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SERVIZI DI TESORERIA

Quando si parla di servizi di tesoreria si fa riferimento ai servizi di pagamento e incasso degli Ci sono

enti pubblici.

proprio delle gare di appalto per la gestione della tesoreria. Spesso non sono molto redditizi per la banca perché

c’è una gara al ribasso, ma guadagna sull’indotto. Ad esempio il Banco San Marco è convenzionato con Ca’

Foscari, ne gestisce la tesoreria e poi propone conti correnti ai docenti, entra in contatto con i fornitori

dell’università, ecc.

I SERVIZI DI INVESTIMENTO

Ci sono delle direttive europee che hanno stabilito che le attività di investimento non sono un’attività riservata e

quindi possono essere svolte anche dalle SIM (imprese di investimento italiane specializzate), SGR (società di

gestione del risparmio), Poste Italiane. Quando parliamo di banche abbiamo il TUB e le istruzioni della Banca d’Italia.

Quando parliamo di servizi di investimento abbiamo il e il regolamento della

TUF CONSOB.

Anche l’esercizio dell’attività di investimento richiede un’autorizzazione perché sono diversi

specifica per ogni servizio

e comportano livelli di rischio diversi per ogni attività. A fronte dei rischi ci vuole il patrimonio.

Si parla di servizi di investimento quando i servizi hanno per oggetto gli (titoli). Ci sono:

STRUMENTI FINANZIARI

titoli di capitale azioni e simili

✴ ⇾

titoli di debito obbligazioni e simili

✴ titoli di stato

✴ quote dei fondi di investimento

✴ ⇾

strumenti derivati features, opzioni, swaps, ecc

Quando il servizio ha per oggetto queste tipologie di strumenti finanziari possiamo parlare di servizi di

investimento.

I servizi di investimento svolgono delle funzioni particolari, a seconda della loro tipologia. Il principale è favorire lo

scambio e la circolazione di questi strumenti finanziari. La banca compra, per conto del cliente i titoli (negoziazione

Il cliente paga alla banca una commissione. Diverso è il caso della banca che compra il titolo e me

per conto terzi).

lo rivende, oppure già ce l’ha e me lo vende (negoziazione La banca guadagna sulla differenza

per conto proprio).

di prezzo tra l’acquisto e la rivendita al cliente.

Un altro strumento finanziario è il trading online, ovvero la ricezione e trasmissione degli ordini e la mediazione.

La gestione si sistemi multilaterali di negoziazione.

Tutti questi servizi servono a far funzionare il ovvero quello degli strumenti finanziari che

MERCATO SECONDARIO,

sono già stati emessi.

C’è anche il Una società emette obbligazioni.. chi le compra? Le banche offrono il servizio di

MERCATO PRIMARIO.

collocamento/sottoscrizione rivolto ai clienti retail.

⇢ la banca emette obbligazioni e la banca occupa di collocarle sul mercato trovando acquirenti. Se

Collocamento

la banca non riesce a trovare abbastanza investitori per collocare tutte le obbligazioni il problema è della società.

Può essere previsto un servizio di collocamento con garanzia: la banca si occupa del collocamento e la quota

non collocata viene acquistata dalla banca.

⇢ la società emette le obbligazioni che vengono comprate dalla banca, che poi le colloca.

Sottoscrizione

L’mittente ha la certezza di aver raccolto tutti i fondi che voleva raccogliere. Le commissioni saranno maggiori

perché l’emissione è praticamente garantita.

3 martedì 7 marzo 2017

Per collocare i titoli la cosa fondamentale è valutare attentamente il prezzo e il timing dell’operazione.

La CONSULENZA

La banca può fare consulenza per un cliente che vuole investire i propri risparmi, si tratta di un servizio di

investimento. La consulenza è personalizzata e customizzata in base alle richieste e alla situazione del cliente.

La GESTIONE SU BASE INDIVIDUALE DI PORTAFOGLI (approfondimento)

È un cliente che ha un patrimonio di una certa dimensione e la banca fa una gestione individuale. La gestione

collettiva, invece, è quella fatta attraverso i fondi comuni di investimento perché il fondo di investimento è un

patrimonio collettivo gestito da un gestore che riesce a realizzare, attraverso una massa di risparmi, una

gestione professionale. Le fanno questo e sono l’unico intermediario autorizzato a fare sia la gestione

SGR

collettiva, sia quella individuale. Mentre la gestione individuale non è attività riservata, la gestione collettiva lo è e

non può essere fatta direttamente dalla banca, se non attraverso una SGR controllata dalla banca stessa.

Nel servizio di gestione di portafogli la banca raccoglie tutta una serie di info sugli obiettivi di investimento, sulle

aspettative del cliente, sulla sua propensione al rischio, ecc. Il primo problema della banca è, dato un patrimonio,

come investirlo Significa investire il patrimonio del cliente impiegandolo in vari strumenti

➝ ASSET ALLOCATION.

finanziari. L’asset allocation può essere di 2 tipologie:

⇢ individuare le classi di investimento su cui investire il patrimonio del cliente. Normalmente si

Strategica

individuano 3 classi, che si distinguono per la liquidità e per il rischio dell’investimento.

Strumenti del mercato monetario

1. più liquidi e a rischio più basso. Perfetti se il cliente privilegia basso

rischio, facile liquidabilità.

Titoli di debito

2. meno liquidità e un po’ più di rischio

Titoli di capitale

3. titoli con rischio più elevato. Perfetti se l’investitore vuole massimizzare il proprio

rendimento.

⇢ il gestore, fatta questa tripartizione, comprerà/venderà giorno dopo giorno con l’obiettivo di

Tattica

raggiungere gli obiettivi del cliente. Il problema è come misurare i risultati di questa gestione

Nel del gestore, devo andare a misurare la variazione nel patrimonio gestito, ma dovrei

valutare la performance

anche eliminare i movimenti di patrimonio che sono dipesi dalle mie scelte (es. se chiedo alla banca di

smobilizzare i miei titoli perché mi serve liquidità per comprare la macchina). Se sono un cliente potenziale,

dovrei valutare il gestore sui rendimenti che riesce ad ottenere, senza le decisioni del cliente.

Potremmo prendere il rendimento di un investimento a rischio 0 (comprare titoli di stato) e comparare il

rendimento ottenuto dal gestore. inoltre dovrei considerare il rischio che mi ha fatto correre il gestore.

La valutazione dell’adeguatezza deve tener conto non solo dell’extra rendimento rispetto ad un investimento

che fa da benchmark (risk free o qualcos’altro), ma deve essere pesato per il rischio. Se il rischio è più alto al

denominatore, l’indicatore scende. Gli indicatori che si possono utilizzare sono 2:

INDICE DI SHARPE il numeratore (Rp è il rendimento del portafoglio meno il rendimento del titolo risk

- Rf)

free e mi dà l’excess return, ovvero l’extra rendimento. Al denominatore c’è il rischio

ovvero quella componente di rischio che non è eliminabile attraverso la

specifico,

diversificazione. Bisognerebbe aumentare l’extra rendimento tenendo fermo il rischio

specifico. ⇢

INFORMATION RATIO qui al numeratore c’è il tracking error (Rp È il gestore stesso che

- Rb).

si dà un obiettivo e se lo impone come benchmark. Se il rendimento è sopra il benchmark

significa che il gestore è stato bravo. Se il rendimento è pari al benchmark era meglio se mi

4 martedì 7 marzo 2017

arrangiavo in un altro modo, anche perché il gestore va pagato. Il benchmark dipende dall’asset allocation perché

se il mio portafoglio è investito prevalentemente in azioni, il benchmark sarà un indicatore di rendimento dei

mercati azionari. Al denominatore c’è il rischio specifico

In entrambi i casi si misura la deviazione standard, ovvero la volatilità di questo extra rendimento. Il rischio è tanto

maggiore quanto maggiore è la volatilità.

REGOLAMENTAZIONE

Le norme sulla trasparenza non si applicano ai servizi di investimento perché hanno delle norme specifiche, che

comunque ricalcano le norme sulla trasparenza.

Clienti

La regolamentazione è ancora più forte per quanto riguarda i clienti. Non tutti i clienti sono uguali: la direttiva

europea, recepita dal TUF, li divide in 3 categorie:

Professionali clienti con una particolare competenza in materia finanziaria, che non richiedono una

• particolare tutela. Può essere una grande impresa

Controparti qualificate sono altri intermediari

• Clienti al dettaglio per differenza sono tutti gli altri clienti. E sono i clienti che devono essere tutelati

• maggiormente.

L’obbligo di classificare i clienti ce l’ha la banca o l’intermediario, attraverso il questionario (profilatura del

MiFid

cliente).

Erogazione dei servizi L’intermediario, quando vende servizi di investimento, deve comportarsi

Regole generali di comportamento

• con diligenza, correttezza e trasparenza. Ci sono due aspetti particolari:

quando la banca vende, per esempio, delle obbligazioni al cliente dovrebbe fare

Conflitto di interessi

• l’interesse del cliente, ma potrebbero esserci altri interessi in ballo. Potrebbero essere delle obbligazioni che la

banca non è riuscita a collocare attraverso il servizio di collocamento (conflitto d’interesse tra il cliente e la

banca). Oppure ci può essere un conflitto di interessi tra clienti, nel momento in cui la banca aiuta l’impresa,

finanziata dalla banca stessa, a collocare le proprie obbligazioni. Gli intermediari devono adottare tutte le misure

necessarie per il rischio di conflitto d’interesse. Se si verifica, l’intermediario ha l’obbligo di il

minimizzare informare

cliente, che deciderò cosa fare.

la banca ha l’obbligo di effettuare l’operazione alle migliori condizioni per il cliente (es. costi

Best execution

• più bassi).

I servizi di investimento si rivolgono soprattutto ai risparmiatori, che spesso non hanno le competenze adeguate,

oppure non hanno le caratteristiche in termini di risorse finanziarie o di capacità di gestione del rischio. Significa

che la banca deve andare a verificare 2 requisiti:

⇢ significa verificare se il cliente ha le competenze in campo finanziario, in particolare per

Appropriatezza

✴ comprendere i rischi a cui va in contro facendo quell’operazione. Come si fa? Attraverso un questionario di

appropriatezza, che è possibile fare anche online. L’appropriatezza riguarda i servizi di investimento più

semplici. Se il servizio è non app

Dettagli
A.A. 2016-2017
6 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessia7_unive di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Prodotti bancari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Urbani Alberto.