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anche altre cellule, quali macrofagi, cellule della microglia, cellule dendritiche, l’endotelio die vasi
sanguigni, una volta entrato nella cellula ospitante si attiva un processo di installazione definitivo:
l’enziam della trascrittasi inversa trascrive l’RNA come DNA, il quale si integra al genoma della
cellula ospite. La cellula infettata può attivare subito la replicazione, oppure rimanere inattiva per
un periodo di tempo, le cellule infettate che non producono virus sono dette latentemente infette e
costituiscono un serbatotio di HIV ineliminabili, che garantisce al virus la sopravvivenza
nell’organismo ospitante a tempo indeterminato. Quando l’infezione latente si attiva all’interno della
cellula si formano nuovi vironi che genono espulsi per gammazione. Il virus può essere trasmesso
epr via sessuale, per via ematica, o per via verticale (materno-feto). Quindi alla prima infezione
non ho segni in senso generale ma so che è entrato. Anche se l’immunità l’ha riconosciuto e si sta
organizzando, il DNA provirus si è già infilato. L’infezione è correlata ai rapporti sessuali a rischio,
ovvero senza profilattico. L’infeizone non is è abbassata soprattutto eprchè la nostra fascia di età
non usa il profilattico. Nel rapporto sessuale a rischio, etero o omosessuale che sia, anche
piccolissime lacerazione possono permettere il passaggio di sangue tra i due individui e di linfociti
T che hanno il DNA provirus all’interno e forse anche qualce virus di passaggio. Per il contagio
basta una volta! Se oggi ho avuto rapporti a rischio e ho il dubbio di aver ricevuto l’infezione mi
reco ad un centro adeguato, aspetto almeno 10.15 giorni, andare prima non ha senso perché dopo
15 giorni dal rapporto sessuale mi fanno un prelievo di sangue chiedendo analisi per sapere se il
sistema immunitario ha icnotrnato l’HIV: misuro le immunoglobuline (anticorpi) contro l’HIV:
soggetto sieropositivo. (risposta umorale = immunoglobuline). Le immunoglobuline si possono
misurare solo su siero. Sieropositività : condizione in cui ci sono immunoglobuline contro HIV; se
sono sieropositivo lo resto per tuta la vita; il sieropositivo contagia con il sangue quindi non può
avere rapporti sessuali non protetti, non si contgia con la salita, ma non può condividere lo
spazzolini perché può comportare lesioni con il sangue che può contagiare.si spera che rimani
sieropositivo per tuta la vita.
Centro AIDS
Il soggetto sieropostivio non ha immunodeficienza. capisce che non è immunodeficiente perché so
che l’HIV sta nei T helper e che nel sangue normalmente (non basta l’esame
emocromocitometrico, libello superiore) il rapporto helper- suppressor è di 2:1 e quindi faccio al
conta, se resta sempre così resta un sieropositivo e basta. Se il virus però esce dalla latenza (la
slatentizzazione fa parte del suo ciclo, quindi succederà) nesusno sa quando il virus si
slatentizzerà, me ne accorgo (screen continuamente) quando il rapporto si abbassa, anceh di
poco, il virus si sta slatentizzando e si passa alla fase attiva del virus. Da Dna provirus ridiventa
RNA e dentro il T helper
Dentro si moltiplica e crea tanti HIB virus, le forma HIV prefabbricate escono più lentamente della
celulla (rispetto a influenza) e….
Dal punti di vista immunologico perdo mano a mano popolazione di T helper, non servono
trasfusioni, il danno non è marignale perché sono il cardine dell’immunità cellualre e umorale e
sono totalmente indifeso e ho una immunodeficienza molto grave perché colpisce entrame le
branche. Avendo questa immunodeficienza acquisita sarò ostaggio degli opportunisti che
bivaccano addossa a me. Cominciano ad acomparire infezioni importantissime di opportunisiti è
decederò per una di queste infeiozni, non importa quale: ho uan sindorme da immunodeficienza
acquisista (AIDS): non è una malattia, è una sindorme in cui il soggetto è ostaggio di opportunisti
che producono al suo interno infezioni molto gravi.