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DOLORE ADDOMINALE e/o DURANTE LA MINZIONE:
• Sede, intensità, irradiazione
• Modalità di insorgenza, durata e regressione con la minzione
CORRELAZIONE CON CONDIZIONI PATOLOGICHE:
• Alterazioni motorie e cognitive (malattie degenerative delle articolazioni) che possono
compromettere l’autonomia del paziente sotto tutti i punti di vista
• Patologie neurologiche
• Disturbi ostruttivi sistema urinario (calcoli, neoplasie)
• Infezioni delle vie urinarie (uretrite, cistite, nefrite)
• Insufficienza renale acuta e cronica 57
SEGNI E SINTOMI DI ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE URINARIA
SEGNI e DESCRIZIONE
SINTOMI
OLIGURIA Riduzione della produzione di urina: quantità prodotta < 500 ml nelle 24 ore.
Tra le cause vi sono: ipotensione arteriosa dovuta ad es. ad emorragia
massiva, la disidratazione, le lesioni glomerulari o a carico dei tubuli renali, …
Si può verificare anche quando aumentano le perdite di liquidi attraverso altre vie (ad es.
per diarrea e/o vomito), stati febbrili con deplezione idrica durante gli episodi di
sudorazione profusa, …
ANURIA Riduzione della produzione di urina: quantità prodotta < 50 ml nelle 24 ore.
Tra le cause vi sono: ipotensione arteriosa dovuta ad es. ad emorragia
massiva, la disidratazione, le lesioni glomerulari o a carico dei tubuli renali, …
POLIURIA Produzione di urine > 3000 ml/24 ore.
Può essere determinata da due cause: la presenza di soluti non riassorbibili nelle urine
(es. mannitolo, urea, glucosio, …) e l’aumento dell’escrezione di acqua con le urine.
NICTURIA Incremento della produzione notturna di urina con conseguente aumento della frequenza
minzionale nelle ore di sonno.
È conseguente a una ridotta capacità di concentrazione delle urine, all'aumento dei liquidi
ingeriti e all'assunzione prima del sonno di bevande contenenti caffeina, che hanno
proprietà diuretiche. È frequente nei pazienti che hanno problemi ostruttivi (es. ipertrofia
prostatica) o affetti da scompenso cardiaco e con edemi declivi. La posi- zione supina evita
la raccolta di liquidi nelle parti declivi.
DISURIA Indica difficoltà alla minzione.
La diffcoltà può originare da fenomeni irritativi della mucosa urinaria (es.cistite, uretrite,
vulvo-vaginiti) o da un ostacolo al deflusso urinario (es. ipertrofia prostatica, ostruzione
parziale dell'uretra)
STRANGURIA Minzione dolorosa che spesso arresta l’atto della minzione.
Questa manifestazione è frequente nei pazienti affetti da infezioni delle basse vie urinarie:
il passaggio delle urine sulle mucose infiammate provoca dolore.
Può essere associata a tenesmo.
TENESMO Necessità di mingere continua al termine della minzione, a cui fa seguito l’emissione di
poche gocce di urina.
La causa è la contrazione prolungata e dolorosa del muscolo detrusore della vescica.
URGENZA Stimolo alla minzione insopprimibile e indifferibile che può determinare la perdita
MINZIONALE o involontaria di urine.
MINZIONE Può essere causata dall’infiammazione dell'uretra o della vescica (es. infezioni urinarie),
IMPERIOSA dall'ipertrofia del muscolo detrusore, dalla perdita di tono dei muscoli perineali (es.
invecchiamento, dopo il parto) e può presentarsi in situazioni di stress emotivo.
EMATURIA Presenza di sangue nelle urine (macroematuria: se il sangue è visibile a occhio nudo e vi è
la presenza di coaguli; microematuria: quando non è rilevabile all’ispezione visiva e si
evidenzia solo con esami in laboratorio).
La presenza di globuli rossi, in base alla quantità, cambia il colore delle urine da giallo
chiaro a giallo scuro e ambrato, a rosa o a rosso vivo. Le principali cause sono le patologie
che determinano la lesione dei tessuti degli organi dell'apparato urinario (es.
glomerulonefriti acute), le infezioni del tratto urinario (es. cistiti), i traumi addominali, le
neoplasie del tratto uro-genitale e le lesioni della mucosa urinaria causata dalla
progressione dei calcoli renali lungo le vie urinarie. È frequente dopo interventi chirurgici
del tratto urinario e della prostata e può presentarsi nei pazienti portatori di catetere
vescicale (per trazione o mal posizionamento del dispositivo). Bisogna porre attenzione a
non confondere l'ematuria con la contaminazione delle urine con sangue mestruale. 58
PROTEINURIA Presenza nelle urine di quantità di proteine totali > 150 mg/die.
Ogni individuo elimina giornalmente nelle urine circa 150 mg/die di proteine totali e meno
di 30 mg/die di albumina. La presenza di quantità maggiori può essere segno di danno
renale con aumentata filtrazione (es. glomerulonefriti) o di produzione di proteine
anomale non riassorbibili a livello tubulare come nel mieloma multiplo o nei linfomi.
BATTERIURIA Batteriuria: Presenza di batteri nelle urine.
e PIURIA Il tratto urinario, ad eccezione del meato uretrale, è di norma sterile. Quando i
microrganismi presenti nell'area perineale attraversano il meato e raggiungono l'uretra
può instaurarsi un'infezione delle vie urinarie (UTI). La batteriuria può essere
accompagnata da Piuria (presenza di pus). Il pus, composto dai prodotti finali della risposta
immunitaria all’infezione (microrganismi e globuli bianchi) rende le urine torbide,
opalescenti e nella parte dei casi maleodoranti.
POLLACHIURIA Aumento della frequenza delle minzioni (circa ad intervalli < 2 ore) con emissione di piccole
quantità di urina.
È correlata alle infezioni delle basse vie urinarie, all'ipertrofia prostatica benigna e in
genere è presente in gravidanza e nelle persone obese, a causa delia spinta meccanica dei
visceri sulla vescica.
DISTENSIONE Ingrandimento anormale della vescica, determinata dall’incapacità di eliminare le urine,
VESCICALE che di conseguenza si accumulano in vescica.
La sua insorgenza può essere graduale, se accompagnata da incompleto svuotamento
della vescica con la minzione, e rimanere silente sino a quando il paziente non avverte il
senso di pienezza in regione sovrapubica, di compressione e di dolore tipici della
distensione acuta.
La distensione vescicale è correlata a ostruzione delle vie urinarie (es. neoplasie
prostatiche, calcolosi renali) e a lesioni del primo motoneurone (es. sclerosi multipla,
traumi del midollo vertebrale); si può riscontrare quando rimane a lungo piegato il tubo
del catetere vescicale o quando il lume è ostruito da cristalli, cellule di sfaldamento o da
coaguli di sangue.
ESITAZIONE Difficoltà ad iniziare la minzione (tipica di ipertrofia prostatica benigna)
Accertamento della funzione urinaria - 2. ESAME OBIETTIVO
ISPEZIONE
• →
MUCOSE (idratazione) ci fa capire se la cute è idratata o meno
• →
CUTE (turgore) ci fa capire se la cute è idratata o meno
• →
PERINEO (eruzioni cutanee, vesciche e/o ulcerazioni) zona perineale da ispezionare
sempre, soprattutto con pazienti incontinenti, in quanto un’igiene non corretta potrebbe
provocare infiammazioni, infezioni, lesioni da decubito, …
• MEATO URETRALE (presenza di secrezioni, infiammazione, lesioni)
• ADDOME (in caso di vescica distesa vi è tumefazione o curvatura convessa in zona ipogastrica)
PERCUSSIONE
• Addome (la vescica con almeno 150 ml di urina produce un suono ottuso)
PALPAZIONE
• Addome
Una vescica distesa con volume di urina >200 ml emerge sopra la
sinfisi pubica, sulla linea mediana dell’addome, fino all’ombelico.
Alla palpazione si apprezzano i margini lisci e arrotondati della
vescica e la procedura potrebbe stimolare il paziente ad urinare e/o
provocare dolore. 59
Accertamento della funzione urinaria - 3. ACCERTAMENTO DELLE URINE
✓ Entrate e uscite
✓ Caratteristiche dell’urina
٭Accertamento della funzione urinaria - 4. PROCEDURE DIAGNOSTICHE
Procedure strumentali:
→ Urografia: radiografia dell’apparato urinario cmc.
→ Cistoscopia: esame endoscopico della vescica e
dell’uretra che consente prelievi bioptici e/o manovre
chirurgiche. 60
→ Uro-flussimetria: esame funzionale, non invasivo,
che valuta la velocità del flusso urinario
→ Ecografia renale e pelvica: valutazione morfologica
e sede di reni e vescica per individuare masse, calcoli
o edemi
Esami delle urine:
→
Esame chimico-fisico estemporaneo Fornisce informazioni riguardo le caratteristiche chimico
fisiche e microscopiche dell’urina
✓ Campione pulito
✓ Contenitore di raccolta pulito
✓ Prima minzione mattutina da pappagallo, padella o dalla sacca di raccolta delle urine
✓ Esaminato entro 2 ore dalla raccolta
✓ Per uno screening immediato si possono utilizzare le strisce reagenti
✓ Se la paziente ha le mestruazioni segnalarlo al laboratorio
→
Urinocoltura Fornisce informazioni riguardo la presenza di microrganismi nelle urine e indica gli
antibiotici efficaci per il trattamento
✓ Campione pulito/quanto più possibile non contaminato nella raccolta
✓ Contenitore di raccolta sterile
✓ Eseguito dopo igiene perineale
✓ Da mitto intermedio
✓ Raccolto direttamente dal contenitore
✓ Raccolto prima di iniziare terapia antibiotica
✓ Esaminato subito dopo la raccolta
✓ Se la paziente ha le mestruazioni segnalarlo al laboratorio
→
Raccolta di campioni di urina ad intervalli Per valutare livelli di ormoni (cortisolo), clearance
della creatinina e quantità di proteine
✓ Il periodo di raccolta varia da 2,12 e 24 ore
✓ Urina raccolta in un contenitore pulito e poi trasferita in apposite provette con conservanti
✓ Ogni minzione deve essere raccolta sempre nello stesso contenitore
→
Prelievo da catetere vescicale Prelievo da CV tramite tecnica asettica di un campione sterile di
urina per valutare la presenza di microrganismi ed identificare la terapia antibiotica adeguata
Diagnosi infermieristiche
ESEMPI…
• Incontinenza urinaria da stress correlata a…; 61
• Rischio di infezione delle vie urinarie correlato a…;
• Incontinenza urinaria da urgenza correlata a…;
INCONTINENZA URINARIA
TIPOLOGIA CARATTERISTICHE CAUSE
DA STRESS/ Perdita involontaria di Indebolimento muscolatura del
DA SFORZO urina durante uno pavimento pelvico secondaria ad
starnuto, un colpo di tosse interventi chirurgici alla pelvi,
o uno sforzo fisico senza gravidanza
contrazione vescicale
DA URGENZA Perdita involontaria di Malattie infiammatorie vescicali,
urina accompagnata o calcolosi, neoplasie pelviche, lesioni
preceduta da urgenza del SNC che comportano iperattività
minzionale detrusoriale (che provoca continua
c