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INFORMATICA: I GRAFICI

LEZIONE 21 mercoledì 14 ottobre 2020

mercoledì 14 ottobre 2020

mercoledì 14 ottobre 2020

Mi permette di mettere un titolo, un sottotitolo, il nome dell'asse x e quello dell'asse y. Posso anche decidere di inserire delle griglie o delle leggende in diversi punti. Posso rappresentare 1 o più variabili, come vediamo la variabile x è una variabile di raggruppamento in cui abbiamo 4 gruppi (condizione A, B ecc) e posso inserire le frequenze per ogni uno dei gruppi. Quelle che vediamo sono frequenze assolute (es: numero assoluto di soggetti) posso anche trasformare le frequenze in percentuale (è uguale). La frequenza percentuale la calcolo facendo la frequenza assoluta diviso il numero di soggetti x 100. Per fare le frequenze relative dovremo dividere ogni cella per la somma totale di tutte le celle! Un altro modo per fare la frequenza percentuale è quello di moltiplicare le frequenze relative x 100. Si può fare quindi

frequenza assoluta, frequenza relativa ofrequenza percentuale. Questo però solo se abbiamo una variabile di questo tipo, ovveroqualitativa che esprime una qualità, dei diversi gruppi.

Quando diamo fine, abbiamo il nostrografico che possiamo ingrandire,modificare, spostare, copiare, incollareecc. Se trasportiamo questo grafico suword rimane un grafico di excel ecliccandoci sopra (da word) ci si apriràexcel e potremo modificarlo. Possiamoperò anche copiarlo ed incollarlo comeimmagine, in questo caso non saràovviamente modificabile.

Si poi clicchiamo sul grafico possiamoandare a modificare il suo formato:colore, titolo, asse, griglia, legenda ecc.4 mercoledì 14 ottobre 2020Si possono cambiare anche ibordi cliccando sui rettangoli.O il colore. Importante! Possiamo cambiare anchel’asse, Y o X, in base al tipo di dati cheabbiamo. Possiamo riscalare l’asse, peresempio passare da 0 a 60 a 0 a 100). Puòessere utile certe volte cambiare

la scalada scala lineare a non lineare, per esempioin medicina la scala più usata è quella logaritmica: le distanze fra una riga e l'altra non sono più le unità ma le unità logaritmiche, su una scala da 0 a 10 quindi: 0 sarà 1, 1 sarà 10, 2 sarà 100, 3 sarà 100 ecc. questo è utile quando in un grafico dobbiamo mettere tantissimi dati, se ne ab abbiamo solo 10 ok, ma se ne abbiamo 1000 con una scala lineare non riusciremo a farli vedere bene: dobbiamo farla logaritmica!

mercoledì 14 ottobre 2020

Qui possiamo mettere le linee di tendenza —> come va il valore medio delle condizioni blu e come va il valore medio delle condizioni verdi. Ma li vedremo meglio dopo.

Possiamo aggiungere anche delle barre d'errore.

Utilizziamo un grafico a barre per rappresentare una media e la deviazione standard. Questo tipo di parametri li calcoliamo quando abbiamo delle variabili numeriche. Per esempio in esami di laboratorio, abbiamo

100 pazienti, possiamo calcolare la media e la deviazione standard. Quando abbiamo una serie di dati e dobbiamo riportare i dati all'esterno, non possiamo riportare i valori di ogni singolo soggetto perché sarebbero troppi e soprattutto chi legge non riuscirebbe a capire l'andamento di una determinata variabile nel nostro gruppo di soggetti. Si calcolano quindi dei parametri che, con pochi numeri, ti danno un'idea di come questi dati sono distribuiti. Nel specifico calcoleremo dei parametri di tendenza centrale (cioè come va più o meno in mezzo) e dei dati di dispersione (cioè come si disperdono i nostri dati). I parametri di tendenza centrale sono la media e la mediana (vedi slide lez 1). La media è la media aritmetica dei dati: prendiamo tutti i valori, li sommiamo e li dividiamo per n. La mediana è quel valore per cui il 50% dei valori è sotto e l'altro 50% dei valori è sopra. Non è detto che media e mediana siano.uguali.Per quanto riguarda la dispersione, parleremo dei percentili e di deviazione standard (ci dice quanto sono dispersi i nostri valori). Possiamo rappresentare le medie con delle barre e le deviazioni standard come delle barre d'errore delle barre delle medie: Vediamo nella foto che abbiamo 2 condizioni (media e deviazione standard), per rappresentare in valori medi basterà che selezioni le due colonne e mi appare la media come la barra (ora la barra rappresenta la media e non la frequenza come prima). 6 mercoledì 14 ottobre 2020 Qui possiamo mettere le linee di tendenza —> come va il valore medio delle condizioni blu e come va il valore medio delle condizioni verdi. Ma li vedremo meglio dopo. Possiamo aggiungere anche delle barre d'errore. Utilizziamo un grafico a barre per rappresentare una media e la deviazione standard. Questo tipo di parametri li calcoliamo quando abbiamo delle variabili numeriche. Per esempio in esami di laboratorio, abbiamo 100 pazienti, possiamocalcolare la media e la deviazione standard. Quando abbiamo una serie di dati e dobbiamo riportarli all'esterno, non possiamo riportare i valori di ogni singolo soggetto perché sarebbero troppi e soprattutto chi legge non riuscirebbe a capire l'andamento di una determinata variabile nel nostro gruppo di soggetti. Si calcolano quindi dei parametri che, con pochi numeri, ti danno un'idea di come questi dati sono distribuiti. Nel specifico calcoleremo dei parametri di tendenza centrale (cioè come va più o meno in mezzo) e dei dati di dispersione (cioè come si disperdono i nostri dati). I parametri di tendenza centrale sono la media e la mediana (vedi slide lez 1). La media è la media aritmetica dei dati: prendiamo tutti i valori, li sommiamo e li dividiamo per n. La mediana è quel valore per cui il 50% dei valori è sotto e l'altro 50% dei valori è sopra. Non è detto che media e mediana siano uguali. Per quantoriguarda la dispersione, parleremo dei percentili e di deviazione standard (ci dice quanto sono dispersi i nostri valori). Possiamo rappresentare le medie con delle barre e le deviazioni standard come delle barre d'errore delle barre delle medie: Vediamo nella foto che abbiamo 2 condizioni (media e deviazione standard), per rappresentare in valori medi basterà che selezioni le due colonne e mi appare la media come la barra (ora la barra rappresenta la media e non la frequenza come prima). 6 mercoledì 14 ottobre 2020 Qui possiamo mettere le linee di tendenza —> come va il valore medio delle condizioni blu e come va il valore medio delle condizioni verdi. Ma li vedremo meglio dopo. Possiamo aggiungere anche delle barre d'errore. Utilizziamo un grafico a barre per rappresentare una media e la deviazione standard. Questo tipo di parametri li calcoliamo quando abbiamo delle variabili numeriche. Per esempio in esami di laboratorio, abbiamo 100 pazienti, possiamo calcolare lapossiamo calcolare la deviazione standard. La deviazione standard è una misura di quanto i dati si discostano dalla media. Più la deviazione standard è alta, più i dati sono dispersi intorno alla media. Per calcolare la deviazione standard, dobbiamo prima calcolare la varianza. La varianza è la media dei quadrati delle differenze tra ciascun dato e la media. Successivamente, la deviazione standard è la radice quadrata della varianza. Utilizzando i tag HTML, possiamo formattare il testo in questo modo:

Media e deviazione standard. Quando abbiamo una serie di dati e dobbiamo riportare i dati all'esterno, non possiamo riportare i valori di ogni singolo soggetto perché sarebbero troppi e soprattutto chi legge non riuscirebbe a capire l'andamento di una determinata variabile nel nostro gruppo di soggetti. Si calcolano quindi dei parametri che, con pochi numeri, ti danno un'idea di come questi dati sono distribuiti. Nel specifico calcoleremo dei parametri di tendenza centrale (cioè come va più o meno in mezzo) e dei dati di dispersione (cioè come si disperdono i nostri dati).

I parametri di tendenza centrale sono la media e la mediana. La media è la media aritmetica dei dati: prendiamo tutti i valori, li sommiamo e li dividiamo per n. La mediana è quel valore per cui il 50% dei valori è sotto e l'altro 50% dei valori è sopra. Non è detto che media e mediana siano uguali.

Per quanto riguarda la dispersione, possiamo calcolare la deviazione standard. La deviazione standard è una misura di quanto i dati si discostano dalla media. Più la deviazione standard è alta, più i dati sono dispersi intorno alla media.

Per calcolare la deviazione standard, dobbiamo prima calcolare la varianza. La varianza è la media dei quadrati delle differenze tra ciascun dato e la media. Successivamente, la deviazione standard è la radice quadrata della varianza.

Parleremo dei percentili e di deviazione standard (ci dice quanto sono dispersi i nostri valori). Possiamo rappresentare le medie con delle barre e le deviazioni standard come delle barre d'errore delle barre delle medie: Vediamo nella foto che abbiamo 2 condizioni (media e deviazione standard), per rappresentare in valori medi basterà che selezioni le due colonne e mi appare la media come la barra (ora la barra rappresenta la media e non la frequenza come prima).

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Qui possiamo mettere le linee di tendenza -> come va il valore medio delle condizioni blu e come va il valore medio delle condizioni verdi. Ma li vedremo meglio dopo.

Possiamo aggiungere anche delle barre d'errore.

Utilizziamo un grafico a barre per rappresentare una media e la deviazione standard. Questo tipo di parametri li calcoliamo quando abbiamo delle variabili numeriche. Per esempio in esami di laboratorio, abbiamo 100 pazienti, possiamo calcolare la media e la deviazione standard.

Quando abbiamo una serie di dati e dobbiamo riportarli all'esterno, non possiamo riportare i valori di ogni singolo soggetto perché sarebbero troppi e soprattutto chi legge non riuscirebbe a capire l'andamento di una determinata variabile nel nostro gruppo di soggetti. Si calcolano quindi dei parametri che, con pochi numeri, ti danno un'idea di come questi dati sono distribuiti. Nel specifico calcoleremo dei parametri di tendenza centrale (cioè come va più o meno in mezzo) e dei dati di dispersione (cioè come si disperdono i nostri dati). I parametri di tendenza centrale sono la media e la mediana (vedi slide lez 1). La media è la media aritmetica dei dati: prendiamo tutti i valori, li sommiamo e li dividiamo per n. La mediana è quel valore per cui il 50% dei valori è sotto e l'altro 50% dei valori è sopra. Non è detto che media e mediana siano uguali. Per quanto riguarda la dispersione, parleremo dei...za) e la deviazione standard come la barra dell'errore (che rappresenta la dispersione dei valori intorno alla media).
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Publisher
A.A. 2020-2021
67 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elenaG29 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Goldoni Matteo.