vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
I batteri purpurei
Sono distinti in tre gruppi: i solforodobatteri, i batteri
Ectothiorhodospiraceae.
purpurei non sulfurei e la famiglia
Tali batteri, al pari dei batteri verdi, attuano la fotosintesi
anossigenica nella quale per assorbire la luce utilizzano le
a b
batterioclorofille e e carotenoidi ed il fotosistema I; il
donatore di elettroni per la fotosintesi batterica non è mai H2O
ma può essere H2, H2S o S, oppure certi composti organici. Non
sono presenti ficobiline, caratteristiche dei cianobatteri;
gran parte di essi sono mobili per presenza di flagelli polari.
I (solfobatteri purpurei, famiglia
solforodobatteri
Chromatiaceae ) sono anaerobi obbligati e di norma
fotolitoautotrofi, ossidano il solfuro di idrogeno a zolfo e lo
depositano all’interno delle cellule sotto forma di granuli
Thiospirillum, Thiocapsa
di zolfo. Generi tpici sono e
Chromatium , che si riscontrano nelle zone anaerobie più
profonde e ricche di solfuro degli ambienti acquatici (es.
laghi). crescono di norma in ambienti
I batteri purpurei non solfurei
anaerobi come fotorganoeterotrofi, catturano l’energia luminosa e
utilizzano molecole organiche come fonte di carbonio ed
elettroni. In assenza di luce gran parte di essi può crescere in
aerobiosi con metabolismo chemiorganoeterotrofo, ma alcune specie
svolgono la fermentazione e crescono come anaerobi. L’ossigeno
inibisce la sintesi della batterioclorofilla e dei carotenoidi,
perciò le colture che si sviluppano in aerobiosi e al buio sono
prive di pigmentazione. La loro morfologia è molto varia:
Rhodospirillum Rhodopseudomonas
spiraliformi ( ), a bastoncino ( ),
Rhodocyclus
a semicerchio o ad anello ( ), o a forma di prosteche e
Rhodomicrobium
gemme ( ). Sono batteri che per il tipo di
metabolismo prevalgono nei sedimenti e nell’acqua di laghi e
stagni caratterizzati da elevate concentrazioni di sostanza
organica e da bassi livelli di solfuro; esistono anche specie
marine.