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PATOGENESI: PERIODO INCUBAZIONE 1-3 GG

Le particelle virali in questo periodo raggiungono le prime vie respiratorie, si attaccano alle cellule colonnari dell'epitelio, penetrano si replicano e poi causano la morte della cellula. Il processo infiammatorio si estende poi alla mucosa nasale e faringea fino alla laringe, trachea, bronchi con desquamazione delle cellule epiteliali ed infiltrazione linfociti e monoliti.

SORGENTE INFEZIONE: individui colpiti da forme di diversa intensità.

TRASMISSIONE: via aerea. Il contagio avviene per goccioline di secrezione cariche di virus espulse con lo starnuto ed i colpi di tosse. La trasmissione può avvenire anche con le mani contaminate dalle secrezioni.

INGRESSO E LOCALIZZAZIONE: mucose respiratorie.

ESORDIO BRUSCO: sensazione di freddo, febbre, cefalea e senso di prostrazione. Si ha una sintomatologia generale ed una respiratoria. Nella sintomatologia generale si verificano episodi di febbre, cefalea, dolori muscolari mentre nella

sintomatologiarespiratoria si ha un'intensa infiammazione di tutte le vie respiratorie. Negli adulti è frequente la comparsa di dolori muscolari ed ossei, scarso appetito, nausea e vomito ed infine diarrea. La sintomatologia acuta scompare in 3-6 giorni ma lascia un prolungato senso di debolezza per 1-2 settimane. Il decorso è benigno ma può causare delle complicanze come delle otiti medie nei bambini, bronchiti e polmoniti sia nei bambini che negli anziani. Può causare scompenso in cardiopatici cronici, soggetti asmatici, broncopatici cronici, fibrosi polmonare cronica, glomerulonefrite cronica e diabetici. Nel caso in cui venga contratta da una donna gravida nella seconda metà della gravidanza c'è un rischio elevato che si verifichi una bronco-polmonite grave. In corso di pandemie si registrano una maggiore incidenza di aborti. ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI: Isolamento del virus dalle secrezioni nasofaringee raccolte con tampone o per aspirazione.

dall’escreato. Sono disponibili test diagnostici per l’identificazione degli antigeni influenzali A e B nelle secrezioni nasofaringee. L’infezione può essere diagnosticata anche mediante dimostrazione di un aumento significativo del titolo IgG specifiche in fase di convalescenza rispetto a quello riscontrato in fase acuta.

I virus influenzali fanno parte della CLASSE PRIMA di notifica: malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché soggette al Regolamento sanitario internazionale o perché rivestono particolare interesse.

-ISOLAMENTO NON PRATICABILE;

-NESSUNA DISINFEZIONE CONCOMITANTE;

-NESSUNA QUARANTENA.

I virus influenzali sono notevolmente labili di fronte ad agenti chimici e fisici dell’ambiente infatti vengono inattivati dai raggi ultravioletti della luce solare e dal calore moderato circa 56°C per pochi minuti.

I virus sono in grado di persistere per ore in situazioni di freddo e di bassa umidità.

VACCINI

DISPONIBILI:

  • Vaccini virus inattivati (formolo o raggi UV)
  • Vaccini split (particelle virali disgregate e purificate)
  • Vaccini a subunità (HA e NA)
  • Vaccini vivi attenuati (LAIV)

Per la prima vaccinazione dei bambini si somministrano per via intramuscolare 2 dosi a distanza di un mese l'una dall'altra mentre una sola dose per le vaccinazioni successive.

La vaccinazione è consigliata nei mesi di ottobre-novembre.

Le reazioni avverse con i vaccini interi: più del 10% dei vaccinati, dolore, eritema e gonfiore nella sede di iniezione (di solito sono reazioni sistemiche).

Le reazioni avverse diminuiscono con i vaccini split e a subunità.

MENINGITI

Le meningiti possono essere virali o batteriche.

La meningite è una sindrome clinica diffusa e il numero di decessi è notevolmente inferiore a quello delle meningiti batteriche.

autunnoparotite (tardo inverno)

herpesvirus (herpes simplex e varicella zoster)

morbillo

influenza virus

arbovirus (es. West Nile, tarda estate primo autunno)

PERSONE A RISCHIO: chiunque, bambini età inferiore ai 5 anni, immunodepressi (chemioterapia e trapiantati)

PATOGENESI:

Esordio brusco con febbre e sintomi di interessamento meningeo

La malattia sintomatica solo di rado oltrepassa i 10 giorni di durata

Si possono avere episodi transitori di paresi e manifestazioni encefaliche mentre la paralisi è un evento raro

La guarigione di solito è completa.

Rientrano nella seconda classe: malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili interventi di controllo.

-Segnalazione all'autorità sanitaria da parte del medico entro 2 giorni dall'osservazione del caso;

-isolamento e applicazione di precauzioni enteriche per 7 giorni successivi all'esordio della malattia se dalla diagnosi non si sa se è stata causata da un enterovirus o un altro virus

non enterico; - Disinfezione continua, nessuna precauzione differente dalle normali norme igieniche; - Quarantena non richiesta. MENINGITI BATTERICHE: sono meno diffuse e possono causare la morte e forti disabilità. I 3 batteri responsabili delle meningiti sono: 1) NEISSERIA MENINGITIDIS (MENINGOCOCCO) - Gram negativo - Diplococco con due subunità che combaciano - Immobile - Asporigeno All'esterno della membrana cellulare ha un involucro polisaccaridico che forma una capsula. Questo complesso polisaccaridico è sede di antigeni di superficie gruppo-specifici. Sulla base degli antigeni polisaccaridici di superficie si distinguono in 13 gruppi sierologici. I sierogruppi sono A, B, C, Y, W-135. Nei vaccini ritroviamo il sierogruppo B nel primo e i sierogruppi A, C, Y, W135 nel secondo. La resistenza dei meningococchi è molto scarsa. Oltre a possedere enzimi automatici che ne determinano una rapida dissoluzione, vengono facilmente distrutti dal calore (in pochi minuti a 50°C), dal distaccamento.

(in meno di 24h a temperatura ambiente), dalla luce solare e dai comuni disinfettanti.

PATOGENESI: via d'ingresso: mucosa rinofaringea quindi esistono i portatori sani. In una piccola percentuale di soggetti il batterio raggiunge il torrente circolatorio attraverso le vie linfatiche e può determinare batteriemia e sepsi, meningite e polmonite. La meningite è un'infiammazione delle meningi con formazione di un essudato purulento. Il liquido cerebrospinale è quasi sempre intensamente torbido per la presenza di un gran numero di leucociti neutrofili contenenti meningococchi ed i suoi parametri chimico-fisici sono alterati. La pressione è notevolmente aumentata e se non viene riportata ai valori normali l'eccessiva pressione sulla materia cerebrale può causare danni gravi come paralisi, disturbi acustici o visivi, deficit intellettivi.

QUADRO CLINICO:

  • Periodo incubazione variabile: 1-10 gg
  • Insorgenza brusca: febbre elevata con brividi, cefalea violenta,
  • vomito e agitazione psicomotoria.

    Segni meningei: rigidità nuca e colonna vertebrale (segni Kernig dolore nel piegare la gamba da disteso e Brudzinski dolore a sollevare il corpo e le gambe da disteso), caratteristica posizione cane di fucile degli arti inferiori.

    Le paresi e le paralisi dei muscoli estrinseci dell'occhio sono frequenti nella meningite batterica causata da meningococco.

    SEPSI MENINGOCOCCICA: nelle forme a decorso acutissimo possono comparire precocemente petecchie diffuse sulla cute da danno vascolare, porpora meningococcica, in particolare nell'addome e nella parte interna della coscia.

    SEPSI FULMINANTE: caratterizzata da insufficienza surrenali acuta (sindrome di Waterhouse-Friederichsen)

    Decorso influenzato dalla terapia

    Letalità elevata 5-10%

    ALLA MALATTIA SEGUE UNO STATO DI IMMUNITÀ GRUPPO-SPECIFICA GENERALMENTE DI LUNGA DURATA.

    serbatoio: solo uomo sorgente infezione: portatori sani

    trasmissione diretta e indiretta: goccioline di secrezioni

    nasofaringee espulse con latosse o lo starnuto. E' trascurabile il ruolo dei portatori convalescenti e cronici per l'elevata sensibilità del microrganismo alla terapia antibiotica. La contagiosità è legata alla presenza di batteri nelle secrezioni nasofaringee. I meningococchi di solito scompaiono dal nasofaringe entro le 24 ore successive all'inizio della terapia con agenti microbici a cui gli organismi sono sensibili. La penicillina invece produce una temporanea soppressione del microrganismo ma non la sua eradicazione dall'oro.nasofaringe. DIAGNOSI: 1) Isolamento in coltura del batterio (sangue e petecchie, liquido cerebrospinale) 2) Esame microscopico con liquido cerebrospinale intero o sedimento ottenuto per centrifugazione e colorato con il metodo di Gram. Anche se l'esame al microscopio risulta negativo la coltura va comunque eseguita per la tipizzazione sierologica del ceppo e per determinare la sensibilità chemio-antibiotica. Test perla fine dell'adolescenza.to ACWY) che per la vaccinazione primaria (vaccino coniugato ACWY) per i soggetti di età compresa tra 12 e 14 anni. La vaccinazione è consigliata sia per coloro che non sono mai stati vaccinati in precedenza, sia per i bambini che sono già stati immunizzati nell'infanzia con il vaccino contro il meningococco C o il vaccino contro il meningococco ACWY. Nei soggetti a rischio, la vaccinazione contro il meningococco C può iniziare a partire dal terzo mese di vita, con un totale di 3 dosi, di cui l'ultima deve essere somministrata dopo il primo anno di vita. Nel 2005 è stata introdotta una nuova vaccinazione destinata ai neonati e ai bambini di età compresa tra 1 anno e 6 anni. Tuttavia, considerando la possibile diminuzione dell'immunità dopo alcuni anni, è stata introdotta una dose di richiamo nell'adolescenza, fino ai 20 anni di età. L'offerta della vaccinazione è gratuita sia per la dose di richiamo (vaccino coniugato ACWY) che per la vaccinazione primaria (vaccino coniugato ACWY) per i soggetti di età compresa tra 12 e 14 anni.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
37 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher B.eliana.93SI di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Trombetta Claudia Maria.