Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LAVORO E SALUTE
Chi entra nel mondo del lavoro vuole portare la produzione concretizzata con salario o guadagno. Si ha come obiettivo la produzione. A meno che non sia solo un proprietario dell'azienda e non lavoro, gestisco solo, ho la necessità di garantire il mantenimento del proprio stato di salute. Se perdo salute per ottenere quell'obiettivo cade l'impianto che sta dietro la necessità di lavorare, un qualunque lavoratore vuole garantire la produzione ma vuole mantenersi in salute. Mantenere lo stato di salute durante l'obiettivo, qualunque lavoratore lo vuole.
Il problema di salute nasce da anni indietro. Con la rivoluzione industriale questo argomento viene più sentito perché si hanno delle rivoluzioni in termini di protezione della salute della nazione. Nascono strumenti di prevenzione come i vaccini. Ci si pone il problema della salute dei lavoratori. Le azioni di tutela dei lavoratori sono disomogenee e quando l'Italia si unisce
si pone il problema della salute. Tra le prime leggi c'è quella del lavoro minorile. Far lavorare bambini di meno di 10 anni in ambienti malsani il problema era che si facevano lavorare i bambini ma anche perché vi erano problemi di salute in età adulta come malattie cronico degenerative, menomazioni ecc. 1886 vieta il lavoro prima dei 9 anni in ambienti che erano non adeguati allo sviluppo armonioso del soggetto, 1859 → bambino obbligo di andare a scuola, prima veniva visto come bocca da sfamare. Fa questo l'Italia anche per armonizzarsi con la legge casati quindi che andassero a scuola. Il lavoro notturno disturba il ritmo circadiano che influenza lo sviluppo corporeo ma anche mentale ed è per questo che fino ai 12 anni non si può essere usati per lavorare la notte. Si tutela il bambino per poter avere un adulto in salute. La salute non era un diritto dell'essere, ma come utilità della società. Questo perché lasocietà se aveva lavoratori in meno andava contro la produzione e meno guadagni. Salute è vista come necessità. Non basta garantire di avere adulti in salute, ma dobbiamo cercare di capire cosa fare se l'adulto è malato, per questo nel 1800 si è fatta legge legge su obbligo assicurativo, così da poter risarcire chi ha subito un danno perché così si riesce a curare il soggetto ed allo stesso tempo si è operativo per la società. Leggi del regno di Italia servivano per mettere le pezze a fronte di gravi criticità di salute nel mondo del lavoro. Si avevano leggi su obbligo di garantire casa riscaldata, acqua e latrine per coloro che lavoravano nei cantieri. Obbligo di fare ventilazione forzata in miniera, sempre per garantire la produzione. Le cose cambiano molto da quando c'è la repubblica; la visione della salute cambia drasticamente come questi articoli. Interesse della collettività → perLa produzione, ma in primis per il diritto alla salute. Chiunque può fare il suo bussines ma bisogna prestare attenzione alla sicurezza alla salute dei lavoratori. Articolo 38 non ha trovato grande attenzione. I sistemi sanitari, una nazione deve costruire qualcosa che garantisca prestazioni sanitarie, nasce durante la rivoluzione industriale e con questa ci si pone ancora di più il problema della salute dei lavoratori. La rivoluzione industriale in Italia si espande a macchie, l'evoluzione è disomogenea. Nel 1861 l'Italia si unisce e si pone il problema di garantire la salute dei lavoratori. Una delle leggi che viene fata per tutelare riguarda i lavoratori bambini? Il bambino ha bisogno di muoversi e farlo lavorare/vivere in luoghi malsani, senza movimenti portava dei problemi diventati adulti presentavano molti problemi, potevano essere menomati per via di qualche incidente da bambino oppure con problemi ossei perché sottoposti a carichi elevati.
abbia lavorato in ambienti non adeguati al corretto sviluppo potrebbe aver subito danni all'apparato respiratorio. Nel 1886 è stato vietato il lavoro dei bambini in tali ambienti, grazie alla Legge Casati. Questa legge è stata una delle prime ad essere promulgate per tutelare il futuro degli adulti, poiché si è capito che la salute è una necessità fondamentale. Nel 1800 la salute non era considerata un diritto, ma si è iniziato a comprendere l'importanza di garantire adulti sani. Sono nati i primi obblighi assicurativi, che non avevano una funzione di prevenzione ma permettevano di risarcire chi aveva subito danni e di evitare che una larga percentuale della popolazione non potesse lavorare o curarsi, causando un danno alla società. Le cose sono cambiate radicalmente con l'avvento della repubblica. La visione della salute è stata rivoluzionata, come sancito dall'articolo 32 della Costituzione. Inoltre, sono stati introdotti gli articoli 41 e 38 che si dedicano al mondo del lavoro.Può creare il suo business, ma l'attenzione verso i lavoratori deve essere massima, bisogna fornire i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale). La differenza tra un infortunio di un cacciatore e una malattia data dal fatto che si è stati cacciatori per tanto tempo è la seguente: il Registro infortuni diventa il testo unico delle disposizioni per gli infortuni sul lavoro (che avvengono durante l'attività) e per le malattie professionali (che non sono identificate in automatico). Un infortunio è un evento acuto e spazialmente e temporalmente definito, è chiaro che la cosa è collegata al lavoro. È determinato nel tempo e nell'atto, nello spazio, c'è sempre un collegamento tra causa ed effetto. Una malattia professionale può svilupparsi anche a distanza di anni, anche se non si lavora più lì. Può essere collegata con l'attività fatta ma non direttamente collegata. Ad esempio, una persona che ha lavorato per 25 anni con amianto dopo sviluppa una malattia.
l'Europa) per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. La normativa europea prevede che i datori di lavoro debbano adottare misure per prevenire i rischi professionali e proteggere la salute dei lavoratori. In caso di violazione di tali norme, possono essere previste sanzioni. La tutela della salute sul luogo di lavoro è un diritto fondamentale dei lavoratori. Ogni lavoratore ha il diritto di lavorare in un ambiente sicuro e salutare, e di essere protetto da rischi per la sua salute e sicurezza. I datori di lavoro devono fornire informazioni e formazione sui rischi professionali e sulle misure di prevenzione da adottare. In caso di malattia professionale, il lavoratore ha il diritto di ottenere il riconoscimento della sua malattia come conseguenza del lavoro svolto. Per ottenere il riconoscimento, è necessario dimostrare che la malattia è stata causata dalle condizioni di lavoro e che è stata esposta a rischi specifici. La lista delle malattie professionali è un elenco di malattie riconosciute come conseguenza del lavoro svolto. Tuttavia, anche se una malattia non è presente nella lista, può essere riconosciuta come malattia professionale se i medici dimostrano che è stata causata dalle condizioni di lavoro. La tutela della salute sul luogo di lavoro è regolamentata dallo Statuto dei lavoratori, che garantisce principi di tutela dei lavoratori. Inoltre, le disposizioni europee riconoscono i rumori come inquinanti e prevedono misure per proteggere i lavoratori da tali rischi. L'Europa svolge un ruolo importante nella tutela della salute sul luogo di lavoro. L'attuazione della normativa europea mira a armonizzare le società dei vari stati europei e garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. Le direttive europee vengono adottate per garantire la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori, e i paesi membri devono attuare tali direttive nelle loro legislazioni nazionali.Adesso a livello europeo): l'obiettivo è quello di armonizzare le società dei vari stati europei e la sicurezza del lavoratore deve essere riconosciuta e garantita in tutti i paesi europei.
Legge 626→ bisognava avere delle sicurezze ad esempio impianto elettrico in sicurezza. Legge più famosa, prevede che se affitto un appartamento, abbia un impianto o elettrico a norma, salvavita ect... la responsabilità della sicurezza è del datore di lavoro e il responsabile della sicurezza e il medico competente devono valutare i rischi a cui è esposto il lavoratore in quell'azienda, devono essere classificati i rischi che ci sono e classificarli e si devono attuare più misure possibili per attenuare il rischio.
Responsabilità della sicurezza è del datore di lavoro e insieme a responsabile della sicurezza e medico competente, specializzato nella medicina del lavoro, devono valutare i rischi a cui i lavoratori sono sottoposti.
Evidenziando tutti i rischi e valutando quanto è grave (basso, alto, moderato) che ci sono in tutte le mansioni. Il legislatore dice che queste figure devono lavorare per poter abbattere questi rischi. Bisogna evidenziare quel rischio e lavorare per eliminarlo. La 626 è stata poi fatta come decreto legislativo, è stato fatto un testo unico (è più facile trovare le cose, si hanno tutti in questo testo). Il testo unico ha il vantaggio che si trova tutto lì, affrontato tutto questo. Come è garantita la sicurezza del lavoratore in Italia? Tramite il testo unico 2008 n. 81 il disciplinamento di norme europee, la valutazione dei rischi viene effettuata dal datore di lavoro, il responsabile del servizio di protezione e prevenzione ed il medico competente. Dopo aver fatto la valutazione del rischio, questo passa al rappresentante dei lavoratori perché sono gli unici che possono confermare o no quello che è stato scritto. Lavoratore → colui che svolge laMansione di produzione, prima era solo il contratto che decretava chi era il lavoratore. Per la sicurezza non conta il contratto ma conta l'attività. Anche il laboratorio è lavoratore, coloro che lavorano a gratis comunque è un lavoratore, colui che lavora interno è lavoratore. Quindi devono avere le tutele di legge.
Istruire e formare i lavoratori. Anche i lavoratori devono fare visita di idoneità per quella mansione lavorativa. I lavoratori devono fare una visita con il medico competente che va a dichiarare che la persona è idonea alla mansione lavorativa, ad esempio se soffro di attacchi epilettici non possono essere incaricati di autotrasporti.
Se questa idoneità non viene data, allora il lavoratore si sposta. Se ci sono segnali di perdita di salute, il lavoratore viene allontanato dai fattori di rischio che gli stanno facendo perdere salute fino a che questa perdita di salute non si normalizza.
SISTEMA SANITARIO NAZIONALE ITALIANO
ESTERO
Sono l'ospedale, i farmaci, le forme di riabilitazione ecc. tutto ciò che è salute deve essere controllato dal sistema sanitario.
Non tutti i paesi garantiscono un servizio.
Bisogna dare adeguate risposte al cliente, alle sue esigenze specifiche. I finanziamenti devono essere equi.
Da quando si vuole introdurre il sistema sanitario, il bisogno di averlo.
In antichità era necessario qualcuno che cavava i denti, perché il dolore al dente era più atroce e non potevano sopravvivere per infezioni. Era un rapporto privato tra cittadino e medico.
All'improvviso i governanti si rendono conto che la salute è un bene della società nell'era industriale, perché si va a colpire la produzione di beni. Ancora non era un diritto dell'uomo.
Era dei diritti dopo la seconda guerra mondiale ci si rende conto che la vita della persona vale meno di zero ci si rende conto che si diventa orfani dall'oggi al domani, inizia
ad esserci l'idea che la salute debba essere un diritto di tutti gli esseri umani (art.42 costituzione). Oggi i diritti davanti al denaro non valgono niente anche se c'è una legge che dice il contrario. La salute è diventata un privilegio riservato a chi può permetterselo, mentre per gli altri diventa un lusso inaccessibile. È un'ingiustizia che va contro i principi fondamentali della nostra società. Dobbiamo lottare per garantire a tutti il diritto alla salute, senza distinzioni di classe o di reddito. È un dovere morale che abbiamo nei confronti dei nostri simili. La salute non può essere un privilegio, ma deve essere un diritto universale.