantiscono che gli oggetti sotto forma di righe nella tabella

chiave siano sempre distinguibili fra loro e identificabili in modo univoco.

L'identificazione viene effettuata individuando un insieme di

attributi che combinati insieme assumono valori diversi per ogni

riga. Questo insieme di attributi si chiama superchiave.

L'insieme di attributi più piccolo per individuare una relazione fra

tutte le superchiavi è detta chiave. La chiave primaria è la chiave

che non ammette valori nulli.

Vincoli di Garantiscono che i legami logici tra righe e tabelle diverse siano

integrità coerenti, attraverso la chiave esterna.

referenzia La chiave esterna rimanda alla chiave primaria di un'altra tabella.

le

Algebra Linguaggio per l'interrogazione dei dati organizzati secondo il

relazional modello relazionale.

e L'idea fondamentale è quella di definire un insieme di operazioni

che producano come risultato un'altra relazione → >si definiscono

operazioni che hanno come input una tabella (operazioni unarie) o

2 tabelle (operazioni binarie) e come output un'altra tabella.

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A.A. 2010-2011
13 pagine
2 download
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valsfm di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di Informatica per Scienze umanistiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Ferrara Alfio.