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MOVIMENTO VOLONTARIO

 Meccanismi automatici e riflessi importanza determinante nella conduzione e nella

regolazione del movimento

 Motricità volontaria controllata e richiede all’uomo un certo grado di attenzione e

controllo.

 Movimenti volontari sono impegnativi sotto l’aspetto sia condizionale che coordinativo e

dispendiosi dal punto di vista energetico specie se eseguite le prime volte. Quando fai

processo nuovo bisogna capire quantità di stimolo e di recupero.

 Motricità volontaria primi tentativi di apprendere nuovi movimenti si possono trovare a

tutte le età

Con uso di un’immagine IDEOMOTORIA =abbozzare esercizio provare senza avere

strumenti da utilizzare.

-Età evolutiva = schemi motori di base come rotolare strisciare camminare.

-Fanciullo= schemi motori di base come correre andare in bicicletta, pattinare sciare

-Adolescente= apprende gesti fondamentali individuali degli sport

-Adulto = la motricità volontaria eseguire gesto che nel corso della vita non ha mai affrontato o

dedicato

-Anziano=perde automatismi legati a movimenti conosciuti e per ragioni di tipo utlitaristico deve

riapprendere un determinato movimento.

 ELABORAZIONE CONTROLLATA = quel meccanismo di scelta e di controllo e tipico di

gesti nuovi o poco conosciuti e praticati che caratterizza i momenti di apprendimento ove i

gesti appaiono impacciati, poco fluidi, a un ritmo lento, senza giusta scelta di tempo (=

coordinazione grezza) noi dobbiamo far transitare la sua motricità dentro questi contenuti

se non si lavora su elaborazione controllata ma su attività motoria di tipo automatico.

Se mi baso su tipo automatico mi baso su uno schema motorio già preesistente portando fuori

qualcosa per fare meno fatica possibile.

 CONTROLLO E PADRONANZA del movimento incominciano con la motricità volontaria

che lascia il posto prima integrandosi e poi via via diminuendo in maniera sensibile alla

motricità automatizzata.

Apprendimento motricità volontaria più sono qualitativo li riuscirò a lasciare spazio alla motricità

automatizzata. Quando ho automatizzato gesto qualitativo ne posso aggiungere altri sempre più

articolati e complessi.

Importante= elaborazione del gesto non abbandonarla nel tempo ma continuare a farla fare così

che possa diventare un automatismo per far si che rimanga tale se no si rischia di dimenticare

reversibilmente= memorizzata di tipo qualitativo riuscendo a riprenderla.

 Shift motorio= fase in cui ci sono abilità apprese e le utilizzo per poterle transitare su altri

elementi più si lavora sui fondamentali più si riesce ad adattare molti altri gesti.

 PROGRAMMI MOTORIO O PATTER è una completa automatizzazione del movimento

compongono la cosiddetta memoria chinestesica o procedurale che si dimentica con minor

facilità rispetto a quella dichiarativa. Ogni movimento volontario per essere utilizzato deve

essere frutto di una elaborazione mentale alla rappresentazione del movimento il quale

precede l’esecuzione dello stesso. Rappresentato a forma ed immagine ciò che si ha in

mente definendo ciò che funziona o non funziona

Affinchè Movimento volontario sia ben identificata questo processo avvenga sono necessari tre

momenti:

1. Raccolta delle informazioni dell’ambiente dalla superficie e dall’interno del corpo rese

possibili dalla funzionalità degli analizzatori sensoriali

2. Elaborazione mentale delle informazioni e integrazione delle informazioni e integrazioni già

presenti nella memoria chinestesica con la successiva scelta del programma di movimento

o schema ideo motorio

3. Fase esecutiva vera e propria del movimento che avviene quando si è stabilito il

programma impulsi nervosi vengono trasmessi ai centri corticali alla muscolatura del nostro

corpo che ci consente di muoverci

GLI ANALIZZATORI SENSORIALI

Apprendimento non solo fatto strutturale ma anche funzionale con controllo del sistema nervoso.

Analizzatori sensoriali in più vie di informazioni ovvero specializzazioni.

 vie esterocettive = sensibilità visiva uditiva tattile olfattiva e gustativa (ultime due non sono

influenti sull’aspetto motorio)

 vie propiocettive = che inviano informazioni sul tono muscolare grado di ampiezza

articolare e sulle condizioni generali di equilibrio tra i segmenti corporei e del corpo rispetto

all’ambiente

 vie enterocettive= inviano sensazioni profonde delle sensibilità dolorifica, del senso di

benessere o malessere, dei bisogni primari legati alla fame ed alla sete, della sensibilità

proveniente dalla muscolatura liscia degli organi interni.

VIE ESTEROCETIVE

I sensi analisi dei cambiamenti ambientali

recettori: -chemiocettori

-meccanocettori

-termocettori

-fotocettori(luce)

-nociocettori (dolore)

Chemiocettori= gusto(apparato gustativo) olfatto(apparato olfattivo)

Meccanorecettori= udito

tatto corpuscoli di Meissner (pressione polpastrelli, pianta dei piedi, labbra)

Ruffini (meno sensibili)

Pacini( nei tendini ,articolazioni e sono sensibili solo a forte stimolazione)

equilibrio (apparato vestibolare) 1 statico (utricolo e saculo)

2 dinamico (canali semicircolari)

Fotocettori = vista 1cornea e cristallino

2 retina

Altro= dolore, temperatura, accelerazione, kinesthetic

ANALIZZATORE PROPIOCETTIVO CINESTETICO

Propriocettiva= da proprio dall’interno del corpo

Ci informa del grado di apertura/chiusura delle articolazioni del grado di apertura/ chiusura delle

articolazioni, del grado di contrazione / rilasciamento muscolare nonché orientamento del nostro

corpo nello spazio in situazioni statiche

Cinestetica: ci trasmette stesse informazioni, ma legate ad una situazione dinamica e quindi ci dà il

senso muscolare ed articolare del movimento.

Propriocezione = una varia combinazione di input provenienti da diversi recettori che devono

essere integrati dal sistema nervoso centrale e che vengono coinvolti quando il movimento è attivo

e condotto direttamente dal soggetto ✓

I recettori della sensibilità cinestetica sono sostanzialmente quattro: fusi neuromuscolari;

✓ organi muscolo-

tendinei di Golgi; ✓ propriocettori

vestibolari; ✓ propriocettori articolari.

Fusi neuromuscolari sincronizzati con le situazioni di allungamento e stiramento e ci trasmettono

informazioni sul grado di allungamento o di concentrazioni della muscolatura.

Motricità volontaria con struttura fusi neuromuscolari da delle risposte su allungamento e

contrazione muscolare.

 apparato vestibolare è un vero e proprio organo di senso propriocettivo situato

nell’orecchio interno ed è composto dalla coclea e dal labirinto vestibolare che, con le sue

tre parti: canali semicircolari, utricolo e sacculo; ci permette di rilevare la posizione del

capo nello spazio, rispetto al tronco e le variazioni di orientamento spaziale del capo

rispetto alla forza di gravità consentendoci di reagire prontamente alle perdite di equilibrio

(Infatti ad ogni movimento del capo il liquido contenuto nei canali semicircolari si muove ed

attiva le cellule ciliate che trasmettono l'informazione ai nuclei vestibolari i quali, a loro volta

attraverso la via extrapiramidale vestibolo-spinale, attivano i circuiti spinali).

 Propriocettori articolari sono le terminazioni di Ruffini(sensibili a movimento)ed i

corpuscoli di Pacini (sensibili ala posizione). Si trovano nelle capsule articolari ed inviano

informazioni sul senso di posizione, sul grado di apertura/chiusura delle articolazioni e sulla

direzione di movimento degli arti.

La propriocezione include una varia combinazione di INPUT provenienti da diversi recettori,

che devono essere integrati dal sistema nervoso centrale e che vengono coinvolti quando il

movimento è attivo e condotto direttamente dal soggetto.

MOTRICITA’ VOLONTARIA A livello neurofisiologico le modalità di trasmissione delle

informazioni alla corteccia avviene attraverso gli assoni dei nervi afferenti primari e le vie spinali

della sensibilità somato-sensoriale tattile e cinestetica. La dimensione degli assoni afferenti

primari è differenziata a seconda del tipo di sensibilità trasmessa a cui fa riscontro una diversa

velocità di conduzione degli stimoli.

 I meccanocettori cutanei hanno invece assoni sensoriali di tipo A-beta (di diametro

inferiore agli A-alfa) e conducono impulsi afferenti ad una velocità intermedia pari a 35-75

m/sec.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marti20 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodologia del movimento umano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Michielon Giovanni.