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COMMERCIO ELETTRONICO
E-commerce
Si intende un'attività di compravendita in cui tutte le fasi necessarie a portare a completamento la transazione, (comunicazione, scelta del prodotto, contratto, consegna, ecc.) sono effettuate utilizzando sistemi di comunicazione elettronica e un'infrastruttura di rete. (Business e Consumer)
Catena del valore
Quella che aggiunge valore vendendo dei prodotti trasformati e distribuiti dall'azienda.
Disintermediazione e reintermediazione
Nel normale processo della catena del valore abbiamo azienda produttrice e cliente, tra i quali troviamo una serie di intermediari.
Internet ha cambiato questi intermediari: inizialmente avevamo il produttore, il venditore/distributore, l'e-shop, il portale e il cliente. Questa modalità è stata modificata: oggi l'azienda va direttamente sul cliente, e questa azione si chiama disintermediazione.
In questa cosa abbiamo una serie di problemi, tra cui le lamentele di tutti gli intermediari.
Sia a livello alto, che a livello basso; un altro problema è quello della disoccupazione, perché se spariscono i negozi, le persone vengono licenziate; inoltre, l'azienda deve strutturarsi in maniera diversa, facendo tutto da sola; vediamo anche una ripartizione di tutte le responsabilità. In aggiunta, abbiamo la mancanza del contatto umano con il negoziante, quindi mancanza di consigli diretti e di cui mi fido, e anche la mancanza di contatto diretto con il prodotto, perché facendo tutto su internet non ho questo tipo di contatto. Dopo nasce la reintermediazione, nella quale nascono gli intermediari decisionali, ovvero quelli che mi aiutano a scegliere (uno dei problemi che c'era invece con la disintermediazione). Questi sono dei punti non legati all'azienda produttrice, quindi altri intermediari, persone che lo fanno per soldi, in maniera diretta o tramite la pubblicità, dove appunto ho queste persone che mi gestiscono (e-shop o portali).
Esempio: Per quanto riguarda Amazon, quello è un intermediario, perché non produce di per sé prodotti, ma vende prodotti di altri. Impatti sulle aziende Ottimizzazione e/o ridefinizione della catena del valore, soprattutto in certi ambiti come il turismo: una volta per fare un viaggio si andava in un'agenzia (intermediario), nella quale mi mostravano cataloghi tra i quali scegliere, con l'aiuto del dipendente dell'agenzia. Le agenzie erano specializzate, per cui si doveva scegliere anche tra diverse agenzie. Oggi è completamente diverso, si va da internet, dove direttamente si organizza il viaggio da soli, scelgo io tutto. Riduzione dei costi di transazione, proprio perché non c'è l'intermediario, che costava tanto. Riduzione delle asimmetrie informative, ovvero che le informazioni di chi vende sono quasi uguali a quelle di chi compra, al contrario di prima in cui erano molto diverse. Oggi chi vende sa poco di chi compra.più di quello che compra. Ridefinizione/nascita di nuovi modelli di business. - Ridefinizione delle attività di comunicazione e marketing. - Brick & mortar Il brick & mortar è il primo modello di spesa: la logica è quella di andare nel negozio a prendere le cose, quindi la spesa tradizionale. Esiste ancora ovviamente, è una spesa che fanno ancora tantissimi. Con internet questo ovviamente è cambiato, poiché abbiamo un supporto con internet, passivo o attivo: attivo quando ci si informa su vari acquisti, se vale la pena comprare quella cosa o meno, passivo tramite le pubblicità che mi arrivano. Il passaggio successivo è il click & mortar, che significa che clicco e prendo, tramite internet: questo sta diventando molto diffuso. Esempio: MediaWorld ha due listini, quello del negozio fisico, e quello online. Il prodotto però lo si ritira in negozio: per questo c'è un'integrazione tra negozio tradizionale eonline è che non è necessario avere sempre il prodotto in magazzino, ma solo quando un cliente lo ordina. Inoltre, evita problemi come il furto. Un'altra strategia è il click only, che permette di fare la spesa su internet e riceverla direttamente a casa. Alcune aziende, come Amazon, offrono anche la possibilità di ritirare il prodotto presso dei punti di ritiro.tradizionale, il commercio online, il commercio offline, l'integrazione di più canali di comunicazione e vendita, l'e-commerce in Asia e in Cina. Tuttavia, ci sono ancora limiti nel mercato dei vestiti, poiché molte persone desiderano provare i capi di abbigliamento prima di acquistarli.tradizionale e digitale, la multicanalità o la omniacanalità. Il nuovo consumatore è digitale ed esigenze nelle scelte. Inoltre, vuole fiducia, credibilità dell'azienda e del prodotto, tempo reale, ovvero che un cliente va e prende l'ultimo modello, trasparenza sia sulle condizioni (garanzia), ma anche sulle caratteristiche, rispetto, punta ad un equilibrio di potere, non volendo essere in una condizione di svantaggio, e questo può farlo, e infine sfrutta la comunità a tutti i livelli (informativi, contestativi, ecc.). Il 92% delle persone si fida degli earned media (passaparola o consigli ricevuti dagli amici o di familiari) più di qualsiasi altra forma di pubblicità. Le recensioni scritte da altre persone sono al secondo posto tra le fonti di informazione su un'azienda di cui si fidano maggiormente. SISTEMI INFORMATIVI (2) Il sistema informativo è un insieme di persone, apparecchiature (come computer) eApplicazioni (hardware, software e reti di comunicazione), processi (modo di fare le cose), dati e informazioni che permettono all'azienda di disporre delle informazioni necessarie al posto giusto e al momento giusto. Serve a soddisfare il fabbisogno informativo attribuendo a ogni centro decisionale le informazioni necessarie per operare. Questo supporta la raccolta dei dati, l'analisi, l'elaborazione, la memorizzazione e la diffusione delle informazioni, l'utilizzo e la condivisione di archivi comuni (database) da parte di più aree funzionali.
Livelli decisionali delle organizzazioni:
- Livello operativo, quelli che si occupano di attività operative, quindi gli operai, gli impiegati con delle mansioni operative.
- Livello manageriale, sono i capi che coordinano l'attività di quel livello operativo e prendono decisioni per le attività tattiche (cosa devo fare
- Crescita attraverso la creatività. Crisi di leadership.
- Crescita attraverso la direzione, inventano i direttori, e questo gli permette di fare una crescita. Crisi di autonomia.
- Crescita attraverso la delega, criteri in base ai quali posso delegare. Crisi di controllo.
- Crescita attraverso il coordinamento. Crisi di burocrazia.
- Crescita attraverso la collaborazione. Il Sistema Informativo è diverso in tutte le fasi.
- Iniziazione: fase in cui si spende poco.
- Contagio: la spesa va alle stelle, perché tutti vogliono fare tutto.
- Controllo: capire cosa bisogna fare razionalmente.
- Maturità: spesa sotto controllo.
- Sistemi a
supporto dell'attività operativa (EDP Electronic Data Processing o TPS Trasnsaction processing system).
Obiettivo: automazione.
Progettati per supportare e possibilmente automatizzare le attività operative (ripetitive e standardizzabili es. attività di contabilizzazione delle fatture).
2. Sistemi direzionali (DSS Decision Support System).
Obiettivo: fornire informazione.
Progettati per raccogliere e fornire informazioni per supportare le attività decisionali del management (es. decisioni sulle azioni commerciali da avviare, su nuovi prodotti).
La disciplina dei Sistemi Informativi
Si interessa dello studio dell'informazione come fattore di produzione (società dell'informazione).
- Area interdisciplinare principalmente risultante dell'intersezione dell'Economia Aziendale e della Scienza dell'Informazione con richiami anche ad altre scienze sociali tra le quali il Diritto (es. alla protezione dei dati, diritto d'autore)
e la Psicologia (es. sviluppo di nuove inter)