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DELLA QUANTITA' - BASSI LIVELLI PRODUZIONE AUMENTO COSTIPRODOTTA MENO CHE PROPORZIONALE (CONCAVO/TASSODECRESCENTE)- ALTI LIVELLI PRODUZIONE AUMENTO COSTI PIU'CHE PROPORZIONALE (CONVESSO/TASSOCRESCENTE)PROFITTO RICAVO MARGINALE – COSTO MARGINALE (MR – MC)MARGINALE Variazione del profitto totale che si ottiene aumentando la produzione di una unità.- PM POSITIVO AUMENTARE LA PRODUZIONE- PM NEGATIVO RIDURRE PRODUZIONE- PM ZERO PRODUZIONE INVARIATA QUANTITA' OTTIMARICAVO MARGINALE Variazione del ricavo totale che si ottiene aumentando la produzione di una unità. È DECRESCENTECOSTO MARGINALE Variazione del costo totale che si ottiene aumentando la produzione di una unità. Il costo marginale di una data unità di bene è il prezzo minimo richiesto dall'impresa per produrre l'unità. Andamento a UREGOLA DI L'impresa deve chiudere se il profitto da chiusa è CHIUSURA superiore al

Il profitto quando è in attività. Deve chiudere se per ogni livello di produzione il profitto è negativo.

ASIMMETRIA Non è sempre possibile sapere quale sia il vero obiettivo di INFORMATIVA una decisione, motivo per cui è necessario monitorare i manager.

CONTROLLO DEI - INTERNO: organi di vigilanza e retribuzioni MANAGER incentivanti. La retribuzione è legata alle performance, suddivisa in una parte fissa trascurabile e in una parte variabile preponderante. La parte variabile è legata in parte ai profitti e in parte alle stock option.

- ESTERNO: i manager sono disciplinati dal mercato finanziario (scalata ostile)

STOCK OPTION Opzione su titoli azionari, utilizzata dalle aziende come fringe benefit per i propri manager. Diritto di acquistare un certo numero di azioni dell'impresa ad un prezzo stabilito.

SCALATA OSTILE Un operatore finanziario acquista a Value Low, sostituisce (OPA) il management, fa aumentare il valore dell'impresa e rivede a

Value High.
VALUE LOW Valore di borsa di un'impresa gestita senza mirare al profitto. Incentivo alla scalata ostile da parte di un operatore finanziario.
PROCESSO Combinazione di quantità di input
PRODUTTIVO
TECNOLOGIA Tutte le opzioni tecniche che l'impresa può usare per combinare gli input e trasformarli in output. Viene descritta dalla FUNZIONE DI PRODUZIONE.
FUNZIONE DI PRODUZIONE Ad ogni processo produttivo associa la quantità massima ottenibile di output senza sprechi. Con i soli input di lavoro e capitale la quantità di output è funzione della quantità di capitale e lavoro.
ISOQUANTO Curva su cui si collocano tutti i processi produttivi che consentono di produrre lo stesso output. Per ogni livello di output si ha un diverso isoquanto. Ha inclinazione NEGATIVA e andamento CONVESSO. Più sono alti gli isoquanti più il livello di produzione è maggiore.
MAPPA DEGLI Insieme di tutti gli isoquanti (somiglia alla mappa di

curve ISOQUANTI (di indifferenza)

SAGGIO MARGINALE - Rappresenta l'inclinazione di un isoquanto in valore di sostituzione assoluto.

TECNICA (SMST) - È pari a rapporto tra le produttività marginali. Identifica quanto occorre incrementare il capitale per compensare una unità di lavoro in meno. È decrescente.

PRODOTTO MARGINALE/PRODUTTIVITÀ MARGINALE - L'incremento di output ottenuto con un incremento unitario dell'input.

La produttività marginale di un input è tanto più bassa quanto più l'input è usato intensamente. Spesso ha un andamento a campana.

INPUT FISSO DI BREVE PERIODO (CAPITALE/IMPIANTO PRODUTTIVO)

  • SOTTOUTILIZZATO - Aumenta l'efficienza, si ha lavoro con rendimenti marginali crescenti.
  • SOVRAUTILIZZATO - Diminuisce l'efficienza, si ha lavoro con rendimenti marginali decrescenti.

PRODOTTO TOTALE/PRODUTTIVITÀ TOTALE - La quantità di output ottenuta impiegando una determinata quantità di input.

INPUT

NEL BREVE FISSI e VARIABILIPERIODOINPUT LUNGO Tutti VARIABILIPERIODORENDIMENTO Indica il rapporto che sussiste tra il prodotto marginale diMARGINALE un fattore produttivo e la quantità stessa del fattoreproduttivo. I rendimenti marginali sono relativi a variazionidell’INPUT VARIABILE.

- CRESCENTE: prodotto marginale cresce al cresceredell’input

- COSTANTE: il prodotto marginale non varia alcrescere dell’input

- DECRESCENTE: il prodotto marginale decresce alcrescere dell’input

LEGGE DEI Se si aggiunge ad un input fisso una quantità crescente diRENDIMENTI input variabile prima o poi il prodotto marginale inizia aMARGINALI decrescere.DECRESCENTIRENDIMENTI DI Relazione esistente tra la variazione degli input diSCALA produzione di una unità produttiva e la variazione del suooutput. Sono relativi a variazioni di tutti gli input.

- DECRESCENTI: l’output cresce meno cheproporzionalmente (Burocratizzazione >Specializzazione)

- COSTANTI:

l'output cresce proporzionalmente- CRESCENTI: l'output cresce più che proporzionalmente (Burocratizzazione <Specializzazione)

COSTO MINIMO Operare con processi produttivi che presentano il costo più basso

COSTO TOTALE DI Somma del costo del lavoro e del capitale.

BREVE PERIODO La curva ha andamento sempre CRESCENTE.

La crescita non è proporzionale.

La curva è prima concava e poi convessa.

- BASSI LIVELLI DI OUTPUT: una unità extra di output fa aumentare il costo meno che proporzionalmente

- ALTI LIVELLI DI OUTPUT: una unità extra di output fa aumentare il costo più che proporzionalmente

COSTO MARGINALE Costo aggiuntivo se si produce una unità in più di output.

NEL BREVE PERIODO Andamento a U.(MCsr) - BASSI LIIVELLI PRODUZIONE MC SCENDE

- ALTI LIVELLI DI PRODUZIONE MC SALE

PRODUTTIVITÀ Output aggiuntivo se si aggiunge una unità di lavoro in più.

IMPIANTO SOTTOUTILIZZATO: PML crescente.

Il costo totale aumenta lentamente.- IMPIANTO SOVRAUTILIZZATO: MPL decrescente. Il costo totale aumenta velocemente.

COSTO MEDIO NEL È dato dal rapporto tra i costi totali di breve periodoBREVE PERIODO relativi ad una precisa quantità di produzione e al livello di(ACsr) produzione.

COSTO MARGINALE (MC) > COSTO MEDIO (AC) = ACCRESCE

COSTO MARGINALE (MC) < COSTO MEDIO (AC) = ACDECRESCE

COSTO MARGINALE (MC) = COSTO MEDIO (AC) = ACCOSTANTE

Andamento a U.- BASSI LIVELLI DI OUTPUT AC SCENDE- ALTI LIVELLI DI OUTPUT AC SALE

PUNTO MINIMO Punto in cui la curva del costo marginale interseca la curvadel costo medio.

ISOCOSTO Retta su cui si collocano tutti i processi produttivi chepresentano lo stesso costo complessivo. (simile al vincolodi bilancio)Se gli input sono Lavoro e Capitale, la retta di isocosto èdefinita da 3 parametri: COSTO TOTALE DEI PROCESSIPRODUTTIVI (C), COSTO DI UNA UNITA’ DI LAVORO (W),COSTO D’USO DI UNA UNITA’ DI CAPITALE

(K)INCLINAZIONE È data dal rapporto tra W e R (W/R)DELL’ISOCOSTO

MAPPA DEGLI Al variare di C si ottiene un numero infinito di isocosti

ISOCOSTI paralleli. Gli isocosti più esterni sono associati a costi totali

maggiori.

MIX Processo produttivo che consente di produrre l’output

ECONOMICAMENTE desiderato e che presenta il minimo costo possibile.

EFFICIENTE In corrispondenza del mix economicamente efficiente

l’ISOQUANTO è TANGENTE ALL’ISOCOSTO.

SENTIERO DI Curva su cui sono collocati tutti i processi produttivi

ESPANSIONE economicamente efficienti al variare dell’output.

COSTO TOTALE DI È funzione della quantità prodotta, del costo di una unità

LUNGO PERIODO di lavoro e del costo di una unità di capitale.

Il costo totale cresce al crescere dell’output.

COSTO MEDIO DI Rapporto tra costi totali di lungo periodo e quantità.

LUNGO PERIODO Hanno un andamento a U(AClr) - RENDIMENTI DI SCALA CRESCENTI AC AUMENTAal

crescere di Q- RENDIMENTI DI SCALA COSTANTI AC non cambiaal crescere di Q- RENDIMENTI DI SCALA DECRESCENTI ACDIMINUISCE al crescere di QANDAMENTO DELLA - BASSE SCALE DI PRODUZIONE Specializzazione >CURVA DEL COSTO Burocratizzazione RENDIMENTI DI SCALAMEDIO DI LUNGO CRESCENTI AC DECRESCEPERIODO - ALTE SCALE DI PRODUZIONE Specializzazione <Burocratizzazione RENDIMENTI DI SCALADECRESCENTI AC CRESCEIMPRESA - PRICE TAKER (non fanno il prezzo)CONCORRENZIALE - IMPRESE PICCOLE- IMPIANTO DI MODESTE DIMENSIONI- QUALUNQUE QUANTITA’ PRODUCANO L’EQUILIBRIODI MERCATO NON NE RISENTE- PRODUCONO MERCE SIMILE AI CONCORRENTIRICAVO MARGINALE = RICAVO MEDIO = PREZZO DIEQUILIBRIOMR = AR = P*= DLa curva di domanda dell’impresa è perfettamenteORIZZONTALE con elasticità INFINITA. = REGOLA DI - BREVE PERIODO: se la curva ACsr è interamenteCHIUSURA DI sopra AR, l’impresa mantiene l’impianto inattivo.UN’IMPRESA Se ilCONCORRENZIALE minimo
P <P*- LUNGO PERIODO: quando per tutti i livelli di output
AClr >AR (il prezzo non copre il costo variabile di lungo periodo).
Se il prezzo di mercato è inferiore al costo medio
minimo
P*<AClr
REGOLA DI ATTIVITÀ L'impresa in attività produce l'output che rende uguali
DI UN'IMPRESA costo e ricavo marginali
CONCORRENZIALE: MC = MRREGOLA DEL PROFITTO MARGINALEPROFITTO MASSIMO Livello di produzione che rende massimo il profitto.P = MCsr OTTIMOMERCATO DI - VENDITORI E ACQUIRENTI PRICE TAKERSCONCORRENZA - VENDITORI NON ASSUMONO COMPORTAMENTI PERFETTA STRATEGICI- ENTRATA LIBERA NEL MERCATOCURVA DI DOMANDA Somma orizzontale delle curve di domanda degli
DI MERCATO ACQUIRENTI
CURVA DI OFFERTA Somma orizzontale delle curve di domanda dei
DI MERCATO VENDITORI/IMPRESE
EQUILIBRIO DI Dato il prezzo, c'è equilibrio quando nessun agente haMERCATO incentivo a deviare.- Dato ilnessun consumatore ha incentivo a cambiare la quantità acquistata Dato il prezzo, nessuna impresa ha incentivo a cambiare la quantità prodotta. L'EQUILIBRIO DI MERCATO è dato dall'incrocio tra la curva di domanda e la curva di offerta.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
12 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher c.barcelli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Piccirilli Giulio.