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Gli argomenti di Select
La forma generale del comando SELECT è data da:SELECT [DISTINCT] { * | nome_col1, nome_col2,...}
FROM nome_tab1; Il comando SELECT viene utilizzato per eseguire una interrogazione o query in una relazione o tabella di una base di dati. La sua funzione, oltre quella di comando necessario per l'interrogazione, è anche di specificare la lista dei valori che estratti dalla tabella o dalle tabelle di cui disponiamo, specificate di seguito FROM, dovranno comparire nella relazione risultato. La prima osservazione riguarda la differenza, nella parola FROM, tra quanto specificato nella forma generale riportata nel capitolo precedente e quella che abbiamo appena considerato. Avvertiamo che questo è stato fatto perché l'inserimento di più di una relazione, di seguito a questa parola, è un argomento che verrà trattato in uno dei prossimi capitoli ("La join di tabelle"). Per ora esamineremo l'uso di SELECT nella.
La forma più semplice, che è quella appena vista. Gli argomenti specificati di seguito alla parola chiave SELECT, possono essere costituiti da uno o dalla combinazione di uno dei seguenti:
- attributi;
- espressioni;
- funzioni;
- costanti racchiuse tra doppio apice.
Tutti questi valori devono provenire dalla relazione specificata di seguito alla parola chiave FROM.
4.1 La lista di tutti gli attributi
La presenza del carattere ""*" di seguito alla parola chiave SELECT, è mutuamente esclusiva rispetto alla specificazione di una qualsiasi delle quantità appena elencate. In particolare, il carattere asterisco, equivale a "tutte le colonne della relazione" secondo l'ordine in cui gli attributi si trovano all'interno della tabella. Perciò, per esempio, la query [1] equivale a quanto scritto nella [2]. Come faremo quasi sempre nel seguito, dopo il testo della query, riportiamo il risultato che si ottiene con i dati delle relazioni.
SELECT * FROM modello; [1] SELECT nome, cc, a120kmh, urb, lit, ggc, nocasa, uso [2] FROM modello;NOME | CC | A12OKMH | URB | LIT | GGC | NOCASA | USO | ||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
126 | 652 | 6.8 | 5650 | 0 | 3 | utilipanda 750 l | 769 | 6.2 | 7414 | 0 | 3 | utili | cx 25 gti turbo | 2500 | 8.9 | 41052 | 0 | sportcroma td | 2445 | 6.3 | 8.4 | 25250 | 60 | 3 | lusso |
12 records selected.
Notiamo, al termine della relazione risultato, l'aggiunta di una riga che riporta il numero delle tuple che la compongono. Avvertiamo che questo avviene in SQL Oracle e che, da ora in poi, questa informazione non sarà inclusa. Ancora, si nota che gli allineamenti dei dati nelle colonne corrispondenti, seguono la regola per cui i valori numerici si collocano a destra, mentre quelli carattere a sinistra.
4.2 La lista di alcuni attributi
Nella forma più semplice, di seguito al comando SELECT, viene specificata una lista di attributi che hanno la funzione di "elencare" le
colonne che appariranno nel risultato. Un esempio di questo tipo è dato dalla query[3]
di cui viene riportato il risultato:
SELECT nome, nocasa [3] FROM modello;
NOME | NOCASA |
---|---|
126 | 3panda 750 l 3cx25 trd turbods 0cx 25 gti turbo 0croma tds 34.3 |
L'esclusione dei doppioni
Quando si vuole evitare che nella tabella risultato compaiano valori ripetuti, si ricorre all'uso della clausola DISTINCT
. Per ora limitiamoci a considerare il seguente esempio riservandoci in seguito di approfondire l'argomento:
SELECT DISTINCT uso [4] FROM modello;
USO |
---|
utilisportlussofstra4.4 |
L'intestazione dei risultati
La specificazione di una costante racchiusa tra doppi apici, sostituisce la costante con l'intestazione della relazione risultato. Un esempio di questo tipo, ripreso dalla query precedente, viene riportato di seguito:
SELECT DISTINCT uso "BAU" [5] FROM modello;
BAU |
---|
utilisportlussofstra4.5 |
La lista di costanti e le espressioni
La lista dei...
Valori al seguito di SELECT, si può comporre con espressioni complesse a piacere. Riservandoci di approfondire questo argomento nei prossimi capitoli, proponiamo un esempio in cui nella relazione risultato compare il prezzo in dollari delle auto ad un certo tasso di cambio. Questo risultato è stato ottenuto dal prodotto tra prezzo in lire e prezzo della divisa (ricordiamo che i valori originali sono espressi in migliaia di lire).