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MECCANISMI DI REGOLAZIONE GENICA

Rimodellamento della cromatina (es: iper o ipo-metilazione del DNA) - il rimodellamento della cromatina aggiunge o rimuove alcuni gruppi chimici organici agli isotoni. I vari pattern di modifica determinano se il DNA avvolto intorno agli istoni viene trascritto oppure no.

Modifiche istoniche (es: acetilazione, fosforilazione, etc.)

Ruolo dei fattori di trascrizione (coadiuvano oppure ostacolano la RNApol): con la loro funzione aiutano o ostacolano RNA polimerasi.

Questo ruolo di trascrizione scoperto nei batteri funziona anche negli eucarioti. Gli eucarioti però, oltre ad accendere e spegnere i fattori di trascrizione, usano anche sistemi di larga scala. Gli eucarioti possono quindi accendere o spegnere moltissimi geni in batteria, semplicemente rimodellando la cromatina (più accessibile alla trascrizione). Tutte queste modifiche sono epigenetiche, al di sopra dei geni e del loro messaggio.

Esistono diverse tipologie di malattie che possono

derivare dall'incapacità di modellare l'acromatina: - Sindrome di ritardo mentale associato ad a-talassemia: ipo-metilazione di eterocromatina; - Sindrome ICF: ipo-metilazione di sequenze ripetute; - Sindrome di Rett: mancata rimozione degli acetili dagli istoni del gene DLX5, espressonel cervello; - Sindrome di Rubinstein-Taybi: aggiunge gruppi acetile ad alcuni istoni provocandoun'errata trascrizione di alcuni geni. Altri controlli regolativi: Controllo post-trascrizionale: regolazione a livello di RNA (maturazione degli mRNA, azione dei microRNA, degradazioni, etc.) Splicing alternativo: ottenimento a partire da uno stesso tipo di trascritti primari di RNA messaggeri maturi di diverse proteine diverse. Esempio di splicing alternativo: immunoglobuline libere o recettori di membrana dell'antigene (diventano piccole sentinelle libere che andranno a trovare). Modifiche post-traduzionali (avvengono una volta che la proteina è stata tradotta): - modifiche a

livello di proteine (glicosilazioni, fosforilazioni, acetilazioni, metilazioni, ubiquitinazione, etc.)

Altri esempi di proteine diverse da uno stesso gene (2 diverse dentine):

  • tagli a partire da peptidi precursori proteine definitive;
  • pepsinogeno pepsina.

Il genoma umano contiene sequenze di DNA virale. La maggior parte, se non tutte, sono innocue.

GENI E MUTAZIONI CROMOSOMICHE

La mutazione come mezzo per lo studio della funzione genica. Esempio: organismi modello per la patologia umana. Modelli indotti. Modelli spontanei.

Una delle prime malattie associate ad una mutazione multiforme anemia falciforme.

Ci sono poi mutazioni in alcune particolari proteine (es: collagene), quindi si parla di classi di malattie (es: collagenopatie). possono avere un'ereditarietà di tipo

Le diverse malattie/caratteristiche DOMINANTE o RECESSIVO.

  • Dominante quando legate a geni che hanno proteine con ruoli strutturali, queste finiscono per influenzare le altre.
  • Quelle di tipo recessivo:
quando solo uno dei geni è stato colpito, in questo caso non vedremo l'effetto (devono essere colpiti tutti due i geni). Esempi: - Fibrosi cistica: autosomica recessiva; canale del cloro. - Distrofia muscolare di Duchenne ed emofilia A: legate al cromosoma X; portatrici spesso sane. (Esempio di malattia legata ai cromosomi sessuali). - Malattia di Huntington: autosomica dominante, ad esordio tardivo (neurodegenerazione). Proprio il suo essere tardivo rende difficile la consulenza genetica, perché in genere si tratta di individui che hanno già avuto una prole. - Sindrome di Marfan: autosomica dominante con sintomi precoci. - Neurofibromatosi tipo I: malattia genetica tumorale (è un tipo di tumore che ha una chiara origine genetica). Mutazioni: variazioni nella sequenza del DNA - Mutazioni geniche: mutazioni che coinvolgono specifici geni. - Mutazioni puntiformi (variazioni, perdite o acquisti di singoli nucleotidi), classificate in base a una scala, queste.
  1. Mutazioni puntiformi: coinvolgono pochi nucleotidi.
  2. Mutazioni cromosomiche (estese delezioni, inserzioni, inversioni, traslocazioni): queste coinvolgono migliaia di nucleotidi, quindi sono molto grandi/estese.
  3. Mutazioni genomiche (aneuploidie, poliploidie): coinvolgono interi cromosomi che possono essere aggiuntivi (es: trisomia) o persi. Oppure abbiamo un cambiamento nel numero intero dei cromosomi (es: non 46 ma 69 cromosomi).
  4. Mutazioni somatiche: trasmissibili alle successive discendenze cellulari (tutte le cellule figlie erediteranno queste mutazioni, es: i tumori in zone precise).
  5. Mutazioni germinali: trasmissibili alle successive generazioni (interessano cellule della linea germinale, ma anche i gameti e sono trasmissibili alla generazione filiale).

Possibili cause endogene di mutazioni (mutazioni spontanee):

  • Forme tautomeriche delle basi azotate (basi sono leggermente instabili da un punto di vista chimico e per brevi momenti esistono in forme alternative. Se la forcella di replicazione incontra una base

instabile ne può risultare un paio di basi non corrispondenti);

errori nella replicazione del DNA.

Si è visto che alcuni geni umani hanno una propensione maggiore di altri a mutare. In genere sono i più una sequenza di un gene è grande più c'è probabilità che muti.geni più grandi.

Esempio: gene della distrofina è uno dei geni più grandi che abbiamo (copre milioni di basi).

Altri geni hanno una propensione alla mutazione sulla base della loro sequenza (hanno una sequenza ripetuta).

Zone ripetute simmetriche possono creare forcine e quindi interferenza nell'attività degli enzimi di replicazione (la DNA polimerasi scorrendo rischia di saltare una forcina).

La simmetria del DNA può aumentare la probabilità di mutazione.

Poi ci sono geni che sono influenzati dal ruolo del contesto genetico zone con geni duplicati possono indurre errori di crossing over (visto che si assomigliano si

scambiano geni in maniera errata, si rischia che un cromosoma perda un gene e un altro lo perda). Esistono poi una serie di meccanismi esogeni di mutazione (esterni):

  • mutageni chimici (es: farmaci, funghi, additivo alimentare, pesticidi...);
  • mutageni fisici (radiazioni: UV, X, alfa e beta);

Mutazioni diverse in un gene possono causare la stessa malattia. Le mutazioni possono colpire un gene in più modi con effetti diversi.

  • Se vengono colpiti i codoni gli esiti possono essere diversi. La proteina potrebbe avere una mutazione puntiforme (può essere devastante o meglio tollerata).
  • Altre mutazioni sono quelle di Frameshift, in cui tutti i messaggi successivi risulteranno alterati.
  • Alcune mutazioni potrebbero mutare un codone in un codone di STOP interrompendo in modo brusco il messaggio.

Esistono quindi diversi tipi di mutazione:

  • Sinonimo: silente o di senso - codone mutato, stesso aminoacido;
  • Missenso - cambio di senso di un codone;
  • Non senso - interruzione prematura del messaggio.
mutazione di STOP; Frame shift cambio del modulo di lettura; Mutazioni per espansione (es: triplette) instabilità genomica, succede in gene che hanno già delle ripetizioni in cui insorgono fenomeni di slittamento di DNA polimerasi nelle forcine.ANTICIPAZIONE: nel corso delle generazioni si osserva una tendenza alla comparsa sempre più precoce dei sintomi (ciò correla con l'aumento del numero di ripetizioni) geni in espansione spiegano l'anticipazione.I  In alcuni disordini, i sintomi che peggiorano da una generazione a quella successiva, definiti anticipazione, hanno una base fisica. Il gene è in espansione, col crescere del numero di ripetizioni.Quindi più il fenomeno è grave più la malattia tende ad esordire sempre prima.Ritardo mentale da X fragile: esempio di malattia da espansione, con fenomeni di anticipazione.Malattie dovute a variazioni nel numero di copie geniche (copy number variation).Esempi di applicazione,nota la variazione: possibilità di diagnosi, previsione e prevenzione. Uso di varianti del numero di copia in medicina per dare indicazioni ai pazienti sullastrategia terapeutica più indicata (es: dieta, esercizio fisico...). Mutazioni diverse in uno stesso gene possono avere effetto neutro (perché mutazione può cambiare un codone in un altro codone che però è sinonimo e quindi ha informazione per lo stesso(e queste sono state mantenute nell'evoluzione, es: alcune varianti aminoacido), negativo o positivo nell'emoglobina conferiscono una resistenza alla malaria). catene dell'emoglobina. Es: Malattie genetiche (mutazioni) condizionali: si esprimono solo in determinate condizioni (sono subdole). Es: favismo (anemia emolitica), ipertermia maligna (variante un canale del calcio che in presenza di alcune anestetici sregolava questo canale fino ad avere crisi cardiache) si parla quindi di una malattia farmaco-genetica.

RIPARAZIONE DEL DNA

Vari meccanismi:

  • Riparazione del mismatch (mal appaiamento nel DNA appena replicato, DNA polimerasi può tornare indietro e correggere);
  • Riparazione per escissione (di nucleotidi o basi azotate, avviene quando la replicazione ormai è finita);
  • Riparazione per foto-riattivazione (non negli esseri umani; riparazione di dimeri di timina indotti da UV, ad esempio sono i lieviti che riescono a riparare questi danni. L'essere umano ripara danni da UV attraverso altri metodi);
  • Riparazione del doppio filamento (meccanismo di ricombinazione e copiatura, si tratta in generale di riparazione di danni molto gravi, quando il cromosoma si è rovinato in tutti e due i filamenti. Noi esseri umani però siamo fortunatamente dei diploidi, quindi prendiamo l'altro cromosoma nella regione in cui si è rotto e lo usiamo come stampo per riparare il cromosoma che si è rovinato).

che nel tempo il nostro DNA cambi e per questo c'è

Il fatto che alcuni errori sfuggano fa sì processo di invecchiamento. Malattie da errata riparazione del DNA: - Fotosensibilità; - Propensione al tumore; - Invecchiamento precoce. Ritratto di un cromosoma: EUROCROMATINA -> tipicamente decondensata e trascrizionalmente attiva (più scompatta). ETEROCROMATINA -> tipicamente condensata e trascrizionalmente silente (sono compatte). Abbiamo coloranti che si infilano meglio nelle regioni scompatte e altri che invece funzionano meglio in quelle compatte. - Bandeggio G (giemsa): colora meglio bande eterocromatiche; - Bandeggio R (reverse): colora meglio bande eurocromatiche. Tipiche regioni eterocromatiche ripetute: telomeri, centromero. Quando il centromero è posizionato a metà è detto telocentrico, e poi abbiamo acrocentrico (conc
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Scienze biologiche BIO/18 Genetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pamela.cavaliere di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Genetica umana e del comportamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Tiso Natascia.
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