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Y - Coefficiente di R²
Indice che esprime la bontà di determinazione adattamento espressa dalla retta di regressione. Indica quanta parte di Y è spiegata dalla varianza di regressione. Esprime quanto la retta di regressione riesce a descrivere i dati osservati. Per avere un grado di accostamento accettabile deve essere superiore a 0.5. Non negativo. 0<R²<1. R² = 0 -> la regressione non spiega nulla dei valori osservati. R² = 1 -> la regressione spiega perfettamente i punti osservati.
Variabile Causale
È una funzione variabile di X che discreta assume più risultati e ad ogni risultato è associata una probabilità di verificarsi. La X può assumere valori in un insieme al più numerabile.
Variabile Causale
È una funzione variabile di X che continua assume più risultati e ad ogni risultato è associata una probabilità di verificarsi. La X può assumere un qualunque valore.
valore all'interno di un certo intervallo VARIABILE CAUSALE - È rappresentata dal numero dei successi VARIABILE CAUSALE - Approssima varie distribuzioni discrete NORMALE - È caratterizzata da una funzione di densità che presenta un aspetto campanulare NORMALE STANDARDIZZATA - Il passaggio da X a Z permette di calcolare in maniera immediata la probabilità - È un caso particolare di trasformazione lineare - 0 e 1 μ= σ²= - Ogni variabile X può essere trasformata in una normale standardizzata tramite l'operazione di standardizzazione =CONTA.SE - Caratteri quantitativi e qualitativi =FREQUENZA - Caratteri quantitativi =FREQUENZA(..)/N - Frequenze relative (formula manuale) =FREQUENZA(..)*100/N - Frequenze percentuali (formula manuale) =MEDIA - Media =MODA - Moda =MEDIANA - Mediana =QUARTILE - Quartili (Q1=A=1; Q3=A=3) =DEV.ST.POP - Deviazione standard (SQM) popolazione =DEV.ST. - Deviazione (SQM) campione =VAR.POP - Varianza popolazione =VAR. - VarianzaVarianza campione
ANALISI DEI DATI
- Media
- Errore standard
- Mediana
- Moda
- Deviazione standard (SQM)
- Varianza
- Curtosi
- Asimmetria
- Intervallo
- Minimo
- Massimo
- Somma
- conteggio
COVARIANZA(matrice1;matrice2)
- matrice1 = variabili X
- matrice2 = variabili Y
CORRELAZIONE(matrice1;matrice2)
- matrice1 = variabili X
- matrice2 = variabili Y
REGR.LIN.
- Y_nota: valori della Y, variabile dipendente
- X_nota: valori della X, variabile indipendente
- Cost: = VERO se si calcola la costante della retta
- Stat: alcune statistiche aggiuntive
si devono evidenziare 2 caselle (per β0 e β1) prima di inserire la funzione, il risultato fornirà le stime di β0 e β1
Per ottenere il massimo di informazione è necessario evidenziare 2x5 celle.
R2 = coefficiente di determinazione
Sqreg = Devianza di regressione = Dev(Y*)
Sqres = Devianza residua = Dev(e)
REGRESSIONE LINEARE
L'OUTPUT di Excel è diviso in 4 blocchi: 1. Statistica della regressione: Questa sezione fornisce alcune statistiche descrittive classiche della regressione, quali il coefficiente di correlazione, il coefficiente di determinazione R2 e il numero di osservazioni. 2. Analisi della varianza: In questa sezione vengono fornite le devianze e varianze utili alla regressione: devianza di regressione, devianza residua, devianza totale. Inoltre viene calcolato il test sulla bontà di adattamento F. 3. Coefficienti del modello: In questa terza sezione vengono date le stime puntuali e le stime per intervallo dei coefficienti di regressione. 4. Analisi dei residui: Infine vengono forniti alcuni dati aggiuntivi sui residui, in tabella come valori e in grafico di dispersione, rispetto alla variabile esplicativa X=DISTRIB.BINOM - e restituisce i valori della probabilità, una volta forniti i valori di n, k e p. Cumulativo = VERO fornisce la somma delle probabilità.da i=0 a i=k- Cumulativo = FALSO si calcolano invece singole probabilità per ciascun successo specificato singolarmente. NORMALE EXCEL - 4 versioni -<DISTRIB.NORM.ST.>
: che fornisce le probabilità della curva normale standardizzata;
- <INV.NORM.ST.>
: che permette, data la probabilità di ricavarsi il valore z (uso indiretto della Normale);
- <DISTRIB.NORM>
: che fornisce le probabilità di una curva normale qualsiasi (in questo caso tra gli argomenti figurano anche media e varianza);
- <INV.NORM>
: che permette, data la probabilità di ricavarsi il valore della x.
GRAFICO A RETTANGOLI - Qualitativi sconnessi/qualitativi ordinati (in corrispondenza di ciascuna modalità con altezza proporzionale alle frequenze)
GRAFICO A TORTA - Qualitativi sconnessi
GRAFICO A FIGURE - Qualitativi sconnessi (figura per rappresentare l'unità di misura e si rappresentano le modalità riportando il numero di figure proporzionale alle frequenze osservate)
GRAFICO A BARRE -- ISTOGRAMMA - Quantitativi discreti
- Quantitativi continui (base= ampiezza dell'intervallo, altezza= densità di frequenza)
- BOX PLOT/GRAFICO A SCATOLA - Rappresenta la variabilità della distribuzione sugli indici di variabilità di posizione
- GRAFICO DI DISPERSIONE - Regressione lineare
- CAMPIONAMENTO CASUALE - Bisogna associare ad ogni unità della popolazione una pallina numerata e estrarre a caso, da un'urna, una per volta e senza riporla, tante palline quante sono le unità che si vogliono campionare.
- Semplice
- Minima conoscenza a priori delle caratteristiche della popolazione
- Poco utilizzato
- Stime poco precise
- Costi di rilevazione alti
- CAMPIONAMENTO CASUALE STRATIFICATO - Consiste nel suddividere la popolazione di partenza in k gruppi, ciascuno con elementi il più possibile omogenei tra loro, ed estraendo quindi un campione casuale di opportune classi.
- È conveniente quando la distribuzione statistica della variabile da rilevare
èasimmetrica- Aumenta la precisione delle stime aparità di campione rispetto alcampionamento casuale semplice- Se la stratificazione è errata si possonoottenere risultati fuorvianti- Può risultare molto costosa se non sihanno sufficienti informazioni a priori
CAMPIONAMENTO - Dopo aver ordinato e numerato aSISTEMATICO partire da 1 le unità della popolazione,si sceglie una unità campionaria ogni kunità della popolazione.- Facile, rapido ed efficiente- Le stime si considerano corrette con uncampione superiore a 50- L’efficienza del campione dipende dalvalore k e dalla relazione tra k e il